S’i’ fosse Beppe com’i’ sono e fui
S’i’ fosse fuoco, arderei ‘l palazzo;
s’i’ fosse vento, via lo spazzerei,
s’i’ fosse acqua, i’ l’annegherei;
s’i’ fosse Dio, gli manderei un razzo;
s’i’ fosse Prodi, allor serei giocondo
che i democristi i’ carcererei;
s’i’ fosse Berluscon i’ lo farei:
ai rossi taglierei lo capo a tondo.
S’i’ fosse morte, andarei ‘n Parlamento;
s’i’ fosse vita, non starei con lui;
similmente faria dalla RAI.
S’i’ fosse Beppe com’i’ sono e fui,
torrei le folle giovani e leggiadre:
le truppe vecchie lasserei altrui.
Fin che la rabbia va
(sull’aria di “Fin che la barca va” di Orietta Berti)
Il Grillo disse un giorno alla platea:
"In cu*o è da una vita che ce l’hai
Potresti averci pure la diarrea
Aspetta le primarie e ce l’avrai”.
Mi sembra di sentire un ritornello
che da un bel pezzo non sentivo più:
ricorda un pochettino Masaniello,
un Masaniello che aspira alla Tv.
Fin che la rabbia va, dagli a soffiare
Fin che la rabbia va, seguita a urlare.
Fin che la rabbia va, dagli a tuonare
Quando il furore viene, Masaniello piglia e va
Quando il furore viene, Masaniello piglia e va
E tu che urli da spaccar la gola,
in ambito campestre ed in città,
al tuo paese c'è chi ti vuol bene
perché non vivi a acciughe e sciacchetrà.
Mi pare di vedere Pulcinella
intento a recitare Re Artù,
parlava tanto male di Mastella
ma sta a vedere che fa il capotribù.
Fin che la rabbia va, dagli a soffiare
Fin che la rabbia va, seguita a urlare.
Fin che la rabbia va, dagli a tuonare
Quando il furore viene, Masaniello piglia e va
Quando il furore viene, Masaniello piglia e va.