ma và... tranquilla! il cuore mica si ferma... sarebbe grave se accadesse mentre sei sotto anestesia generale
tornando a noi
L'anestesia generale è una tecnica in cui il paziente è reso completamente privo di coscienza. Inoltre l'anestesia generale permette di garantire l'
analgesia (non percepisci dolore), l'
amnesia (non ricordi nulla dell'evento chirurgico) e la
paralisi muscolare (i muscoli sono privi di tono e quindi rilasciati). L'anestesia generale è comunemente indotta e mantenuta somministrando al paziente farmaci per via endovenosa o per via respiratoria o per ambedue le vie. La profondità dell'anestesia può essere modificata aumentando o diminuendo la quantità dei farmaci somministrati. Al termine della procedura chirurgica, l'anestesista riduce progressivamente la profondità dell'anestesia, favorendo il risveglio in breve tempo, il recupero dello stato di coscienza e la completa autonomia.
Prima di esse sottoposto ad un trattamento anestesiologico si viene visitati dall'anestesista che, nella maggior parte dei casi, sarà la stesso professionista che si prenderà cura di te in sala operatoria.
Con una anestesia generale sarai posta in una condizione di incoscienza per tutta la durata dell'intervento chirurgico. Durante l'anestesia generale i processi di elaborazione a livello del cervello degli impulsi nervosi che trasmettono il dolore e di quelli che trasmettono la percezione del mondo esterno, sono bloccati, rendendo così il paziente insensibile alle stimolazioni dolorose e totalmente incosciente. Quindi l'anestesia generale è un tecnica in cui il paziente viene reso completamente incosciente ed insensibile alle stimolazioni dolorose. L'anestesia generale permette il realizzarsi di tre fondamentali condizioni:
1- l'analgesia (lei non avverte dolore)
2- l'amnesia (lei non ricorda nulla)
3- la paralisi muscolare (i suoi muscoli sono privi di tono e quindi rilasciati)
Una volta giunta in sala operatoria, il tuo anestesista ti sarà vicino e si prenderà cura di te fino alla momento del suo rientro in camera. Generalmente, la prima cosa che farà il tuo anestesista sarà l'introduzione di una cannula di plastica in una vena della mano o dell'avambraccio attraverso la quale saranno somministrati i farmaci anestetici e soluzioni saline per mantenere l'equilibrio idrico del suo organismo durante la procedura chirugica. Queste fasi iniziali potrebbero essere effettuate in una area dedicata, situata nelle vicinanze della sala operatoria. Inoltre l'anestesista provvederà a controllare i tuoi dati vitali attraverso apparecchiature o strumenti il cui utilizzo non ti provocherà alcun fastidio. Saranno controllati continuamente i seguenti parametri:
- Pressione del sangue
- Elettrocardiogramma e frequenza del cuore
- Ossigenazione del sangue
- Temperatura corporea
- Quantità di anestetici somministrati
- Anidride carbonica eliminata
- Quantità di urine prodotte
- Respirazione
- Profondità dell'anestesia
Questi parametri sono obbligatori in qualsiasi tipo di anestesia. In particolari condizioni cliniche e per particolari interventi chirurgici (cuore, trapianti, neurochirurgia ecc.) potrebbero essere utilizzate ulteriori metodiche per controllare altri parametri specifici per quel tipo di anestesia e di chirurgia. Di tutto questo l'anestesista ti informerà al momento del colloquio preoperatorio.
Prima di essere addormentato, ti potrà essere somministrato ossigeno attraverso una maschera che sarà posta davanti al viso. Questa sarà l'ultima cosa che ricorderai prima di risvegliarti. Per la maggior parte degli interventi fatti in anestesia generale, l'anestesista posizionerà, con l'ausilio di uno strumento chiamato "laringoscopio", un tubo (tubo endotracheale) nelle vie respiratorie quando lei sarà in una condizione di totale incoscienza.
E' del tutto improbabile che ti possa ricordare qualcosa del tuo intervento, in quanto l'anestesista ti metterà nelle condizioni perché questo non accada, garantendo costantemente il controllo delle tue funzioni vitali, la respirazione e la somministrazione continua di sostanze anestetiche per mezzo di una apparecchiatura sofisticata chiamata apparecchio di anestesia. Questo macchinario è di fondamentale importanza per una anestesia generale. Esso consite di numerose parti che interagiscono fra di loro per garantire una adeguata respirazione ed una corretta somministrazione di sostanze anestetiche. Su tale apparecchiatura l'anestesista può intervenire per regolare i vari parametri in funzione delle diverse esigenze che si potrebbero presentare durante la procedura chirurgica. Le modalità per praticare una anestesia generale sono principalmente due: quella ottenuta facendo respirare al paziente degli anestetici gassosi (questa fase è quasi sempre preceduta dalla somministrazione di farmaci endovena che determinano la perdita dello stato di coscienza) e quella attraverso la somministrazione di farmaci per via endovenosa. Pertanto si potrà parlare di "
anestesia inalatoria" nel primo caso e di "
anestesia endovenosa" nel secondo. I due tipi di anestesia possono essere anche combinati insieme. Nella "
anestesia inalatoria" l’assorbimento dei gas e dei vapori anestetici avviene attraverso i polmoni. Nel caso di un’anestesia generale per via endovenosa, invece, i farmaci anestetici sono somministrati mediante infusione continua, per mezzo di una pompa-siringa che regola la quantità di farmaco necessaria al paziente. Alla fine dell'intervento il suo anestesista metterà in atto tutta una serie di procedure che le permetteranno, in totale sicurezza, di recuperare lo stato di coscienza, la sensibilità, il tono muscolare e l'attività respiratoria e quindi di "
svegliarsi", riportandola nella condizione precedente all'intervento. Dopo il risveglio, sarai tenuta in osservazione, per il tempo necessario, in una area dedicata del blocco operatorio. Solo il tuo anestesista deciderà quando farti rientrare nella tua camera.
Al termine di una anestesia, la maggior parte dei pazienti si sentono in buone condizioni. Alcuni pazienti potrebbero accusare mal di gola e labbra asciutte a causa della presenza del un tubo endotracheale o di altro presidio posizionato nelle vie aeree durante l'anestesia generale. Questi disturbi comunemente scompaiono dopo alcune ore od al massimo dopo 1-2 giorni. Eccezionalmente potresti avvertire dolori muscolari soprattutto a livello dei muscoli della spalla e del collo. Non preoccuparti, sono l'effetto collaterale di alcuni farmaci usati per l'anestesia. Potrai accusare dolore nella zona operata. Le modalità del controllo del dolore acuto postoperatorio saranno discusse con l'anestesista durante la visita. Potresti accusare nausea o vomito nelle immediate ore dopo l'anestesia, anche se questo fenomeno è sempre meno frequente che nel passato, grazie all'uso di farmaci specifici ed efficaci. L'incidenza della nausea e del vomito postoperatorio è intorno al 20%- 30% dei pazienti adulti sottoposti a trattamento anestesiologico. Fai presente all'anestesista se nausea e vomito sono stati per te un problema in occasione di precedenti interventi. Questo permetterà di mettere in atto ulteriori provvedimenti per limitare al massimo il fenomeno.
Ci sono dei rischi associati con l'anestesia? La risposta è sì.
I rischi in anestesia, come in medicina e nella vita in genere, esistono in quanto abbiamo a che fare con tecnologie e metodologie messe a punto dall'uomo ed offerte al paziente da esseri umani. Pertanto abbiamo a che fare con la imperfezione e i limiti che sono insiti nella stessa natura umana.