Il giorno della vostra laurea

[Joy Turner]

Volevo aprire questo topic mesi fa per leggere le vostre esperienze e tranquillizzarmi quando ero io quella in crisi, ma me lo sono sempre svanito XD

Raccontiamo qui, per i laureandi in crisi, com'è andato il giorno della nostra laurea: colazione, pranzo, cena, capelli, trucco, cose belle, cose brutte, parenti in lacrime, professori infami, calli ai piedi (per le donne), quantitativo di sigarette fumare in preda a una crisi isterica, la discussione, il prediscussione, il postdiscussione, il servizio fotografico, il colore della tesi, le pagine, se c'era qualche professore che dormiva, i vostri amici spaventati per voi, l'ansia o no per il microfono, se c'era caldo o c'era freddo, se pioveva o c'era la neve, le vostre sensazioni sul prima dopo durante.. insomma, tutto!

[hino]

E' stata una bellissima esperienza ero emozionata e non vedevo l'ora di entrare e togliermi il pensiero.....ero vestita con un completino nero (giacca e pantalone nero), il colore della rilegatura era rigorasamente rossa marmorizzata (bellissima). Per quanto riguarda le foto sono rimasta un pò delusa, perchè il fotografo mi ha preso molto male....mà per fortuna le foto che ho fatto io sono venute molto meglio (una foto l'ho fatta davanti all'università con la scritta "Econmia" in primo piano) le altre le ho fatte dentro con i miei amici e anche qualche prof (che non conoscevo) ma come si dice: "una foto non si rifiuta mai" bei tempi.........La festa l'ho organizzata dopo una settimana, e siamo andati in pizzeria e poi in un pub, mi sono divertita tantissimo. Ho ricevuto anche bellissimi regali.....RAGAZZI CHE FIGATA

[Lucien]

Da noi si fa senza tante cerimonie, si considera il giorno della laurea quello in cui si discute la tesi.

E' stato a giugno, giornata biaccosa, copertura nuvolosa 60-80%, caldo apprezzabile, 27-30 C°. Mi sveglio per le nove, prendo su pantaloni lunghi leggeri e camicia leggerissima, memore della discussione dell'anno precedente in cui ero andato bardato come un segretario provinciale alcoolizzato, con giacca e cravatta, ed ero scoppiato di caldo. Dopo pranzo leggero infilo i Ray-Bans (che sono la cosa più importante, per l'autostima), spazzolata ai capelli, poi piglio la macchina e vado a Nizza, in tutta tranquillità, perché con la mia sfiga avrei potuto benissimo fare un incidente proprio quel giorno se non fossi stato attento. Nel corridoio deserto ed ancora più squallido del solito, trovo le due mie compagne che dovevano passare con me, una più in panico dell'altra. Han finito per mettere l'ansia pure a me.
Siccome avevo ansia, mi dicevo: "Ma se oggi per questa cazzata che in pratica è giàrisolta ho le gambe così di ricotta, il giorno che sarò davanti al plotone d'esecuzione del concorso che faccio?" Così andavo ancora più in panico. Mi rigiravo la tesi fra le mani fingendo di leggerla, ma in realtà avevo dimenticato persino di cosa trattasse. Era rilegata da me stesso, con gli anelli di plastica (però l'illustrazione di copertina, da me concepita, faceva la sua porca figura ).
Arrivano i prof, freschi come una rosa, tutti sorrisi e saluti: non sai se pensare che bisogna essergli grati per lo sforzo che fanno per metteri a tuo agio, oppure odiarli perché sanno cosa stai passando e sorridono perché loro sadicamente ci godono a vederti con le ortiche nelle mutande. Arriva il mio avvocato del diavolo, ma non il mio santo patrono, e comincio a pensare che la sfiga, pur permettendomi di arrivare illeso a Nizza, abbia agito su un altro pezzo del puzzle. Quando arriva, mi dice che ha dimenticato sul marciapiede dove aveva posteggiato la macchina la borsa con dentro la mia tesi E che avessimo mezz'oretta di pazienza, che andava a recuperarla.
Secondo l'ordine stabilito, avrei dovuto essere il secondo a passare: ma c'era la mia amica che visibilmente soffriva più di me, non ce la facevo a vederla così, le ho dunque ceduto il mio posto accettando di passare per ultimo.
Intanto il santo patrono è tornato: "La borsa c'era ancora", mi fa, "ma se nessuno l'ha rubata è un brutto segno, vuol dire che del tuo lavoro non gliene frega un kat-so a nessuno".
Quando passo io, nella saletta siamo solo in tre. Di colpo nella mente tutto quello che avevo da dire evapora. Improvviso maldestramente, parlando soprattutto dei limiti e dei difetti del mio lavoro, l'avvocato del diavolo mi osserva perplesso, il santo patrono sporge le lebbra guardando fuori come ad esprimere la sua disapprovazione. Qui, sotto questi capelli pagliosi, in questa giornata grigia, davanti a un foglio sporco di matita si sconta tutta la mia mediocrità. Va un po' meglio con le domande che mi rivolgono loro, il discorso si rianima e diventa interessante, quindi mi pregano di uscire per la deliberazione che devono fare loro a quattr'occhi.
Dopo un quarto d'ora mi riammettono per dirmi il voto: mi sento l'oggetto di una benevolenza quasi non meritata, che in futuro, fuori da quel circolo chiuso, davanti a giurie davvero imparziali per non dire apertamente ostili, non potrà più ripetersi. Il sollievo del momento è già offuscato dalla paura del futuro, tantopiù che il santo patrono mi fa presente che agli orali del concorso dovrò fare meglio di così. Saluto i prof e l'amica fedele, passo all'ufficio dei masters per consegnare la mia tesi e torno a casa sotto un cielo plumbeo, svuotato dallo stress e dall'angoscia. Non ho voluto festeggiare perché quella laurea non contava poi molto, anzi conduceva ai piedi della vera parete da scalare, il concorso. In generale è stata una faccenda abbastanza triste.

[Sedobren Gocce]

parlo solo della specialistica. semmai dirò qualcosa della triennale prossimamente.

fu di martedì, mattina, h 11.
sveglia h 7.30. madre fa casino. non riuscivo a riaddomentarmi. e non sarebbe stata una genialiata. conoscendomi mi sarei svegliato tardi...
padre agitato... mi ha fatto quasi agitare...
colazione scialba. caffé + latte, pochi biscotti, secchi...
mi sono specchiato per vedere se la barba, fatta la sera prima, era decente o meno. per fortuna era decente. se no nel radermi mi sarei tagliuzzato... mi conosco.
tappa bagno per il solito...
ricerca del vestito, stirato la sera prima... mi son dilettato a far il nodo alla cravatta, giusto per ricordarmi come si faceva... e per vedere di esser a modo.
mi sono vestito di tutto punto. le scarpe nuove mi straziavano il piede pazienza.
la giacca del vestito è stata messa su una gruccia e riposta con cura in auto.
partenza h 9.30. l'agitazione era latente ma niente di che.
siamo passati a prendere parenti... e ci siamo fiondati in autostrada, direzione Como.
traffico normale, padre stranamente era tranquillo alla guida. di norma cristona
arrivato al parcheggio vicino all'uni ho beccato un altro collega, laureando... più agitato di me. odio chi mi mette in agitazione, per niente. ero così pacifico...
saluto veloce ai colleghi lavoratori in laboratorio, saluto al relatore... firma del relatore sulla tesi...
con tranquillità ci siamo diretti in aula magna... abbiamo preso posto in prima fila, davanti alla cattedra ove cui era poggiato il pc e il microfono. ultimo controllo della presentazione, più che altro delle animazioni...
arrivano i docenti della commissione... vestiti normalmente... uno si siede ed estrae il pc e non caga nessuno. gli altri indossano la toga... svogliati... e si siedono.
iniziamo le danze... siamo in 5... io sono il 4°
prima discussione. amico di cui sopra. ok... nessuna domanda.
seconda discussione. un ragazzo che conosco di vista. la presentazione salvato in pptx non gira sul pc dell'aula. vecchio come il crucco. mi prodigo e gli salvo la presentazione in ppt... ora gira. è in grigio con scritte in bianco. noiosa. la mente vaga per altri lidi. domanda della commissione. risposta veloce. segreto industriale. ok...
terza presentazione... leggera tensione... un caro amico con voce leggera decanta il suo lavoro... interessante... domanda della commissione. impossibile rispondere, argomento che esula dal lavoro di tesi. risponde relatore... questione chiusa. laureando amareggiato...
mio turno... con tranquillità e sicurezza apro la presentazione. lancio presentazione. e con voce chiara e senza indugio parlo... la gola si fa secca. fatico a parlare ma proseguo... nessuna domanda... ottimo. finito...
ringrazio e vado in fondo all'aula a salutare amici parenti e morosa...
quinta discussione. non ho ascoltato un càzzo. 1po' mi dispiace.
il tizio che fa le foto per 5 foto oribbili mi chiede 100 euro. colcàzzo. ho foto parenti e amici, mi bastano... e sinceramente non è che mi importasse...
aperitivo devasto. regalo morosa stupendo.
pranzo con birra = devasto
diversi cocktails offerti per Como = sto capottato
sera, niente cena. crollo sul divano...
fine.

[DolceChéri]

Martedi 22 febbraio, dovevo essere la quarta. inizio previsto x le ore 9,15 circa.
Il giorno è volato via in batter d'okkio dopo tanti preparativi e tensioni.
Il prof il giorno prima m aveva modificato x l'ennesima volta il discorso e il pomerig nn riuscivo a memorizzarlo tra ansia e telefonate.
La notte ho dormito, la mattina m sn truccata e pettinata io, ero in ansia fin quando alle 8,30 ero in facoltà e trovo 1 mio amico ke veniva da lontano e s era alzato alle 5,30 x stare a bari in facoltà; si era alzato prima d me.
Lì l'ansia e le preoccupazioni sn svanite, quando ho discusso la tesi ero tranquilla, nn ho sbagliato niente. Solo ke quando la commissione entrava il mio relatore m fece segno ke ero la 2; mi hanno visto solo i miei genitori, 1mia amica e1amico; altra gente è arrivata tardi....
L'ansia è salita quando dovevano comunicarmi la votazione; dopo tante rinunce, tanti impegni ero cosciente ke il mio voto era 110 con lode, e così è stato.
Il regalo più bello? la commozione dei miei genitori!
1piccolo momento ke ha cancellato tutte le ferite!

[Chloe]

Pochi giorni fa mia sorella si è laureata e diciamo che ero più agitata io di lei XD
le emozioni provate non le so, so solo che è stata bravissima
Per quanto riguarda trucco, capelli e abbigliamento: avevo un vestito blu, calza nera velata e scarpa blu con tacco. Trucco leggero e capelli raccolti =)

[Eurasia]

Riesco solo a dire che è stato uno dei più belli della mia vita, almeno il giorno della mia laurea specialistica. Ancora non mi rendo conto di quel che è successo perchè da poco, ma non pensavo di viverla così bene. Appena razionalizzerò forse sarò in grado di entrare nei dettagli...



Quando presi la laurea triennale non fu niente di speciale, ma perchè i miei professori secondo me sottovalutano troppo questo titolo. In sostanza sono andata lì, ho discusso cinque minuti e ho saputo i risultati via internet come un comune esame.

[Peperin@]

Il giorno della laurea?
Che dire?
Un giorno normale.
La sera prima della mia laurea sono uscita con 5 miei colleghi, siamo andati a ballare e a BERE E sono rientrata a casa alle 5 del mattino in condizioni non proprio normali
La laurea è stata di mattina, c'erano i miei 5 amici con cui ho passato la serata pre-laurea, 3 miei coinquilini e basta. Di parenti nessuno. Mia mamma è arrivata solo dopo la proclamazione
Vestita molto normale, di sopra avevo la toga, quindi non me ne sono fatta problemi.
Niente parrucchiere, niente ansia e niente festa.

[Joy Turner]

La cosa che mi spiace di più della mia laurea è che ero talmente rincoglionita dalla frenesia del momento che non me la sono vissuta bene, non so come dire, non ero presente di testa, la vivevo già come un ricordo.
Attorno a me era tutto frenetico.. l'amica che mi passa a prendere a casa, l'autostrada, il pensiero 'ecco adesso faccio un incidente e muoio e ho passato la fine della mia vita a studiare e non a divertirmi' 3 quarti d'ora a cercare parcheggio, mezza città fatta a piedi col tacco 12, la colazione col patrigno e il pranzo al bar con le amiche più agitate di me (stronze ) ecc..
E' stato un giorno importante perchè ho rivisto mio padre dopo un anno e mezzo e in quell'occasione ci siamo pure riappacificati. Mia mamma e mio padre che non si sono scannati, il mio patrigno che mi ha fatto morir dal ridere smorzando la tensione, mia nonna che piangeva come una fontana sin dalla mattina presto manco stessi andando a far la guerra, mio nonno che poverino aveva perso i denti mesi prima si lamentava di non poter ridere soprattutto in foto

Mi sono laureata alle 3 e mezza del pomeriggio.. ho passato tutta la mattinata a fumare e a ripetere la discussione soprattutto le conclusioni a una mia amica (e solo a lei perchè mi ero fissata così )
Quando è arrivato il mio turno ero in gruppo con 3 ragazze ed io ero la seconda.. ed è stata una soddisfazione mica da poco rendersi conto che la gente si appisolava mentre le altre ragazze discutevano e quando ho parlato io erano tutti presi perchè era un argomento che parlava anche di cronaca conosciuta da tutti Pendevano tutti dalle mie labbra, giuro
Poi vabbè.. siamo stati un'ora a far foto su foto e poi il delirio.. mi son fiondata da Pimkie, mi sono presa un paio di ballerine perchè stavo per morire dal dolore ai piedi e siamo andati a fare aperitivi su aperitivi io e le mie amiche mentre i miei parenti erano a casa a mangiare le paste XD

Sarebbe stato tutto perfetto se non fosse stato che poi mia zia mi ha rovinato la cena e la serata, -.-'
Ma meglio che su questo non ci ripenso o mi risale il nervoso!

[Folletta]

La cosa che mi spiace di più della mia laurea è che ero talmente rincoglionita dalla frenesia del momento che non me la sono vissuta bene, non so come dire, non ero presente di testa, la vivevo già come un ricordo.
Attorno a me era tutto frenetico.. l'amica che mi passa a prendere a casa, l'autostrada, il pensiero 'ecco adesso faccio un incidente e muoio e ho passato la fine della mia vita a studiare e non a divertirmi' 3 quarti d'ora a cercare parcheggio, mezza città fatta a piedi col tacco 12, la colazione col patrigno e il pranzo al bar con le amiche più agitate di me (stronze ) ecc..
E' stato un giorno importante perchè ho rivisto mio padre dopo un anno e mezzo e in quell'occasione ci siamo pure riappacificati. Mia mamma e mio padre che non si sono scannati, il mio patrigno che mi ha fatto morir dal ridere smorzando la tensione, mia nonna che piangeva come una fontana sin dalla mattina presto manco stessi andando a far la guerra, mio nonno che poverino aveva perso i denti mesi prima si lamentava di non poter ridere soprattutto in foto

Mi sono laureata alle 3 e mezza del pomeriggio.. ho passato tutta la mattinata a fumare e a ripetere la discussione soprattutto le conclusioni a una mia amica (e solo a lei perchè mi ero fissata così )
Quando è arrivato il mio turno ero in gruppo con 3 ragazze ed io ero la seconda.. ed è stata una soddisfazione mica da poco rendersi conto che la gente si appisolava mentre le altre ragazze discutevano e quando ho parlato io erano tutti presi perchè era un argomento che parlava anche di cronaca conosciuta da tutti Pendevano tutti dalle mie labbra, giuro
Poi vabbè.. siamo stati un'ora a far foto su foto e poi il delirio.. mi son fiondata da Pimkie, mi sono presa un paio di ballerine perchè stavo per morire dal dolore ai piedi e siamo andati a fare aperitivi su aperitivi io e le mie amiche mentre i miei parenti erano a casa a mangiare le paste XD

Sarebbe stato tutto perfetto se non fosse stato che poi mia zia mi ha rovinato la cena e la serata, -.-'
Ma meglio che su questo non ci ripenso o mi risale il nervoso!

Che nervi pensare che ero in facoltà e non ti ho neanche vista -.-'