No.. ma va beh adesso provo ad allenarmi e semmai lo farò leggere a qualche amica più brava di me..
Io ho sempre avuto 9 in italiano e quella nondicocosa della commissaria esterna mi mise 13 alla prima prova. La odio ancora per avermi fatto un simile affronto u.u (perché sosteneva che non ci fosse alcuna "donna-angelo" in Montale!).
La cosa è molto relativa, perché non essendo una materia che si può correggere secondo dei parametri oggettivi si rischia di avere valutazioni troppo diverse da professore a professore.
Ovviamente, se un compito è fatto bene, lo è a prescindere.
E' necessario scrivere in italiano corretto e il testo deve avere una sua coerenza interna. Se la materia non è il tuo forte, buttati sul tema. L'analisi del testo e il saggio breve sono sicuramente più difficili.
Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno.
io ai temi prendevo nove e dieci fino alla terza superiore dove venne una prof che iniziò a darmi cinque-sei.
Prima prova, siccome sono sempre molto fortunata in queste cose, me la beccai interna. Risultato? Presi 9/15..-.-
Cmq non ne feci una tragedia. Anzi ricordo che il giorno della prima prova mi sedetti sul banco pensando 'ultimo tema della mia vita!'..
Il voto della superiori conta fin lì, vai traquililla, l'importante è uscire!
Dai importanza alla grammatica e alla struttura tecnica del tema, perchè se quelle son corrette, anche se non perfette, non andrai male. Se hai qualche amica brava a scrivere fatti rivedere da lei quello che hai scritto - da me venivano praticamente tutti ed era una rottura di palle assurde, lo ammetto u.u - oppure dai tuoi genitori, da un parente o conoscente che ne sa di più.
Il saggio breve può essere un'ottima scelta, se i documenti che ti forniscono sono interessanti, perchè puoi prendere spunto tranquillamente da lì, se non hai idee, e hai davanti comunque un documento scritto in modo corretto che può farti da guida.
- Grammatica e sintassi: anche la struttura delle frasi è importante ed è al 90% ciò che fa il valore di uno scritto. Frasi troppo brevi rompono le palle. Al contrario, o piuttosto nello stesso senso, di quanto esposto nell frase precedente, ai correttori le frasi dalla sintassi troppo complessa, con subordinate su subordinate che si incastonano una dentro l'altra, col rischio di perdere il filo del discorso e la conseguenza che chi legge deve tornare indietro tre o quattro volte per ritrovare il bandolo della matassa, vale a dire il senso della frase e di ciò che stai tentando di dire, non piacciono nemmeno un po'.
Occhio alla punteggiatura quindi. Due frasi per riga, cioé due principali separate da un punto per ogni riga, non va bene, a meno che tu non stia cercando un effetto particolare. Ma non vanno bene neppure le torri di babele da quattro righe, con le quali peraltro si rischia di fare degli strafalcioni. Ci vuole misura in tutto.
- Ordine nelle idee: fatti una scaletta prima di cominciare a scrivere, con i punti cardinali del tuo ragionamento, e non scordarti di seguirla come facevo io.
- Ortografia: pare una scemenza ma un compito scritto con cura, senza pantani di bianchetto, tag, nuvole nere e geroglifici, fa più piacere da correggere e prende quasi sempre un voto più alto, a parità di tenore di scemenze.
Allora cercherò di non fare errori almeno grammaticali
All'esame di maturità la prima prova dovrebbe essere proprio l'ultimo dei problemi, io puntavo tutto su quella visto che nei temi ho sempre preso voti alti. La cosa assolutamente fondamentale è non fare errori grammaticali e di sintassi e non andare fuori traccia. Prova ad esercitarti scegliendo delle tracce online magari.