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Holly
Echoes, non voglio essere "cattiva", ma a me pare che tu faccia i conti senza l'oste... e l'oste è l'esperienza quotidiana universitaria.
Io sono iscritta alla Sapienza, io seguo corsi di 300 persone. Quest'anno ho seguito geografia, aveva un numero improponibile di frequentanti (sui 250-300, che per gli standard della mia facoltà è tantissimo). Io di tre esoneri ho preso un 28, un 29, un 30 e lode. Fidati che il numero d'iscritti era irrilevante. Se io rivedo il prof per i corridoi, quello non sa assolutamente chi sono io. Eppure a una delle tre parti mi ha messo la lode. Certe cose te le devi vivere da dentro per capire cosa è rilevante e cosa no.
Holly, non dico che non c'è assolutamente giustizia. Ma parlo sempre per Medicina. Non parlo degli esami. Parlo della specialistica, che è la parte piu cruciale pr un medico. Entrano 5 su 500 ed è tosta gia di per se entrare, resa impossibile da molti fattori che purtroppo alla privata non ci sono.
Guarda anche io ho scelto la Sapienza perchè so che mi farà fare due palle quadrate e mi metterà veramente alla prova. dandomi le mie soddisfazioni.
Ma se tutte le pubbliche italiane sono in declino c'è un problema di fondo.
Io difenderò sempre la pubblica, ma i nostri punti di forza, le nostre strutture migliori, i nostri centri di ricerca piu avanzati appartengono al privato. E un motivo esiste.
E' una cosa triste ma è cosi..
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Originariamente inviata da
illusione
Ripeto, da una parte conta il nome, dall'altra i soldi che hai versato, che pretendono una garanzia.
Non proprio. Alla privata TUTTI pagano, ma non tutti sono i migliori. I migliori raggiungono certi livelli, altri no.
E' questa la cosa fondamentale: i migliori stanno all'apice, i peggiori no.
Questo molto spesso non rispecchia la pubblica.
Sempre medicinamente parlando :lol:
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Originariamente inviata da
Echoes
Ma io infatti CREDO in quello che dici tu.
Credo che si possa emergere altrimenti non mi sarei mai sognato di fare la Sapienza.T
Ti diro, io sono convinta che un 110 e lode di una pubblica sia una perosna molto piu quadrata di un 110 e lode di una privata nella maggior parte dei casi.
Ma ti dico pure che per me, il fatto che un 110 e lode di medicina (che non è frequente) debba aspettare 2 anni per entrare in specialistica solo perchè il prof ne sceglie 5 all'anno su criterie molto spesso opinabili è profondamente ingiusto.
E non lo dico per sentito dire, io conosco proprio un ragazzo ECCELLENTE, rimasto fuori e vedrsi passare avanti persone palesemente raccomandate.
Quindi non mi sento di accusare la scuola privata perchè di fatto , molto spesso, è piu meritocratica della pubblica.
In queste situazioni si, è innegabile.
Sai che in alcune università private non puoi rifiutare i voti? Per me quella non è meritocrazia...
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Originariamente inviata da
Echoes
Holly, non dico che non c'è assolutamente giustizia. Ma parlo sempre per Medicina. Non parlo degli esami. Parlo della specialistica, che è la parte piu cruciale pr un medico. Entrano 5 su 500 ed è tosta gia di per se entrare, resa impossibile da molti fattori che purtroppo alla privata non ci sono.
Guarda anche io ho scelto la Sapienza perchè so che mi farà fare due palle quadrate e mi metterà veramente alla prova. dandomi le mie soddisfazioni.
Ma se tutte le pubbliche italiane sono in declino c'è un problema di fondo.
Io difenderò sempre la pubblica, ma i nostri punti di forza, le nostre strutture migliori, i nostri centri di ricerca piu avanzati appartengono al privato. E un motivo esiste.
E' una cosa triste ma è cosi..
Quello che da te vale per la specialistica, in facoltà umanistiche come le nostre vale per il dottorato: un gran bel sogno che rimarrà tale. Ciò che cerco di dire è che il posto assicurato alla privata non te lo da la tua utopica idea di meritocrazia, ma i soldi. E parlare di meritocrazia riguardo un qualsiasi argomento, istituzione o che altro della scuola e dell'università è pura illusione (cioè io sono meritocratica XD).
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Originariamente inviata da
illusione
Ti rispondo a punti altrimenti mi perdo, e dal momento che cerco sempre di pensare e dire più cose contemporaneamente potrebbe essere dannoso XD
1. Se non sei capace di prendere 30 alla privata hai il professore che ti aiuta, alla pubblica ti devi arrangiare. A me questo sembra solo un punto a favore della pubblica. Il rapporto docente-studente è importante ma ti assicuro che, almeno nella mia università, dipende dal singolo docente non dal fatto di appartenere ad una pubblica o ad una privata. Ci sono docenti disponibilissimi e disposti a ripeterti la lezione in orario di ricevimento, ma la cosa finisce lì. Per il resto ti arrangi e se da solo non ce la fai a prendere 30 ti accontenti di meno o cambi facoltà. Questo è più meritocratico di cercare di dare a tutti 30.
2. Se alla pubblica contano i nomi e le lettere che presenti, alla privata contano i soldi che sborsi.
Al primo punto ti rispondo dicendo che ho ribadito mille volte che un 110 della pubblica è migliore della privata, indubbiamente. e ti do ragione :)
Ma questo è il concetto di essere seguiti in pochi, che accade anche in altre uni (a medicina a padova le classi sono di 20 persone come alla Cattolica, ed è anche per questo che è la migliore medicina pubblica di italia)
Al secondo punto ti ho risposto sopra :lol:
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Originariamente inviata da
Echoes
Holly, non dico che non c'è assolutamente giustizia. Ma parlo sempre per Medicina. Non parlo degli esami. Parlo della specialistica, che è la parte piu cruciale pr un medico. Entrano 5 su 500 ed è tosta gia di per se entrare, resa impossibile da molti fattori che purtroppo alla privata non ci sono.
Guarda anche io ho scelto la Sapienza perchè so che mi farà fare due palle quadrate e mi metterà veramente alla prova. dandomi le mie soddisfazioni.
Ma se tutte le pubbliche italiane sono in declino c'è un problema di fondo.
Io difenderò sempre la pubblica, ma i nostri punti di forza, le nostre strutture migliori, i nostri centri di ricerca piu avanzati appartengono al privato. E un motivo esiste.
E' una cosa triste ma è cosi..
La specialistica è un aspetto. La vita universitaria è ben altro oltre all'ingresso alle basi e alle magistrali.
Sarà che a me è proprio la Sapienza a portarmi a credere che non si può parlare semplicemente di "università pubbliche". Ci sono pubbliche e pubbliche. E ti accorgi da minuzie di quanto la Sapienza sia un suicidio. E' un'eccellenza (almeno per quanto riguarda le facoltà umanistiche, ti posso assicurare che un terzo delle eccellenze d'Italia sono lì), ma è difficile. Sono eccellenti e pretendono. In altre pubbliche non è così. Non puoi solo dire pubblica e privata. Va visto il singolo ateneo, altrimenti il discorso perde di connessione con la realtà.
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Originariamente inviata da
Holly
Sai che in alcune università private non puoi rifiutare i voti? Per me quella non è meritocrazia...
Io parlo sempre di private eccellenti. cattolica, san raffaele e ci metto anche la bocconi dai non hanno questa cosa.
So che le accademie le hanno, ma in quel caso è sempre relativamente all'educazione militare, alla pressione che deve essere imposta agli ufficiali etc.
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Originariamente inviata da
Echoes
Io parlo sempre di private eccellenti. cattolica, san raffaele e ci metto anche la bocconi dai non hanno questa cosa.
So che le accademie le hanno, ma in quel caso è sempre relativamente all'educazione militare, alla pressione che deve essere imposta agli ufficiali etc.
Guarda che alla Bocconi non puoi rifiutare i voti...
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Holly
La specialistica è un aspetto. La vita universitaria è ben altro oltre all'ingresso alle basi e alle magistrali.
Sarà che a me è proprio la Sapienza a portarmi a credere che non si può parlare semplicemente di "università pubbliche". Ci sono pubbliche e pubbliche. E ti accorgi da minuzie di quanto la Sapienza sia un suicidio. E' un'eccellenza (almeno per quanto riguarda le facoltà umanistiche, ti posso assicurare che un terzo delle eccellenze d'Italia sono lì), ma è difficile. Sono eccellenti e pretendono. In altre pubbliche non è così. Non puoi solo dire pubblica e privata. Va visto il singolo ateneo, altrimenti il discorso perde di connessione con la realtà.
Ma io infatti ho citato anche eccezioni, come Padova :)
Comunque la specialistica per un medico è tutto. E' il futuro. Un medico di base non ha niente in mano.
Per entrare in ospedale devi essere tra quei 5 che il professore sceglie.
Non è detto che uno bravo è fuori, anzi. Ma conosco un 110 e lode che lo è stato per due anni. Due anni persi anche se ti sei fatto il culo. Sapete quanto conta? E' tutto cavolo.
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Originariamente inviata da
Holly
La specialistica è un aspetto. La vita universitaria è ben altro oltre all'ingresso alle basi e alle magistrali.
Sarà che a me è proprio la Sapienza a portarmi a credere che non si può parlare semplicemente di "università pubbliche". Ci sono pubbliche e pubbliche. E ti accorgi da minuzie di quanto la Sapienza sia un suicidio. E' un'eccellenza (almeno per quanto riguarda le facoltà umanistiche, ti posso assicurare che un terzo delle eccellenze d'Italia sono lì), ma è difficile. Sono eccellenti e pretendono. In altre pubbliche non è così. Non puoi solo dire pubblica e privata. Va visto il singolo ateneo, altrimenti il discorso perde di connessione con la realtà.
E aggiungerei che si deve distinguere tra facoltà e facoltà all'interno dello stesso ateneo, di corsi di laurea e corsi di laurea all'interno della stessa facoltà, di docente e docente all'interno dello stesso corso di laurea (potrei andare avanti, queste cose mi divertono XD)