ehm.. HAI?
scherzi a parte...concordo in pieno
Le carceri sono PIENE!
Per far cosa? per star sdraiati a legger un libro?
Posso capire chi ruba...o delitti minori...ma assassini che stanno a POLTRIRE?
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Se qualcuno ha ucciso delle persone a te care ti faccio le mie condoglianze, ma non avendo mai provato non ti posso dire che tu abbia ragione o meno ma di sicuro vendetta con le mie stesse mani non riuscirei a farmela, farlo fare agli altri è ancora peggio quindi penso che opterei comunque per l'ergastolo.
la morte di una persona è sempre una danno per la società. chi ha ucciso questa persona ora dovrebbe riparare al suo danno in qualche maniera. i lavori forzati (che siano di tipo sociale, o anche andare a scavare per le nuove strade ecc...) mi sembrano la cosa migliore visto che starsene tutto il giorno in panciolle non serve a molto.
ci terrei a ricordare che fra gli ideali cristiani, e qui sono in pieno accordo anche con quelli classici, vi è la dignità dell'uomo e la giustizia.
negarli significa, per me, tornare all'età della pietra.
io direi che si può credere o meno, ma negare gli ideali cristiani da parte tua sia contraddittorio. non sono forse i cristiani ad esaltare la giustizia? la morale? l'ordine delle cose? ...tu non puoi negare gli ideali cristiani e dire che non sai che fartene se sono le fondamenta, che tu lo voglia o meno, di quello che fai e dici. tu predichi tanto riguardo l'ordine nella società e si ricorda che l'ordine nella società è dato dal buonsenso, dall'"altruismo", dagli ideali propri della religione cristiana, che è poi la nostra cultura. tu così facendo neghi praticamente quella che è la tua forma mentis, e non negare sia così. la cultura italiana è da due millenni di stampo cattolico, e non credo tu sia cresciuto in papuasia.
trovo vergognoso che qualcuno ritenga che una società civile sia una società permissiva.
uccidere = barbarie
ergastolo = ridare alla pena il suo fine didascalico.
perché la pena non è eliminare una "mela marcia", lo scopo della pena è farti riflettere sui tuoi errori.
tu sei un uomo, l'altro comunque è un uomo. chi è senza peccato scagli la prima pietra. il massimo che puoi fare è dare un fine didascalico alla sua punizione. se tu uccidi un altro, compi un omicidio. allora non andresti ucciso anche tu? e chi ti uccide non andrebbe ucciso a sua volta? su che metro puoi stabilire chi vive e chi no?
andiamo, dopo anni di evoluzione dire queste cose è pura eresia.
non sono favorevole alla pena di morte.
Non è una questione religiosa
non è una questione moralistica.
considero l'omicidio e la morte qualcosa di assolutamente inumano..qualcosa che non si debba fare mai.. sento che è così.
se io applico la pena di morte ammetto l'assassinio stesso. Gli do una ragion d'esistere.. lo sminuisco nella sua dimensione di crudeltà. Ne faccio un atto lecito, seppur in casi estremi. E questo va contro la mia natura e la mia sensibilità.
"Non si deve mai ammazzare.
Lui ha ammazzato.
Lo ammazzo."
Non è la soluzione giusta. Io non voglio che la si dia vinta ad un assassino.
Dite di no? A mio avviso, da assassinato muore con la coscienza più leggera, ammesso che ce l'abbia.
è inutile fare di tutta l'erba un fascio. Ogni caso mi suscita un disgusto diverso e, a dire la verità, di fronte a certe forme di crudeltà mi piacerebbe tanto che si applicasse la tortura.. ma siamo civilizzati noi... oh già.. mi piacerebbe sapere allora quanto civili siano certi atti criminali.. e quanto degni di essere trattati civilmente certi assassini.
La tortura fisica è una mia divagazione del tutto istintiva, va bene.
Un conto è ammazzarli, un altro farli soffrire.. anzi.. devono pagare il peso delle proprie colpe in dolore..garantito da una pena corretta e la morte non è sufficente.
tuttavia non dirò che le considerazioni fatte qui siano valide x l'italia.. o quanto meno fattibili qui.. è ovvio che tante persone siano favorevoli alla pena di morte.. Chi ha pensato all'abolizione della pena di morte e della tortura fisica 250 anni fa non ha parlato di impunità, bensì di certezza della pena...
E che la pena sia una pena possibilmente degna di questo nome..
Non mi sembra di poter dire che ci siamo. Manco lontanamente.
Sento tranquillamente di poter dire che se la gente non si sente tutelata ha anche ragione di incavolarsi. Io sono la prima.
Allora mi spiace, se l'alternativa alla pena di morte diviene l'impunità, come ora, preferisco la pena di morte, nonostante sia contro la mia coscienza.. e lo dico per pura disperazione. Almeno è una pena.
certezza della pena. E pena adatta.
e basta.
Mah forse sui lavori forzati possiamo essere daccordo.. comunque non si può dire di essere favorevoli alla pena di morte e ai lavori forzati: altrimenti si fa come in rat-man che mettono i morti a lavorare negli uffici :lol:
cazzate a parte
1-se io non sono d'acordo con la pena di morte non sono un promotore di una società perimissiva
2-quindi dico che volgio leggi giuste che ci tutelano
3-non penso che comunque la pena di morte risolve i problemi
4-un criminale non è una mela marcia, una mela infatti che è maturata ed è marcita non può rimaturare, una persona che compie un crimine invece ha la possibilità per "rimaturare" sempre e comunque scontando la sua pena fino al giusto
5-la legge del taglione ora come ora sarebbe ridicola, disumana, ingiusta, contro i diritti dell'uomo
6-tutti hanno diritto di vivere,
7-se tu per esempio uccidi un assassino se a tua volta assassino, a tua volta devi essere giustiziato e così via
8-parlate troppo superficialmente della pena di morte, se per errore viene condannato uno non colpevole???? bisogna vivere nel terrore
9-posso capire che se ti uccidno un famigliare una peronsa non possa più vederci e non cerca altro che vendetta, ma la nostra società non è basata sull'istinto, ma su un pensiero più razionale se no saremo allo sfascio
10-(nonostante non sia cristiano) sono d'accordo con la morale cristiana come ladignità dell'uomo e della giustizia (come ha detto holly) ma a differenza dei cristiani del medio-evo basiamoci veramente su questi ideali che poi dovrebbero essere quelli di ogni società civile e democratica
Che cosa c'è di civile nella permissività e nel fatto che un assassino non si fa neanche l'ergastolo ai lavori forzati? E' questa la civiltà? Una comunità in cui ci sono punizioni all'acqua di rose? Una comunità in cui uno come Calisto Tanzi, che ha mandato in rovina decine di migliaia di persone, è serenamente nella sua villa?
Una comunità in cui Erika e Omar si fanno molto meno di 20 anni ciascuno in galera?
Una comunità in cui uno stronzo che uccide persone in stato di ubriachezza si fa A STENTO 5 o 6 anni di galera?
Bè, se per voi questa è civiltà io dico vaffanculo a questo tipo di civiltà e preferisco la mia "età della pietra", se è questo che pensate.
Sempre a recuperare, a pensare di poter redimere, a credere ai pentimenti, a dare seconde, terze, quarte possibilità....sono ANNI che vedo questo e ANNI che mi si rivolta lo stomaco di fronte a questo concetto di civiltà e di giustizia
Aggiungo che io non nego gli ideali cristiani NEL LORO INSIEME, ma nego in particolare quella parte da cui deriva che io persona onesta conto come uno stupratore, un violentatore, un boss mafioso....io RIFIUTO CATEGORICAMENTE questo concetto. Io, tu e chiunque altro di noi siamo centomila volte migliori di questa gentaglia che non merita nulla.
Una comunità che offra le stesse tutele anche a questa gente io non la definisco civile
spartan, considerando che l'indulto è stata una delle TANTE volte in cui si è dimostrato che un criminale in tantissimi casi rimane tale, con che coraggio dici ancora con tanta sicurezza che si può redimere?
ma dark, le mezze misure sai dove stanno di casa?
fra dare 5-6 anni e la pena di morte, c'è un abisso.
esistono le giuste misure. io non ho detto che QUELLO è il mio concetto di giustizia, perchè QUELLO è un concetto di giustizia pietoso. ho detto che QUELL'ALTRO metro è troglodita.
ora sei pregato di non travisare il senso delle mie parole, grazie.
Il mio era diventato anche un discorso generale, e in questo forse ho sbagliato.
Lo restringo ai crimini molto molto gravi, ma il concetto rimane uguale: dove lo trovate il coraggio di parlare di redenzione, visto che venite puntualmente smentiti dalla cronaca, salvo rari casi eccezionali?
Questo è ANCORA PIU' VALIDO in caso di crimini molto gravi, in cui le (già esigue) speranze di redenzione calano praticamente a zero.
Provate a dirmi se uno come Totò Riina si può redimere.
Ecco, quello è un esempio di uomo che avrei tranquillamente condannato a morte.
(Se dite di no pure a questo mi sa che faccio meglio a ritirarmi da sta discussione o corro seri rischi di snocciolare male parole :D)
(Aggiungo che in linea generale il concetto di "mezza misura" non mi è mai stato granchè simpatico.....e non mi vergogno affatto di questo)
vabbè comunque io penso che non si può generalizzare su chi può redimersi e chi no, perché non siamo nella testa delle persone. in ogni caso, il punto in cui credo siamo palesemente in disaccordo, è il fine della pena, che per te è di punire, per me è didascalico (vedi Cesare Beccaria, idolo assoluto).
io penso, come suggerisce Beccaria appunto, che il fine della pena è didascalico, e con la pena di morte non risolvi proprio niente.
e ora ho trovato la radice del problema fra me e te. applauso please. 8-)
dark, non mi hai capito forse, e non hai capito nessuno che è contro la pena di morte qua, per me civiltà non è l'indulto, non è sconti di pene o cose similil, per civiltà e giustizia sono pene giuste, se uno deve stare in carcere a vita 'sta in carcere a vita, ma sia con l'indulto e con gli sconti e sia con la pena di morte non risolvi niente e tu lo sai, non inneggiare alla morte come se fosse una cosa buona e giusto perchè altrimenti potrei chiamarti antiquato (se non altro) e sei uguale algi assassini, invece non sei un assassino ma una persona civile, nei regimi non c'è una seconda possibilità, ma se te fai uno sbaglio la vorresti una seconda possibilità o no???????
.. e come sempre, non si arriverà a nessuna conclusione... ognuno ha la sua idea e non c'è verso di fargliela cambiare!!!!
esprimo una volta per tutte la mia e stop...
- Pena di morte: sì!!!!!!!
- Risparmio economico !!!! per lo stato e per me cittadino!!!!
- ergastolo = cazzata !!!!
- Se una persona ne uccide altre, deliberatamente, non è degno di vivere!!!
- Per quanto si possano tirar fuori gli ideali cattolici... noi viviamo in questo mondo... e visto che l'obiettivo di ognuno di noi è mantenere la nostra anima più pulita possibile, la mia la vedo più linda se elimino un assassino, piuttosto che rimettendo in pericolo decine e decine di altri miei simili...
- In più è risaputo che molti si redimono solamente in punto di morte, quindi sapendo che muoiono, acceleriamo solo il processo di redenzione...
- E per come la vedo io, Dio non mi ha dato il tassativo dovere di convertire e redimere le anime dei peccatori... la redenzione spetta all'individuo stesso...
- La pena di morte non è vendetta, è solo un passo verso uno stile di vita migliore...
- Sapendo di finanziare ogni stronzo che uccide, non mi sento affatto bene con me stesso... e non si dica che non sono in vacanza... vengono mantenuti dallo stato senza fare un cazzo di niente! non hanno alcun valore morale, perchè dimostrano di non aver rispetto per la vita, e bisognerebbe ancora quantomeno illuderli di continuare a vivere?
Che minestrone! Nel quale mischi dei veri e propri delinquenti a dei disgraziati che varrebbe davvero la pena di recuperare, per non aver loro avuto le giuste opportunità all'opportuno momento...
Quasi quasi comincio a esser favorevole alla pena di morte... solo per chi fa i minestroni scadenti però... :lol:
Ci può essere qualcuno che teoricamente potrebbe essere recuperato.....
ma secondo me nessuno di questi VALE LA PENA di recuperarlo.....
nota bene: ho detto che è possibile, ma che per me non vale la pena di sprecarci tanto tempo.
Se impara dal carcere, meglio, se no vorrà dire che verrà ripreso e se ne starà al fresco un altro po'...e se ancora non serve, idem, fino a quando non si mette in testa che forse è meglio che lavori onestamente
non hai capito, quando bisogna giustiziare un'assassino, chi mi dice che è colpevole al 100%??? può essere un'altra persona, gli agenti si possono essere sbagliati, non ci sono prove schiaccianti ma visto che quello è l'unico incriminato si uccide, forse mi sono spiegato male io ma il concetto era questo.
se un assassino viene giustiziato, a loro volta i giustizieri sono assassino, che a loro volta dovrebbber oessere giustiziati e così via, non si possono tirare fuori gli ideali cattolici, tu vedi la tua anima più pulita uccidendo (ma dove siamo arrivati) che liberando un assassino, ma non sarebbe più pulità se l'assassino fosse in prigione così non dovresti uccidere nessuno ne mettere in pericolo i tuoi cittadini???la pena di morte non ha portato ad una vita migliore da nessuna parte, fammi un esempio di dove la vità sia migliore dove c'è la pena di morte, è risaputo che l'america non è il paese dove si vive meglio leggi qua:
"Classifica dell'Economist: lo Stato scandinavo precede Islanda e Australia, Italia solo 17esima insieme alla Gran Bretagna
LONDRA (GRAN BRETAGNA) - Un tempo il benessere di un Paese era associato unicamente alla ricchezza che esso produceva. Oggi, invece, nelle società industrializzate per misurare la qualità della vita si analizzano numerosi fattori tra cui la libertà d'impresa, il clima, le aspettative di vita, il numero degli asili nido presenti nello Stato e l'utilizzo di contraccettivi. Questa settimana,come accade ormai da diversi anni, la rivista inglese «The Economist» pubblica l'inserto «Pocket World in Figures 2008», un dettagliato studio sulla qualità della vita in 200 nazioni mondiali.
PRIMATO - Ancora una volta la sfida della qualità di vita e del benessere è vinta dai Paesi dell'Europa del Nord: secondo le stime dello studio anglosassone il Paese dove si vive meglio è la Norvegia. Il paese scandinavo infatti non è solo il Paese che in media ha più milionari (si calcola che su una popolazione di 4,7 milioni di cittadini vi siano più di 55.000 persone con una ricchezza superiore al milione di dollari), ma è anche un territorio che primeggia nel rispetto dell'ambiente e che garantisce ai suoi cittadini sicurezza sul lavoro, parità tra uomo e donna e lunghe aspettative di vita.
CLASSIFICA - Seguono nella classifica al secondo posto la piccola Islanda e sul gradino più basso del podio l'Australia. La classifica delle prime otto è completata in ordine da Irlanda, Svezia, Canada, Giappone e Usa. Al nono posto si posizionano a pari merito Svizzera, Finlandia e Olanda. L'Italia e L'Inghilterra raggiungono un mediocre diciassettesimo posto, precedute di una sola posizione dalla Francia. Tra i paesi più industrializzati vivono peggio di noi solo i neozelandesi e gli spagnoli.
VOCI E SORPRESE - Non mancano le sorprese nello studio britannico. Analizzando le varie voci che contribuiscono a consolidare la qualità della vita si scopre che in Inghilterra i prezzi delle case sono aumentati tra il 1997 e il 2006 del 196%. Tuttavia il primato spetta al Sud Africa che ha visto crescere il valore dei propri immobili nello stesso periodo del 351%, seguito dall'Irlanda dove oggi le case costante il 253% in più del 1997. Londra invece continua ad essere la città nel mondo dove gli affitti degli uffici sono i più cari, mentre i belgi sono coloro che in percentuale possiedono più televisori. Il primato nell'uso dei contraccettivi è delle donne cinesi che precedono le inglesi, mentre le aspettative di vita più alte le hanno gli abitanti della città-stato europea Andorra (vivono in media 83 anni), seguiti dai cittadini della Germania, di Malta e del Belgio. "
sono per la maggior parte paesi dove non esiste la pena di morte, la qualità della vita è alta, se vuoi fare soffrire un criminale lasciali in prigione a vita, con dei lavori forzati, questa è una sofferenza ben maggiore della morte perchè con essa innanzitutto moriranno pensando di aver fatto bene ad ammazzare e poi sapranno che non potranno più soffrire....
Tecnicamente vero, ma il "bersaglio" fa cambiare tutto, come ho detto prima....una cosa è uccidere un innocente, un'altra è uccidere un boss mafioso o uno stupratore, un omicidio può assumere valore ben diverso a seconda del bersaglio oltre che delle modalità
Assolutamente falso, considerare un criminale ed un innocente uguali significa offendere GRAVEMENTE l'innocente.
Io mi offenderei a sentirmi dire che la mia vita vale quanto quella di Totò Riina, di Pietro Pacciani, di Charles Manson, della Saponificatrice di Correggio o di altra bella gente simile.....