Gli specializzandi che «giocano» a tennis o a ping pong ottengono ottime performance in campo chirurgico
«Meglio la Wii dell'allegro chirurgo». A sintetizzare con una battuta i risultati di uno studio «made in Italy», pubblicato suPlos One, è Gregorio Patrizi, ricercatore della Sapienza di Roma. Patrizi, insieme ad alcuni colleghi fra cui Domenico Giannotti, ha scoperto che i chirurghi che giocano con la Wii (la consolle interattiva che consente di sfidarsi a tennis, calcio, golf) migliorano i punteggi che misurano le performance delle procedure laparoscopiche.
L'IDEA - «L'idea è nata da un'osservazione: la nostra Facoltà è dotata da qualche tempo di un simulatore, uno strumento pensato per la formazione dei giovani chirurghi. Ebbene, abbiamo notato che alcuni si adattavano con estrema facilità alle operazioni richieste dal simulatore, mentre altri faticavano. Così abbiamo chiesto ai più smart se fossero appassionati di videogiochi, e la risposta è stata positiva in 3 casi su 4», racconta Patrizi. Considerando le competenze tecniche necessarie per eseguire procedure laparoscopiche, già diversi studi hanno indagato sulle possibilità di migliorare la formazione dei chirurghi al di fuori della sala operatoria. «Alcuni lavori avevano valutato l'effetto su coordinamento occhio-mano e su attenzione spaziale, ma nessuno aveva eseguito uno studio così mirato: noi abbiamo combinato questi due aspetti analizzando come quattro settimane di allenamento sulla Wii abbiano influenzato le competenze laparoscopiche di specializzandi post-laurea nel primo o secondo anno di formazione chirurgica».
PROVA SUL CAMPO - I ricercatori hanno coinvolto 42 specializzandi: la metà ha seguito un regime di allenamento su Wii («fra cui tennis, per il coordinamento mano-occhio e la prospettiva, ping pong, per movimenti più raffinati e precisi e "Battaglia nelle altezze" per tutti gli altri skill importanti per gli interventi in laparoscopia»), l'altra metà no. Prima e dopo le quattro settimane di studio, tutti sono stati testati al simulatore. «Ebbene, i risultati hanno mostrato che i partecipanti di entrambi i gruppi hanno migliorato le loro competenze nel periodo di quattro settimane, ma quelli che erano stati addestrati anche sulla Wii hanno evidenziato un miglioramento significativo rispetto all'altro gruppo nelle loro performance su diversi parametri specifici», spiega l'esperto.
LE CONCLUSIONI - Insomma, «usare il simulatore può non essere semplice: la macchina costa 150 mila euro e noi alla Sapienza ne abbiamo una sola per tutti i giovani in formazione. Per questo cercavamo un'alternativa valida ed economica». Dunque secondo gli studiosi la Wii «potrebbe essere una parte utile e divertente della formazione in laparoscopia dei giovani chirurghi, da aggiungere alla formazione standard basata sui simulatori e sulla sala operatoria.» (Fonte: Adn-Kronos)