
Originariamente inviata da
Zero-San
A mio avviso manca ancora troppo tempo per poter esprimere un giudizio. Due mesi. Due mesi durante i quali i due partiti sono impegnati a gettare fango sui rispettivi avversari. E chissà cosa tireranno fuori durante le ultime settimane...
Al di la di questo McCain è senz'altro ben preparato in politica estera, al contrario di Obama che, infatti, è corso ai ripari appoggiandosi ad un candidato VP come Joe Biden.
Per l'economia non mi preoccuperei. Il suo livello è ciclico. Basta andare a vedere un po' di statistiche per rendersi conto che, indipendentemente dal partito del presidente in carica, la curva economica sale e scende ciclicamente. Gli USA ne usciranno sia che al potere vada McCain che Obama.
Il punto focale della situazione rimangono i pantani Irak ed Afghanistan. Gestiti molto bene in ambito bellico, e gestiti malissimo nel dopoguerra. Da un lato l'opinione pubblica USA vuole che i propri ragazzi tornino a casa. D'altro canto è meglio rifletterci molto bene. Ora come ora tutti gli estremisti islamici che vogliono combattere gli USA e l'Occidente in generale (perché per loro non fa differenza ammazzare un americano o un italiano) partono per l'Irak o per l'Afghanistan. Li c'è la vera lotta. Li c'è la vera guerra contro il demonio occidentale, rappresentato dalla nostra libertà di espressione, di pensiero, il nostro stile di vita, il cinema, la musica, tutto insomma.
Se gli USA si ritirassero a breve dall'Irak e dall'Afghanistan (e di conseguenza tutte le altre nazioni seguirebbero a ruota), le migliaia di fondamentalisti pronti a morire per la loro causa andrebbero a cercare altri obiettivi, non trovandoli più laggiù. E indovinate un po' dove andrebbero a cercarli?
E badate bene, io sono dell'idea che la guerra in Irak sia stato un errore colossale, dal punto di vista politico-strategico. Ma ormai la frittata è fatta. Tanto vale mangiarsela fino in fondo.
Non invidio né Obama né McCain, perché so troveranno in mano la patata più bollente che gli potesse capitare.
