e io ti ricordo che sono una moderatrice, e in quanto tale c'ho i poteri
Che qualcuno porti i miei rispetti a quell'uomo
<<Caro F
E' con la paura nel cuore che ti scrivo.
Mi trovo arroccato all'interno dell'edificio della mia facoltà, e sono barricato qui con alcune altre persone, dalla famosa partita di cui ti parlavo.
I Simpatici, squadra rappresentativa della facoltà di biologia della quale io sono il capitano, si è scontrata, nella finale del torneo universitario, proprio contro i Belli, rappresetativa della facoltà di Medicina.
La faida tra medici e biologici, caro amico, è antica tanto quanto quella tra vampiri e lupi mannari e , forse, anche più sanguinosa.
Un rigore negato a quei figli dell'anatomia comparata, ha trasformato un semplice evento sportivo in una battaglia rievocante napoleoniche memorie.
Da quel giorno, per sfuggire a pazzi che brandivano bisturi e speravano, un giorno, i un lavoro di tutto riposo e dai grandi guadagni( un utopia risibile e volgare, ma ti assicuro, ben più nobile di quelle in cui sperano gli specializzandi in ginecologia) ci siamo rintanati qui, sperando che queste mura che, quasi materne ci accolsero quando festanti seguivamo corsi dai nomi improbabili, ci diano asilo anche in questi tempi bui.
Con la vera speranza di rivedere presto il tuo viso amico, la tua persona nobile e flautolenta al tempo stesso e sopratutto, di rivedere quella tua compagna di corso che stappava le bottiglie in quel modo cosi singolare(che tra l'altro, uno dei specializzandi di cui sopra, vorrebbe scrivere la sua tesi in proposito) ti saluto, augurandoti una buona permanenza nel tuo luogo di vacanza.
Saluti militanti,
F.
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