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Originariamente inviata da
Folletta
quando prendo un trenta penso sempre "se avessi studiato un poco di più avrei preso la lode". E come comportamento forse è anche peggio di chi si accontenta del 18 perchè mi sono ritrovata a dire a una professoressa "avrei voluto la lode, quindi lo rifiuto" (poi lei mi è venuta in contro e me l'ha data senza farmi sostenere di nuovo l'esame, per fortuna!).
Beh ma tu hai dei problemi XD
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Originariamente inviata da
Folletta
..Non sono una che si ferma davanti al primo ostacolo, sono abbastanza determinata e convinta delle mie scelte, però credo sia importante avere delle soddisfazioni nella propria vita (anche se piccole come il buon risultato di un esame).. Ovvio che la conoscenza non si basa sul voto, su questo siamo tutti d'accordo, ma studiare per mesi sugli stessi libri e ritrovarsi a dover accontentarsi di un 18 perchè certi professori più di quello non danno è veramente triste. E non c'è modo per cambiare qualcosa, spesso è anche inutile studiare ancora più accuratamente le cose. Ci vorrebbe solo una botta di culo enorme! Ed è triste pensare che si vada avanti a botte di culo.. Io l'ammiro eh, certo anche lei ha i suoi momenti in cui vorrebbe mandare tutto a puttane e io cerco di farla ragionare. Però la capisco, ha ragione! E' brutto studiare, studiare, studiare e non riuscire..
Mi sono espressa male, studiare studiare studiare e non raggiungere grandi risultati ed arrendersi non significherebbe arrendersi al primo ostacolo, anzi, credo sia più che normale abbattersi. Io non so quanto avrei resistito, io come te ho come voto più basso - per ora - un 21 che mi è rimasto di traverso.
Evidentemente se riesce a sostenere tutto questo ne vale la pena.
Ripeto, secondo me tutto dipende da come la vive lei; se ci perde in salute meglio lasciar perdere, ma se la sua voglia di laurearsi è più forte delle delusioni...beh, che continui con tutta questa grinta!
- - - Aggiornamento - - -
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Originariamente inviata da
illusione
Beh ma tu hai dei problemi XD
Io mi comporto esattamente come lei xD
- se mi bocciano "mi sarebbe bastato 18!"
- se prendo 21 "avrei dovuto fare di più, o forse rifiutare"
- se prendo 25 "è un voto intermedio...con poco di più avrei potuto prendere 27-28"
Poi vabbè, dal 27 in su non mi lamento più però :lol:
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Originariamente inviata da
Sally.B
Io mi comporto esattamente come lei xD
- se mi bocciano "mi sarebbe bastato 18!"
- se prendo 21 "avrei dovuto fare di più, o forse rifiutare"
- se prendo 25 "è un voto intermedio...con poco di più avrei potuto prendere 27-28"
Poi vabbè, dal 27 in su non mi lamento più però :lol:
Non è esattamente la stessa cosa XD
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Originariamente inviata da
illusione
Non è esattamente la stessa cosa XD
Si in effetti xD
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Credo che la cosa sia molto soggettiva, anche nello stesso corso di laurea. Alcuni semplicemente non se ne fregano. Io purtroppo no XD
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Conosco chi prende voti molto alti in facoltà scientifiche che non riuscirebbe a sostenere esami discorsivi perché hanno una mente più portata alla risoluzione del problema, all'applicazione di formule al caso concreto, piuttosto che i discorsi filosofici spesso tendenti al nulla. Ogni università prepara a sviluppare delle competenze diverse: la sintesi, l'analisi, la logica, etc. E' poi indubbio che alcuni percorsi aprano più strade di altri ed è giusto che si pretenda tanto e si rimandi infinite volte fintanto che lo studente non dimostri di padroneggiare la materia. Bisogna andare avanti perché quando si lavorerà le cose devono andare bene e non bisogna arrecare danni alle persone, è questo che sprona la tua amica. Il voto è importante, ma nessuno vuole 110e lode di zombi. Il mercato del lavoro se ne sbatte di gloriosi 30 passati quando crei problemi alle strutture dove lavori.
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Originariamente inviata da
illusione
Beh ma tu hai dei problemi XD
Sì, ne sono consapevole. E' che pretendo veramente tanto da me e quindi mi deludo anche molto facilmente.
Probabilmente è dovuto anche dal fatto che non mi sono mai sbattuta così tanto per un esame, quindi quando prendo voti intermedi sono consapevole che avrei potuto fare di più :lol:
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Originariamente inviata da
Sally.B
Mi sono espressa male, studiare studiare studiare e non raggiungere grandi risultati ed arrendersi non significherebbe arrendersi al primo ostacolo, anzi, credo sia più che normale abbattersi. Io non so quanto avrei resistito, io come te ho come voto più basso - per ora - un 21 che mi è rimasto di traverso.
Evidentemente se riesce a sostenere tutto questo ne vale la pena.
Ripeto, secondo me tutto dipende da come la vive lei; se ci perde in salute meglio lasciar perdere, ma se la sua voglia di laurearsi è più forte delle delusioni...beh, che continui con tutta questa grinta!
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Io mi comporto esattamente come lei xD
- se mi bocciano "mi sarebbe bastato 18!"
- se prendo 21 "avrei dovuto fare di più, o forse rifiutare"
- se prendo 25 "è un voto intermedio...con poco di più avrei potuto prendere 27-28"
Poi vabbè, dal 27 in su non mi lamento più però :lol:
Ma secondo me lei fa benissimo a reagire così eh! :) E' che se io fossi al suo posto probabilmente avrei già mollato tutto perchè apputo mi scazzo per un 29, figurati cosa potrei fare con un 21 :lol:
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Originariamente inviata da
Sedna
Conosco chi prende voti molto alti in facoltà scientifiche che non riuscirebbe a sostenere esami discorsivi perché hanno una mente più portata alla risoluzione del problema, all'applicazione di formule al caso concreto, piuttosto che i discorsi filosofici spesso tendenti al nulla. Ogni università prepara a sviluppare delle competenze diverse: la sintesi, l'analisi, la logica, etc. E' poi indubbio che alcuni percorsi aprano più strade di altri ed è giusto che si pretenda tanto e si rimandi infinite volte fintanto che lo studente non dimostri di padroneggiare la materia. Bisogna andare avanti perché quando si lavorerà le cose devono andare bene e non bisogna arrecare danni alle persone, è questo che sprona la tua amica. Il voto è importante, ma nessuno vuole 110e lode di zombi. Il mercato del lavoro se ne sbatte di gloriosi 30 passati quando crei problemi alle strutture dove lavori.
Su questo argomento, apro un discorso sul quale potrei parlare per ore. La mia università è spesso chiamata l'università delle merendine da gente che spesso non sa manco cosa si studia ed è una cosa che a me innervosisce parecchio, però mi rendo anche conto che un po' se lo merita di essere chiamata così: i docenti sono spesso troppo larghi di voti (non tutti i miei voti sono meritati, me ne rendo conto!). Credo che una facoltà debba guadagnarsela una buona reputazione e la mia ha dei grossi problemi a riguardo, anche a seguito dell'atteggiamento di alcuni docenti, oltre che degli studenti che si iscrivono giusto per far qualcosa! quindi trovo giustissimo che si venga rimandati se non si è preparati e, purtroppo per chi fa le materie scientifiche, è molto più facile in questo ambito fare una valutazione "oggettiva". Gli studi umanistici, essendo discorsivi, hanno un tipo di valutazione non oggettiva (infatti si fanno quasi solo orali) e, nella società attuale, è un punto a loro sfavore e un gradino in su nella classifica delle scienze delle merendine :lol: Però, come in ogni ambito, ci sono gli eccessi: docenti psicopatici che anche se fai un esame perfetto non danno più di 25, questa la trova una cosa assurda e vergognosa.
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Va fatta l'università che ci piace, in primis, e per cui siamo portati. Questa è la mia visione XD
Sicura lei ci sia portata? Perché può esserne appassionata senza però che le riesca...
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Originariamente inviata da
Rosemary
Va fatta l'università che ci piace, in primis, e per cui siamo portati. Questa è la mia visione XD
Sicura lei ci sia portata? Perché può esserne appassionata senza però che le riesca...
E' assolutamente portata.. Su questo non ci sono dubbi..
comunque sono d'accordo con te..
ciao bellezza :*
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