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Giovani (non più) disposti a tutto: basta “stage truffa”, vogliamo diritti e rimborso

  1. #1
    Eurasia
    Ospite

    Predefinito Giovani (non più) disposti a tutto: basta “stage truffa”, vogliamo diritti e rimborso

    Vi segnalo questo articolo (con relative coordinate) perchè credo ci riguardi molto da vicino, perchè si sappia che non siamo solo una generazione di fannulloni o mantenuti come amano descriverci troppo spesso le istituzioni o chi ha la pancia piena.

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    Giovani (non più) disposti a tutto: basta “stage truffa”, vogliamo diritti e rimborso spese

    Prosegue la campagna di comunicazione dei “Giovani (non più) disposti a tutto”, il movimento legato alla Cgil e di cui noi di Walk on Job avevamo già parlato, che dice basta allo sfruttamento lavorativo di ragazze e ragazzi.
    Il 4 febbraio, in 14 città italiane, (tra cui Roma, Napoli, Firenze, Lecce, Catania) hanno puntato il dito contro gli “stage truffa” e l’uso improprio dell’apprendistato professionale (nella foto uno dei volantini della campagna dei Non più):

    LE DICHIARAZIONI DI INTENTI...
    «Dovrebbero essere strumenti per formarsi, ma spesso vengono utilizzati come lavoro gratuito o sottopagato in sostituzione di personale dipendente. Negozi e locali utilizzano regolarmente stagisti per le mansioni più svariate, con orari lunghi e anche in periodi di picchi delle vendite», denunciano i “Non più”. «Quando si vuole assegnare a uno stagista un lavoro che dovrebbe essere svolto da personale qualificato», proseguono gli animatori della protesta «allora le aziende vogliono titoli di studio, competenze avanzate, esperienza: ma perché offrire uno stage a chi è già formato? Semplice: lo stage costa meno. Altra realtà limite, il praticantato: è obbligatorio ma si tramuta spesso in un’esperienza poco formativa, con i praticanti che svolgono gratis una grande mole di lavoro».
    Su questi temi è intervenuta anche Susanna Camusso, segretario della Cgil «Non si può avere un futuro del Paese se non si pensa all’occupazione dei giovani, abbiamo individuato negli stage e nel praticantato le forme più indicative di questa situazione che si traducono in lavoro gratuito e senza diritti».


    E LE DICHIARAZIONI DELLO STAGISTA E DEL PRATICANTE
    A questo stato di cose e allo sfruttamento degli stagisti i “Non più” oppongono le “dichiarazioni dello stagista e del praticante”, con i diritti a cui non rinunciare: lo stage non è una forma di lavoro, dev’essere collegato a un percorso formativo, gli stagisti non possono sostituire personale dipendente e la durata di uno stage non può essere infinita. I “non più” rivendicano anche un “congruo rimborso spese per tutti gli stagisti”: almeno 400 euro. Per i praticanti, si chiede un percorso “altamente formativo” e adeguatamente formalizzato, da fare anche mentre si concludono gli studi.
    A Governo e istituzioni locali, la campagna “Non più” chiede “un serio piano per il lavoro dei giovani”, con più attenzione alle anomalie. Fra le proposte, quella che le aziende non possano più attivare stage se hanno violato le norme che li regolano.
    I “Non più”, che condividono le iniziative della Repubblica degli Stagisti (che da anni si batte per la regolarizzazione degli stage con la sua Carta dei diritti dello stagista) e del Manifesto dello Stagista, invitano a denunciare gli stage truffa e a rispondere alle offerte “indecenti” con una lettera che ribadisce i diritti dello stagista (sul sito www.nonpiu.it). I Non più sono presenti anche su Facebook.
    In proposito, ricordiamo anche la raccolta di firme da parte del blog Generazionep di cui abbiamo parlato. Tutte azioni valide che si spera facciano leva sulle istituzioni.

    05/02/2011
    Ilaria Romano
    Fonte

    ----------------------------------------------------------------------------
    Chi di voi è, è stato o pensa che presto sarà uno stagista?
    Che valenza date allo stage nell'ambito del vostro percorso?
    Mi piacerebbe raccogliere delle esperienze e delle opinioni, anche se di terzi non importa.

  2. #2
    Gaucho in pensione Amerika
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 6/8/2007
    Messaggi: 534
    Piaciuto: 0 volte

    Predefinito

    Ho fatto praticantato presso uno studio contabile, l'anno scorso. Poco lavoro "grosso", si richiedeva soprattutto molta attenzione nei dettagli. 16 ore alla settimana per 50€, in totale 200 ore per 700€ di guadagni. Più rimborso benzina e pranzo pagato. In una città piccola e denigrata come Lecce.
    Ci sono questi "stage truffa". Ma non nel mio caso, nè nel caso di altre persone che conosco che hanno fatto praticantato o stage in tribunali, istituti, scuole, negozi o studi commerciali.

  3. #3
    Eurasia
    Ospite

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    Quote Originariamente inviata da °sicK_Boy° Visualizza il messaggio
    Ho fatto praticantato presso uno studio contabile, l'anno scorso. Poco lavoro "grosso", si richiedeva soprattutto molta attenzione nei dettagli. 16 ore alla settimana per 50€, in totale 200 ore per 700€ di guadagni. Più rimborso benzina e pranzo pagato. In una città piccola e denigrata come Lecce.
    Ci sono questi "stage truffa". Ma non nel mio caso, nè nel caso di altre persone che conosco che hanno fatto praticantato o stage in tribunali, istituti, scuole, negozi o studi commerciali.

    @°sicK_Boy° Hai avuto una eserienza positiva, mi fa piacere. Mi è stato riferito che in alcune aree i praticanti non percepiscono nulla e mi fa piacere che la tua non sia stata colpita. Posso chiederti di cosa ti sei occupato? In che ambito di studi hai fatto il praticantato?

  4. #4
    Gaucho in pensione Amerika
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 6/8/2007
    Messaggi: 534
    Piaciuto: 0 volte

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    Quote Originariamente inviata da Eurasia Visualizza il messaggio
    @°sicK_Boy° Hai avuto una eserienza positiva, mi fa piacere. Mi è stato riferito che in alcune aree i praticanti non percepiscono nulla e mi fa piacere che la tua non sia stata colpita. Posso chiederti di cosa ti sei occupato? In che ambito di studi hai fatto il praticantato?
    @Eurasia Ho fatto il tecnico commerciale, e c'era la possibilità, per raggiungere un discreto numero di crediti, anche in vista del voto finale d'esame di fare queste esperienze extra-scolastiche.
    C'era la possibilità di lasciare nominativo, un breve CV e recapito in una lista che sarebbe stata poi data a tutti gli studi che avevano fatto questa collaborazione con la scuola, oppure (come ho fatto io) di andare da uno privato.
    Lo studio contabile dove sono andato io era di una piccola società assicurativa in zona di Lecce, dove conoscevo alcuni dipendenti (ma non il mio diretto "tutor" dello stage)

  5. #5
    ph2
    Utente bannato

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    qusta iniziativa non la conoscevo, mi fapiacere leggere che c'è gente che si batte per i propri diritti. Io feci uno stage lavorativo ma venni pagato, forse però il mio non è un esempio adeguato poichè lavoravo per un consolato e quindi non per l'Italia

  6. #6
    Rum e Cocaina Sally
    Donna 40 anni da Carbonia-Iglesias
    Iscrizione: 29/9/2004
    Messaggi: 21,047
    Piaciuto: 91 volte

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    Una mia amica uscita da giurisprudenza ha fatto 6 mesi di tirocinio e poi ha mollato, ora lavora per una compagnia di assicurazioni perchè non veniva pagata, nè rimborsata, e non riusciva più a mantenersi la casa..

    L'altro giorno ho visto una proposta di stage all'economist: 1500 sterline al mese. -.-

  7. #7
    Anomalia
    Donna 34 anni da Forlì-Cesena
    Iscrizione: 25/12/2006
    Messaggi: 1,932
    Piaciuto: 69 volte

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    Siccome non ho ancora incontrato questo fenomeno a studi ormai inoltrati, mi limito a parlare di stage nel periodo formativo nella scuola superiore.

    Gli istituti professionali, ai giorni d'oggi, sono delle galline che fanno uova d'oro per le aziende che vogliono avere due braccia in più e nessuna uscita monetaria. Sono poche, generalmente, le aziende con dirigenti disposti a prendere sotto la sua ala una persona giovane e formarla, anche per un periodo relativamente breve, in linea con il suo percorso di studi.

    Parlo per esperienza personale.

    Io sono stata una delle tante allieve di un istituto professionale di stampo turistico, che in terza, quarta e quinta ha dovuto fare uno stage lavorativo di rispettivamente un mese, due e tre. Sono stata mandata, il primo anno, in un albergo dove, tra tutte le mansioni che ha una receptionist, ho avuto l'unico compito di accompagnare i clienti alle stanze e portare i loro bagagli. Il secondo anno sono finita in un'assicurazione automobilistica a riordinare l'archivio e pulire la cantina dove essi venivano tenuti. Il terzo anno ho svolto lo stage in un'agenzia di viaggi dove imbustavo i documenti necessari per il viaggio per la loro successiva distribuzione alla clientela.

    In nessuno dei tre anni ho percepito un centesimo. E per quanto riguarda la formazione... oh, aspetta, quale formazione, per cosa?

  8. #8
    FdT quasi assuefatto Saranghae
    Donna 37 anni
    Iscrizione: 17/11/2010
    Messaggi: 440
    Piaciuto: 70 volte

    Predefinito

    io alle superiori ho fatto alberghiera, durante tutte le estati dalla 1 alla 5 ho lavorato-stage per 3 mesi e mezzo sia in italia che all'estero (francia e svizzera), solitamente facevo giugno sotto stage luglio e agosto come lavoro e metà settembre nuovamente sotto stage...dire che non ho imparato sarebbe una bugia.
    Certo i primi periodi li passiai a pelare patate e a fare plonge(lavare pentole), ma il motivo è semplice : dovevo iniziare a prendere manualità e velocità.
    Durante uno stage in 3 superiore ho avuto la possibilità di vedere come funzionava una cucina con più di 50 cuochi che sotto di loro avevavo altro personale, e lo chef era il più grande chef francese vivente Paul Bocuse, anche se ho passato 2 settimane (era lo stage invernale) a pulire asparagi, non mi interessava, gia stare nella stessa stanza con lui era un onore.
    Per i periodi di stage non ho ricevuto nulla a parte il vitto e l'alloggio, ma penso che vada bene cosi, perchè se una persona ti aiuta ad imparare a fare un lavoro non trovo logico che ti debba anche pagare,anche perchè molto spesso perde del tempo a seguirti.

    Il tutto se lo stage è poi effettivamente stage e non ti usano soltanto. Io da questo punto di vista sono stata fortunata perchè nessuno mi ha mai sfruttata.

  9. #9
    Peperin@
    Utente cancellato

    Predefinito

    Ma gli stage non sono gratuiti?

  10. #10
    Anomalia
    Donna 34 anni da Forlì-Cesena
    Iscrizione: 25/12/2006
    Messaggi: 1,932
    Piaciuto: 69 volte

    Predefinito

    Sì.

    Il problema sorge quando per la prestazione lavorativa non si riceve in cambio la adeguata formazione.
    Lo stage è gratuito perché la "paga" dello stagista è la formazione e crescita professionale nel settore.
    Se non si riceve questo in cambio, perché allora non venire pagati?

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