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Originariamente inviata da
infinitomenouno
Si basano sullo stesso principio di combustione ed entrambe espellono sostanze cancerogene; queste cose le rendono simili e dannose e questo basta per giustificare la tesi che avevo esposto; ciò implica la mia opposizione.
Bè, similitudini è vero che ce ne sono, però fra:
Uno che brucia spazzatura e basta, per di più inquinando un sacco.....
....e uno che invece brucia spazzatura inquinando MOLTO meno e per di più ricavandone energia.....
non so quante sovrapposizioni e similitudini possano essere fatte :D
Entrambi bruciano spazzatura, e va bè....ma tutto il resto è nettamente diverso :D
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Originariamente inviata da
darkness creature
Bè, similitudini è vero che ce ne sono, però fra:
Uno che brucia spazzatura e basta, per di più inquinando un sacco.....
....e uno che invece brucia spazzatura inquinando MOLTO meno e per di più ricavandone energia.....
non so quante sovrapposizioni e similitudini possano essere fatte :D
Entrambi bruciano spazzatura, e va bè....ma tutto il resto è nettamente diverso :D
Perchè non scegliere di riciclare una percentuale molto alta di rifiuti?
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Originariamente inviata da
infinitomenouno
Perchè non scegliere di riciclare una percentuale molto alta di rifiuti?
Se ci si riesce, perchè no? Niente in contrario su questo......le due cose si possono affiancare....ciò che si può riciclare senza costi eccessivi, allora ok.....tutto il resto lo si butta in un termovalorizzatore per smaltirlo e ricavarci pure energia da sopra :)
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Kiunque vada al potere, penseranno sempre o solo ai loro interessi..!!!
Politici di MERDA..!!!:078:
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Originariamente inviata da
Marcolino87
e già, hai proprio ragione...:lol::lol::lol:
ma nasconditi va che fai ridere i porci!!!
in due righe ti sei smerdato da solo
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Ho ripulito battibecchi vari......le questioni personali possono essere regolate tranquillamente via mp o msn, vediamo di tornare in topic
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Originariamente inviata da
infinitomenouno
...
Per rispondere alla tua domanda sul destino dell'Italia ti rispondo brevemente: bisogna prevenire un male prima di ogni cosa. La società del consumo sta collassando su se stessa, quello che bisogna fare è eliminare tutto ciò che è superfluo in modo che si possa riciclare un'ottima percentuale (ora tra i picchi massimi si arriva al 30 40 per cento di riciclaggio); quindi la parola magica è l'incentivazione alla costruzione di imballaggi e contenitori totalmente riciclabili e funzionali e la raccolta differenziata serrata.
Allora non arriveremo mai ad una conclusione. Ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre studi di questo genere. I risultati tendono da una parte o dall'altra a seconda di chi li commissiona.
Mi ricordo Veronesi (ex ministro sanità) che sui termovalorizzatori ha detto che non sono pericolosi. Le percentuali di diossina saranno basse,bassissime. E' inutile protestare su cose fondamentali e necessarie quando qualsiasi cosa inquina.
Guarda che qui in Veneto, dove abito io, la raccolta differenziata raggiunge picchi anche molto + elevati di 30/40% perchè in alcuni paesi superano tranquillamente il 50%.
Il discorso di costruire imballaggi totalmente riciclabili, ecc... sono discorsi che stanno sulle nuvole. Forse è per questo che stai con Veltroni e Di Pietro. La ns situazione adesso è questa. E questa bisogna risolvere. I termovalorizzatori sono indispensabili perchè, per adesso, non tutto è riciclabile. Se l'ha capito anche Veltroni (dopo aver sommerso una provincia nella merda) voglio dire...meglio tardi che mai.
E come il discorso delle macchine... dicono che quelle a idrogeno o cmq altre fonti pulite sono già pronte, eppure non le mettono in vendita. Sarà peri i soldi e tutto quello che vuoi ma così è. E' inutile dire bisogna fare macchine che non inquinino :|. Cmq non voglio andare OT, era solo un piccolo esempio.
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Originariamente inviata da
lakeofire
Allora non arriveremo mai ad una conclusione. Ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre studi di questo genere. I risultati tendono da una parte o dall'altra a seconda di chi li commissiona.
Mi ricordo Veronesi (ex ministro sanità) che sui termovalorizzatori ha detto che non sono pericolosi. Le percentuali di diossina saranno basse,bassissime. E' inutile protestare su cose fondamentali e necessarie quando qualsiasi cosa inquina.
Guarda che qui in Veneto, dove abito io, la raccolta differenziata raggiunge picchi anche molto + elevati di 30/40% perchè in alcuni paesi superano tranquillamente il 50%.
Il discorso di costruire imballaggi totalmente riciclabili, ecc... sono discorsi che stanno sulle nuvole. Forse è per questo che stai con Veltroni e Di Pietro. La ns situazione adesso è questa. E questa bisogna risolvere. I termovalorizzatori sono indispensabili perchè, per adesso, non tutto è riciclabile. Se l'ha capito anche Veltroni (dopo aver sommerso una provincia nella merda) voglio dire...meglio tardi che mai.
E come il discorso delle macchine... dicono che quelle a idrogeno o cmq altre fonti pulite sono già pronte, eppure non le mettono in vendita. Sarà peri i soldi e tutto quello che vuoi ma così è. E' inutile dire bisogna fare macchine che non inquinino :|. Cmq non voglio andare OT, era solo un piccolo esempio.
E' come dire che è inutile pensare alla salute dell'uomo.
I termovalorizzatore hanno un rendimento bassisimo, nel senso che energeticamente vale di più un rifiuto riciclato e uno studio del wwf è arrivato alla conclusione che l’energia risparmiata con il riciclaggio è di gran lunga superiore a quella recuperata da un inceneritore-termovalorizzatore.
Un termovalorizzatore dovrebbe essere una centrale elettrica che produce energia termica ed elettrica per cogenerazione bruciando come combustibile i rifiuti giusto?
Non è un impianto di recupero poichè ha un rendimento bassissimo e non valorizza nulla; un termovalorizzatore di fatto è un inceneritore che usa il calore prodotto come in una piccola centrale elettrica, anche se con rendimenti molto inferiori: la differenza sostanziale rispetto a un semplice inceneritore è che un termovalorizzatore oltre a incenerire i rifiuti riutilizza parte del calore cosí generato. Tuttavia, il riuso ed il riciclo sono nettamente più "valorizzanti" dell'incenerimento.
Cito un passo di Greenpeace:
Secondo Greenpeace è necessario perseguire obiettivi progressivi di:
-prevenzione -raccolta differenziata -compostaggio -riutilizzo -riciclo
La prevenzione dei rifiuti rimedia allo spreco di risorse naturali e di energia, liberando risorse economiche utilizzabili per scopi sociali. Separare, compostare e riciclare i rifiuti è un approccio più sostenibile rispetto a quello dello smaltimento, in quanto riduce gli impatti ambientali e sanitari, diminuisce i costi di gestione e può creare posti di lavoro. I rifiuti che residuano a valle della raccolta differenziata possono poi essere trattati in un impianto MBT (Trattamento Meccanico Biologico), che riduce ulteriormente la quantità e la pericolosità dei rifiuti da conferire infine in una discarica controllata.
I programmi di riciclaggio andati a buon fine, seguiti dal trattamento meccanico biologico del rifiuto residuale, in città del Canada e dell'Australia hanno portato a ridurre fino al 70% i rifiuti urbani da conferire in discarica.
L'incenerimento non è la soluzione alla crisi dei rifiuti. I rifiuti possono essere riutilizzati, compostati e riciclati in condizioni di sicurezza garantendo, in tal modo, una soluzione sostenibile ad un problema globale."
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Originariamente inviata da
lakeofire
Allora non arriveremo mai ad una conclusione. Ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre studi di questo genere. I risultati tendono da una parte o dall'altra a seconda di chi li commissiona.
Mi ricordo Veronesi (ex ministro sanità) che sui termovalorizzatori ha detto che non sono pericolosi. Le percentuali di diossina saranno basse,bassissime. E' inutile protestare su cose fondamentali e necessarie quando qualsiasi cosa inquina.
Guarda che qui in Veneto, dove abito io, la raccolta differenziata raggiunge picchi anche molto + elevati di 30/40% perchè in alcuni paesi superano tranquillamente il 50%.
Il discorso di costruire imballaggi totalmente riciclabili, ecc... sono discorsi che stanno sulle nuvole. Forse è per questo che stai con Veltroni e Di Pietro. La ns situazione adesso è questa. E questa bisogna risolvere. I termovalorizzatori sono indispensabili perchè, per adesso, non tutto è riciclabile. Se l'ha capito anche Veltroni (dopo aver sommerso una provincia nella merda) voglio dire...meglio tardi che mai.
E come il discorso delle macchine... dicono che quelle a idrogeno o cmq altre fonti pulite sono già pronte, eppure non le mettono in vendita. Sarà peri i soldi e tutto quello che vuoi ma così è. E' inutile dire bisogna fare macchine che non inquinino :|. Cmq non voglio andare OT, era solo un piccolo esempio.
Quanta saggezza in un solo cranio!
Piu' parlamo piu' il tempo passa,piu' il tempo passa piu' si continua ad inquinare... Fatti contro parole
Io sto dalla parte dei fatti,e voi?
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Per implementare il mio discorso:
Gli inceneritori-termovalorizzatori espellono nell'aria grandi quantità di nano particelle, o polveri sottili, che provocano danni gravissimi: malattie cardiovasciolari (ictus, infarto, tromboembolia polmonare, ecc.), tumori di vari organi, malattie del sistema endocrino, malattie neurologiche, malattie della sfera sessuale, malformazioni fetali. Da notare che il termine "termovalorizzatore" esiste solo in Italia, mentre all'estero è comunemente denominato inceneritore; nessuno si è mai chiesto perchè?
E' della stessa idea l'esperto di nanopatologie dott. Stefano Montanari nel dire che "in diversi paesi europei, il ricorso all'incenerimento (non usi la parola "termovalorizzazione" perché è un termine pubblicitario) è in forte calo. In USA non si fanno più da anni (veda le conferenze di Paul Connett) e, comunque, c'è chi si lamenta, eccome." e nel sottolineare che "l'inceneritore è l'unica maniera di trattare i rifiuti che ne aumenti, e a dismisura, la pericolosità.".
Paul Connett, esperto di fama mondiale sulla gestione dei rifiuti urbani, sostiene che l’incenerimento è una strada non percorribile, in primo luogo perché è una pratica altamente inquinate: gli inceneritori producono ceneri con livelli tossici elevatissimi che andranno quindi smaltite, come pure producono emissioni contenenti metalli (piombo, cadmio, arsenico, mercurio, cromo) e diossine estremamente dannose per la salute dell’uomo. Sia questi metalli tossici che diossine vengono buttate fuori dall’inceneritore sotto forma di particelle estremamente sottili che possono penetrare profondamente all’interno dei nostri polmoni entrando rapidamente nella circolazione sanguigna; le diossine in particolare interferiscono con 6 diversi ormoni, tra cui gli ormoni sessuali femminili e maschili e gli ormoni della tiroide, fondamentali per lo sviluppo fetale. Altro problema connesso agli inceneritori è quello della sostenibilità: anche nel caso di un metodo di incenerimento sicuro mai si potrebbe renderlo ragionevole e proponibile, in quanto non ha senso spendere così tante risorse finanziarie per distruggere risorse che invece dovrebbero essere condivise con le generazioni future. L’inceneritore distrugge materie che potrebbero essere riutilizzate per il futuro. Viviamo in una società altamente consumistica: più si consuma e più si è felici e si vive come se fosse a disposizione un altro pianeta sul quale potersi trasferire; se si continua a gettare via, tutte le risorse presto si esauriranno, iniziamo già ad accorgercene con il petrolio che sta iniziando appunto ad esaurirsi. Il problema principale, afferma Connet, non è trovare modi per liberarsi dai rifiuti, la vera sfida consiste nello smettere di produrli e di generarli.
La sua strategia da adottare consiste nella cosiddetta "strategia rifiuti zero" la cui base è riciclare, riutilizzare e non bruciare. I rifiuti sono costituiti da una parte organica che può essere raccolta, compostasta e poi riutilizzata nelle campagne come concime naturale per i campi; la parte non organica dei rifiuti, è comunque composta da materie che posso essere riciclate e riutilizzate dalle industrie nei loro processi produttivi, così che, sostiene Connet, le ditte avrebbero meno costi di produzione, non dovrebbero comprare ogni volta materie prime, non dovrebbero ricomprare nuove parti, (si possono riutilizzare quelle vecchie), e avrebbero meno costi di smaltimento, inoltre tutto ciò creerebbe nuovi posti di lavoro. C’è però una parte dei rifiuti che non può né essere riciclata, né riutilizzata né compostata, qual è la allora la soluzione se si escludono le discariche e gli inceneritori?La soluzione stà nel non produrre tali rifiuti. Qui entreranno in gioco una valida classe politica e la ricerca, con laboratori funzionali con due compiti: esaminare quei materiali non riciclabili e valutare se si possono trasformare in rifiuti riciclabili. Se questo non è possibile, lavorare insieme all'industria in modo che non li produca più e studi delle alternative. (Conferenza di Paul Connett)