Cara Jamila di certo la prostata non interessa a una ragazza,infatti i miei consigli sono indirizzati agli uomini.Ritengo che un uomo di 60 anni abbia ancora il diritto di vivere e specialmente,se possibile,senza tumore.
Cara Jamila di certo la prostata non interessa a una ragazza,infatti i miei consigli sono indirizzati agli uomini.Ritengo che un uomo di 60 anni abbia ancora il diritto di vivere e specialmente,se possibile,senza tumore.
Al fatto di essere una ragazza ci arrivo da sola
Ma dato che studio medicina e che sto facendo la tesi a oncologia posso dirti con certezza che non c'è nessuna campagna di prevenzione da fare per il tumore alla prostata . Se vuoi ti spiego anche perchè. Ma non facciamo disinformazione.
Io ho fatto la visita per la prostata, mi sono portato avanti.
L'unica cosa che raccomandano è un'alimentazione sana, ricca di fibre e....l'uso costante dello "strumento".
Magari a qualcuno può tornare utile...
Il tumore alla prostata è un tumore strano. Nel senso, è il tumore che ha un incidenza maggiore negli uomini, e per mortalità si piazza al terzo posto. Se idealmente noi facessimo un autopsia a tutti i maschi morti una persona su tre avrebbe il tumore alla prostata. Però quanti ne muoiono di questo tumore? Solo il 3% delle persone che hanno effettivamente il tumore. Perchè questo? Perchè è un tumore strano, perchè non si riesce a capire bene come evolve dalla sola biopsia, perchè un oncologo non può vedere il tuo tumore e dire con certezza se è maligno o meno (con le dovute eccezioni). Quindi se solo il 3% muore del tumore alla prostata l'altro 97% sopravvive con la sua prostata bella lì in loco per altri 10-20 anni, finchè non muore per altre cause.
Voi dite, dove sta il problema? una volta che mi diagnosticano il tumore alla prostata la tolgo e finita lì. In realtà non è così semplice. Perchè la prostatectomia ha degli effetti indesiderati molto importanti : impotenza, incontinenza fecale e incontinenza urinaria. Quindi un 97% si toglierebbe la prostata inutilmente guadagnando uno degli effetti sopra riportati.
Ergo cosa sarebbe meglio fare? Fare controlli solo se si presentano sintomi. Ad esempio dolore pelvico, addominale, emospermia, ematuria, difficoltà varie della minzione...
Dalla teoria alla pratica c'è un abisso.Se avessi una esperienza pluriennale in ospedale la cosa sarebbe diversa.Comunque ognuno si tiene la sua convinzione.Si vede che i medici che ad esempio consigliano l'esame del PSA non sanno quel che si dicono.Io comunque risponderò a chi mi chiede consigli su come affrontare il problema quando si presenta.E le conseguenze della prostatectomia non sono per tutti così catastrofiche.Non terrorizziamo inutilmente le persone...che ,ripeto ,dalla teoria alla pratica c'è un abisso.
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Hai fatto bene a far la visita,ma tutto ciò che ti han raccomandato non ha alcun riscontro oggettivo,perchè in effetti non si conosce l'origine del tumore alla prostata:si dice dipenda da uno squilibrio ormonale,in particolare di eccesso di ormoni maschili.
E' da ottobre che sono allo IOV (istituto oncologico veneto) da 4 a 7 giorni su 7, so cosa viene consigliato. E non mi sembra che sia esattamente un centro di seconda categoria.
Se fosse come sostieni tu il sistema sanitario renderebbe il dosaggio del PSA gratuito, comegià avviene con la mammografia, il pap test e la ricerca del sangue occulto fecale. Perchè questo non avviene? Perchè dosarlo in massa a persone asintomatiche è del tutto inutile.
I test di screening vengono effettuati non solo per malattie frequenti ma anche per quelle con un'alta mortalità, oltre a questo il test deve essere affidabile e valido ( mammografia, pap test, sof , colonscopia ) utile ed economico. Da quel che leggo non mi sembra così letale e riconoscibile il tumore della prostata
Ti ho già risposto cara Echoes,ma la tua domanda era maliziosa ,ma simpatica e quindi voglio fare una precisazione.Quando si parla di prostata molti pensano unicamente al sesso.
In effetti la prostata fa parte dell'apparato sessuale,ma parlando con un urologo mi diceva che si può paragonare all'utero in quanto la loro eliminazione produce rispettivamente l'infertilità nell'uomo e la donna, ma non impedisce certamente nè all'uomo nè alla donna di avere una normale vita sessuale.E questo penso sia doveroso saperlo per non crearsi inutili paure.
Su 100 pazienti che fanno la prostatectomia solo 20 ne escono senza conseguenze permanenti. Fate vobis!
72 anni...