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Originariamente inviata da
Elaine Marley
e perchè?
Perché se hai il padre che ha uno studio di avvocati, allora si che lavorerai come avvocato.
Se hai il padre che ha uno studio di commercialisti, allora la usi la laurea in economia.
Se hai il padre che fa il medico, allora hai ottime probabilità di fare il medico.
Diciamo che funziona così...
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
e perchè?
Non ricordo più...
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Originariamente inviata da
Peperin@
Perché se hai il padre che ha uno studio di avvocati, allora si che lavorerai come avvocato.
Se hai il padre che ha uno studio di commercialisti, allora la usi la laurea in economia.
Se hai il padre che fa il medico, allora hai ottime probabilità di fare il medico.
Diciamo che funziona così...
ho la mamma che lavorava in banca :047:
scherzi a parte in quanto donna mi basterebbe anche darla. :lol:
no, comunque seriamente lo so che succede anche questo.
infatti ho detto che esistono le botte di cùlo.
parlavo di un mondo onesto nel mio discorso.
poi ovvio che o hai cùlo o devi fartelo.
sennò te lo fanno gli altri.
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Originariamente inviata da
Jo Constantine
Non ricordo più...
astio u.U
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
ho la mamma che lavorava in banca :047:
scherzi a parte in quanto donna mi basterebbe anche darla. :lol:
no, comunque seriamente lo so che succede anche questo.
infatti ho detto che esistono le botte di cùlo.
parlavo di un mondo onesto nel mio discorso.
poi ovvio che o hai cùlo o devi fartelo.
sennò te lo fanno gli altri.
In un mondo onesto potevi benissimo studiare beni culturali, prendere la laurea e trovare un lavoro per quella laurea.
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Originariamente inviata da
Jo Constantine
In un mondo onesto potevi benissimo studiare beni culturali, prendere la laurea e trovare un lavoro per quella laurea.
ma se non ci sono soldi manco per quelli che studiano medicina, figurati se ci sono per i beni culturali!
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Originariamente inviata da
Elaine Marley
ma se non ci sono soldi manco per quelli che studiano medicina, figurati se ci sono per i beni culturali!
ma tanto comunque vai a taglia' le pizze..
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Originariamente inviata da
Peperin@
Sì, però devi considerare anche il fatto che di laureati in economia ce ne stanno a migliaia oramai... (per farti un esempio)
esattamente.
io, invece, sono in un'università molto grande. del mio corso di laurea - sfortunatamente, come ha detto qualcuno su, lettere - al primo anno eravamo immatricolati in circa 150. i corsi di economia superavano le 1000-2000 persone.
il mio curriculum è lingua, letteratura, filologia italiana. del mio anno siamo circa una ventina a seguirlo.
la cosa mi rassicura non poco. a parte perché non penso di aver fatto una cosa stupida scegliendo il curriculum che dava la preparazione più completa (su suggerimento degli stessi professori) e che apriva la strada all'insegnamento. lì ho conciliato utile e dilettevole anche io, ma perché l'indirizzo in giornalismo era d'impianto sociologico e non ne ho voluto sentir parlare.
quello che personalmente mi ha annoiata sono gli stupidi che mi chiedono la facoltà che frequento e poi mi scoppiano a ridere in faccia dicendo che rimarrò disoccupata. mi auguro, fra dieci anni, di trovarli tutti a zappare la terra :) e non per cattiveria, ma perché la non comprensione non si deve trasformare nel disprezzo per quello che fanno gli altri. io non ho pretese sul lavoro che troverò un domani. ci penserò un domani. però basta con questa gente che si crede furba e intelligente solo perché ha scelto la facoltà in base esclusivamente al lavoro. io li vedo, che non vogliono preparare gli esami, che non si appassionano, che si parcheggiano all'università a girarsi i pollici... bah. preferisco fare quello che voglio, piuttosto che questo.
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Originariamente inviata da
Holly
non è un lusso.
per me l'università non è un lusso.
assolutamente. per me è più gratificante studiare quello che amo che piangere costretta a fare una materia che mi fa schifo e che non è detto che mi faccia trovare lavoro.
e nonostante questo, i miei fanno dei sacrifici per mantenermi all'università, io ho lavorato per concedermi tutti gli sfizi extra non inclusi nel prezzo.
insomma, trovo un po' brutto il sarcasmo che hai usato, forse sarà stata una mia impressione, ma siccome la cosa mi tocca abbastanza direttamente visto che io sono una di "quelli che..."
non per tutti il lavoro è un fine, per molti è un mezzo. farò quello che troverò, per me non sarà il lavoro in sé quello che è importante.
il discorso di rudemood non è assolutamente assurdo. anzi.
Non mi sono spiegata, peraltro lungi me dal voler usare un tono sarcastico per un tema che mi sta così a cuore. Con l'espressione lusso intendevo dire che i costi per l'istruzione universitaria secondo me non permettono di compiere delle scelte interamente dettate dalla passione.
Poi, se noti nella discussione una prima forma di provocazione è stata fatta nei riguardi di persone che scelgono in base agli andamenti e le richieste del mercato del lavoro. Mi sono sentita di spezzare una lancia in favore di "Quelli altri che..".
Infine, ho sottolineato che un criterio di scelta oltre alla passione possono essere l'interesse e le attitudini personali; nessuno conosce le materie di legge, di medicina, di ingegneria prima di uscire dalle superiori, ma probabilmente sono insite caratteristiche della persona che rendono plausibile impegnarsi per studiarle.
Non ho scritto da nessuna parte che pur di trovare lavoro vanno studiate materie vomitevoli, ma che non sempre la passione può darci ciò che ci aspettiamo. Ognuno reputa per sè ciò che è giusto e a Rudemood ho solo scritto che trovo il suo un discorso azzardato, non assurdo. Non reputo mai assurde le idee degli altri.
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Originariamente inviata da
Eurasia
Non mi sono spiegata, peraltro lungi me dal voler usare un tono sarcastico per un tema che mi sta così a cuore. Con l'espressione lusso intendevo dire che i costi per l'istruzione universitaria secondo me non permettono di compiere delle scelte interamente dettate dalla passione.
Poi, se noti nella discussione una prima forma di provocazione è stata fatta nei riguardi di persone che scelgono in base agli andamenti e le richieste del mercato del lavoro. Mi sono sentita di spezzare una lancia in favore di "Quelli altri che..".
Infine, ho sottolineato che un criterio di scelta oltre alla passione possono essere l'interesse e le attitudini personali; nessuno conosce le materie di legge, di medicina, di ingegneria prima di passare alle superiori, ma probabilmente sono insite caratteristiche della persona che rendono plausibile impegnarsi per studiarle.
Non ho scritto da nessuna parte che pur di trovare lavoro vanno studiate materie vomitevoli, ma che non sempre la passione può darci ciò che ci aspettiamo. Ognuno reputa per sè ciò che è giusto e a Rudemood ho solo scritto che trovo il suo un discorso azzardato, non assurdo. Non reputo mai assurde le idee degli altri.
sì, infatti ti avevo scritto che poteva esserci un malinteso (da te quel tipo di sarcasmo non me lo sarei aspettato, ma si poteva interpretare in quel modo, e in quel modo ho risposto ^^).
per il resto, sul discorso del secondo pezzo, hai ragione. ma anche le materie conosciute vengono studiate in un modo completamente diverso da quello del liceo. l'università è completamente un'altra cosa come metodo. questa è la cosa che ai ragazzi delle superiori, spesso, non viene spiegata, e che è importante che sappiano.
il resto si riferiva a mie personali esperienze, dove vedo gente fare cose che fanno loro letteralmente schifo convinti che un domani saranno pieni di soldi. ecco, questa è una cosa stupida.
il discorso di rude, invece, è molto valido per certe cose. anni fa c'era la corsa a iscriversi a "giurisprudenza". ora molta gente è ancora lì che cerca di laurearsi e molti laureati non trovano lavoro perché la domanda si è notevolmente ridotta.
e ora saranno tutti economisti e ingegneri. e se fra sei o sette anni la domanda si riduce? a che pro sprecare un'opportunità come quella di studiare all'università per aumentare le percentuali di trovare lavoro?
il mercato del lavoro è variabile, non si può stabilire da ora a cinque anni come evolverà.
ora come ora, rimaniamo comunque TUTTI fregati, visto che disposizioni di governo ci affossano, TUTTI, favorendo il precariato e alzando l'età del pensionamento (a che pro far lavorare un sessantacinquenne che non vede l'ora di andare in pensione e tenere a casa uno di venticinque anni che farebbe quel lavoro molto meglio, avendo competenze più "fresche" e più energie da spendere?)...
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Originariamente inviata da
Eurasia
Con l'espressione lusso intendevo dire che i costi per l'istruzione universitaria secondo me non permettono di compiere delle scelte interamente dettate dalla passione.
Ma scegliere di continuare gli studi non dev'essere un obbligo.
Ripeto, se l'obiettivo è quello di trovare un lavoro... un lavoro vale l'altro.
La corsa alla laurea è una delle cause che, secondo me, ha portato alla congestione del mercato del lavoro.
C'è gente che rimane parcheggiata nelle aule anche decenni - tra corsi, specializzazioni e master - solo perché non ha altro da fare...
Eppure i laboratori di pasta all'uovo ed i forni aprono e non chiudono mai.
Gli idraulici si trovano a fatica...
Allora il problema non è più trovare un lavoro per campare.
Ma campare per trovare un lavoro comodo.
Allora auguri. Investite denaro su un futuro incerto.
Passate anni su libri che vi annoiano.
Magari avrete fortuna e non resterete delusi e puzzolenti di frittura :roll: