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L'orientamento può aiutare a trovare degli indirizzi con sbocchi interessanti, che spesso si scoprono solo dopo essersi iscritti al corso di laurea più diffuso o conosciuto [Ad esempio, molti sanno dell'esistenza dei macrocorsi di scienze politiche o scienze formazione quando in realtà all'interno di essi possono esservi corsi più mirati non molto pubblicizzati]. Quando a suo tempo scelsi l'università ero consapevole di non poter vivere di quello che mi piaceva, quindi optai per qualcosa di più concreto legato all'organizzazione e al mondo del lavoro - non mi esaltava ma ho scelto in base alle mie attitudini e al mio carattere. Oggi non mi pento della scelta fatta e non trovo affatto insulso scegliere un percorso di studi in base alle esigenze di mercato, anzi lo trovo molto intelligente perchè di alcune passioni non si vive.
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L'importante è trovare una sorta di equilibrio tra attitudini e possibilità di lavoro.
Sbaglio?
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è vero che di alcune passioni non si vive ma secondo me è anche sbagliato scegliere SOLO in base al mercato del lavoro perchè ripeto nel corso degli anni le cose cambiano e per l'università meno di tre anni non puoi fare, per non parlare poi di quelle più lunghe
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Originariamente inviata da
Jasna92
L'importante è trovare una sorta di equilibrio tra attitudini e possibilità di lavoro.
Sbaglio?
No, ma è difficile avere una certezza anche di quelle :lol:
Ossia, a me piaccciono un po' tutte le materie scientifiche: ma posso fare dal medico all'ingegnerie all'economo all'architetto all' infermiere etc.
Non è facile capire nemmeno quello che ci piace, senza sapere cosa effettivamente si fa. Per non parlare del lavoro: mi sembra che ognuno abbia idee diverse al riguardo!
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Originariamente inviata da
Jasna92
L'importante è trovare una sorta di equilibrio tra attitudini e possibilità di lavoro.
Sbaglio?
Beh si.. sarebbe proprio l'ideale :lol:
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ho scelto quello che un giorno potrebbe darmi un lavoro.
ho preferito i quasi certi soldi futuri al mio interesse reale.
alla fine l'interesse rimane, coi soldi ci mangio.
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Originariamente inviata da
*Giu*
è vero che di alcune passioni non si vive ma secondo me è anche sbagliato scegliere SOLO in base al mercato del lavoro perchè ripeto nel corso degli anni le cose cambiano e per l'università meno di tre anni non puoi fare, per non parlare poi di quelle più lunghe
Infatti subito dopo le passioni sarebbe buona cosa seguire le proprie attitutidini o sviluppare nuovi interessi. Non dico che sia assurdo scegliere in base alle proprie passioni, ma se - ad esempio - scelgo un corso di laurea in beni culturali devo aspettarmi che per i prossimi dieci anni: a) Nel pubblico impiego non potrò trovare lavoro perchè i concorsi per archivisti, etc. sono bloccati b) ogni anno la Regione stanzia pochissimi fondi che prima di raggiungere gli interessati sono filtrati da altri enti per ben altre strutture c) ...etc etc. Non per compiere una crociata verso chi sceglie di studiare beni culturali, ma una passione può essere curata nel tempo e in parallelo con l'università, mentre una solida preparazione in una materia che potrebbe incuriosire, interessare e allo stesso tempo essere davvero utile è una cosa buona. Cioè, da quel che mi è sembrato di capire sembra che chi sceglie in base alla pagnotta sia un idiota senza testa quando in realtà è una scelta di vita anche quella.
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Io studio fumetti...quindi ho una buona possibilità di prendermela nel culo :lol:
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Originariamente inviata da
Eurasia
Infatti subito dopo le passioni sarebbe buona cosa seguire le proprie attitutidini o sviluppare nuovi interessi. Non dico che sia assurdo scegliere in base alle proprie passioni, ma se - ad esempio - scelgo un corso di laurea in beni culturali devo aspettarmi che per i prossimi dieci anni: a) Nel pubblico impiego non potrò trovare lavoro perchè i concorsi per archivisti, etc. sono bloccati b) ogni anno la Regione stanzia pochissimi fondi che prima di raggiungere gli interessati sono filtrati da altri enti per ben altre strutture c) ...etc etc. Non per compiere una crociata verso chi sceglie di studiare beni culturali, ma una passione può essere curata nel tempo e in parallelo con l'università, mentre una solida preparazione in una materia che potrebbe incuriosire, interessare e allo stesso tempo essere davvero utile è una cosa buona. Cioè, da quel che mi è sembrato di capire sembra che chi sceglie in base alla pagnotta sia un idiota senza testa quando in realtà è una scelta di vita anche quella.
sotto questo punto di vista concordo, io non capisco chi sceglie in base al mercato di lavoro cose che non gli piacciono per niente.
è chiaro che se di due cose che mi piacerebbe fare una mi lascerebbe a spasso e l'altra no scelgo la seconda, ma se non so che fare e scelgo una cosa che non mi piace fare solo perchè è un lavoro assicurato allora non lo capisco
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Originariamente inviata da
*Giu*
è vero che di alcune passioni non si vive ma secondo me è anche sbagliato scegliere SOLO in base al mercato del lavoro perchè ripeto nel corso degli anni le cose cambiano e per l'università meno di tre anni non puoi fare, per non parlare poi di quelle più lunghe
Appunto.
E "a causa" di questa cosa ho sbagliato alla grande anche gli studi superiori.
Nel 95 scelsi di fare lingue. Nel 2000 ho preso il diploma e l'ho buttato nel cesso perché a parte il cinese e l'arabo, tutte le lingue erano più o meno alla portata di tutti. Tutte le mie ex compagne di scuola sono a spasso, comprese quelle che poi si sono laureate, sempre in lingue :)
Cosa ti piace ? Medicina?
Esattamente 12 mesi fa c'erano 500 pediatri in meno rispetto alla richiesta.
Magari quest'anno a settembre in 1000 si sono presentati al corso di specializzazione in pediatria solo perché era il ramo che dava piu possibilità di impiego, anche se la passione personale poteva essere Malattie Infettive..
Tra 5 anni forse avremo qualche pediatra di troppo....E magari con poca propensione a trattare i bambini....
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Originariamente inviata da
Eurasia
Cioè, da quel che mi è sembrato di capire sembra che chi sceglie in base alla pagnotta sia un idiota senza testa quando in realtà è una scelta di vita anche quella.
Una scelta di vita sbagliata, a mio avviso.
Li vedo solo io i laureati che lavorano al Mc?
Eppure la maggior parte di quelli che si sono laureati negli ultimi
15 anni si sono laureati proprio per trovare lavoro, mica per passione :)
E se hanno studiato una vita per lavorare al Mc allora tanto vale studiare
ciò che piace, per il gusto di sapere..
Ma per i più studiare è una vera rottura, non si vede l'ora di terminare
per vedere i frutti (?) di tanto sudore.
Se volete trovare lavoro imparate a fare la messa in piega.