Secondo me fai confusione con il concetto di "regolarità".
A parte che, come dice Lo_zio, se dovessimo attaccare tutti gli italiani che non pagano le tasse, rimarrebbero esclusi solo quelli tassati alla fonte.
Regolari sono coloro che effettivamente sono cittadini italiani, oppure stranieri con il permesso regolare di stare in Italia. I Sinti veneziani immagino che appartengano alla prima di tali due categorie e non è detto che debbano avere un lavoro e non essere disoccupati. In tal caso non avrebbero più il dovere di pagare le tasse per non avere un reddito.
Il problema vero, di cui nessuno parla, sono le difficoltà d'integrazione, dovute a due forze repulsive: una la xenofobia e il razzismo degli italiani canonici, come ben si evidenzia anche con gli interventi di questo post; l'altra la ritrosia di tali tribù di Sinti e Rom a integrarsi.
Se davvero questi Sinti hanno accettato di mandare i loro figli a scuola, credo che questo sia un grande successo e non si può che fare i complimenti a chi sta gestendo la faccenda e non approfittare della cosa incoraggiando tali Sinti a un ulteriore passo verso l'integrazione.
Certo la condizione ideale sarebbe che questi signori non fossero ghettizzati al loro campo, come qualcuno ha fatto notare, ma sono loro stessi che lo vogliono e le cose vanno fatte a piccoli passi. Purché si facciano.