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Originariamente inviata da Abel Balbo
Diciamo che io sono convinto che il metodo delle spintarelle e conoscenze e quello della meritocrazia non sono molto dissimili fra loro, essendo impossibile ideare un sistema di misura certo e inequivocabile del merito di un lavoratore.
Invito te a fare quello che Obo o Darkness si rifiutano di fare, cioé di esprimermi in che modo si potrebbe misurare il merito di un operaio di una grande industria metalmeccanica, diciamo di oltre 1000 dipendenti.
Te lo anticipo io l'unico metodo: è quello del giudizio soggettivo di un caporeparto, cioé un metodo privo di ogni oggettività e quindi è assurdo parlare di meritocrazia e la meritocrazia è proprio una sorgente di quel sistema di spintarelle e conoscenze che tu intendi che ne siano ostacolo. Si creerebbe all'interno della suipotizzata azienda metalmeccanica, un piccolo modello di società basata sulle conoscenze e raccomandazioni. (Leccare il culo al caporeparto anziché lavorare, lasciare il compito del lavoro agli sfigati che non sanno tessere le pubbliche relazioni all'interno dell'azienda dove lavorano).
Meglio una meritocrazia con qualche stortura, piuttosto che il sistema "automatico" che si verrebbe a creare con lo statalismo. Dove non c'è meritocrazia di alcun genere si ferma tutto, perchè "tanto a me mi pagano lo stesso" ("a me mi" è voluto, ovviamente).
Abel, se per "essere sfruttato" intendi dire che lavorerò 8 ore al giorno in cambio di uno stipendio decente, ti darò una notizia.....di solito la vita è così....non puoi pretendere che un imprenditore ti dia 10.000 euro al mese per lavorare 4 ore...
E' per questo che non ti volevo manco rispondere.
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Originariamente inviata da darkness_creature
Meglio una meritocrazia con qualche stortura, piuttosto che il sistema "automatico" che si verrebbe a creare con lo statalismo. Dove non c'è meritocrazia di alcun genere si ferma tutto, perchè "tanto a me mi pagano lo stesso" ("a me mi" è voluto, ovviamente).
Abel, se per "essere sfruttato" intendi dire che lavorerò 8 ore al giorno in cambio di uno stipendio decente, ti darò una notizia.....di solito la vita è così....non puoi pretendere che un imprenditore ti dia 10.000 euro al mese per lavorare 4 ore...
E' per questo che non ti volevo manco rispondere.
Ma automatico "di che"?
In una catena di montaggio dove sono impegnati in 50 e ognuno compie un'azione particolare e a catena escono degli oggetti prodotti in 50 parti... di che meritocrazia vuoi parlare? e' ovvio che ognuno deve per forza aver fatto una determinata cosa. se no la catena si bloccava interamente.
Oppure per automatismo intendi gli aumenti salariali? Sappi che l'anzianità professionale è un valore, non lo puoi negare. Un operaio di 30 anni d'esperienza, ha qualcosa in più rispetto a uno di pochi anni... non solo nel lavorare, ma anche comportamentalmente. Una persona anziana inoltre ha il diritto di lavorare meno di uno giovane, per avere meno forza fisica, se si tratta di un operaio, o meno elasticità mentale se si tratta di un impiegato. Allora che facciamo, come nerone a 50 anni li uccidiamo tutti?
Non potete sostenere una cosa senza avere però la ricetta per poterla applicare. Continui a non specificare come misureresti tu i meriti di un lavoratore, in che modo relazioneresti la maggior o minor produttività di un'industria con il singolo suo impiegato.
Non parlate dell'aria fritta, per favore!
Riguardo al tuo sfruttato sai bene che cosa intendo per averne parlato in msn in riferimento alla tua ultima esperienza di lavoro.
Se io procaccio un cliente e di quello mi viene riconosciuta solo una misera una tantum e no i proventi che comporterà fino alla dismissione del contratto che IO l'ho convinto a sottoscrivere, trattasi di sfruttamento.
Una curiosità su "A me mi": in spagnolo non è errore!
Esempio: A mi me duele la cabeza.
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Ci sono persone che fano sorridere, perché non hanno idea della realtà. Non pretendo che una ragazza di 17 anni che ha come massimo ideale sociale un gruppo scout (:lol non ti prendere male) si renda conto della differenza enorme, abissale, incomparabile di condizioni di vita e di contesto storico tra l'italia di oggi e la Russia di inizio secolo o la Cina degli anni '40, i paesi dove ci sono state le vere rivoluzoni. Ci hanno guadagnato, perché ci voleva una spallata potente per uscire dal medioevo, ma come proporre lo stesso ideale a un paese che è già nell'età contemporanea?
Abel Balbo dovrebbe spiegare, dato che non va bene lavorare per dare la maggior parte del ricvato ad un imprenditore, chi cavolo dovrebbe secondo lui tenere in piedi le imprese e quindi l'economia.
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Originariamente inviata da UriGeller
Ci sono persone che fano sorridere, perché non hanno idea della realtà. Non pretendo che una ragazza di 17 anni che ha come massimo ideale sociale un gruppo scout (:lol non ti prendere male) si renda conto della differenza enorme, abissale, incomparabile di condizioni di vita e di contesto storico tra l'italia di oggi e la Russia di inizio secolo o la Cina degli anni '40, i paesi dove ci sono state le vere rivoluzoni. Ci hanno guadagnato, perché ci voleva una spallata potente per uscire dal medioevo, ma come proporre lo stesso ideale a un paese che è già nell'età contemporanea?
Abel Balbo dovrebbe spiegare, dato che non va bene lavorare per dare la maggior parte del ricvato ad un imprenditore, chi cavolo dovrebbe secondo lui tenere in piedi le imprese e quindi l'economia.
Mi hai anticipato, UriGeller, avrei detto praticamente le stesse cose :D
(oh, ma ce l'hai proprio con twixina e gli scout :lol: :lol:)
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Originariamente inviata da UriGeller
Abel Balbo dovrebbe spiegare, dato che non va bene lavorare per dare la maggior parte del ricvato ad un imprenditore, chi cavolo dovrebbe secondo lui tenere in piedi le imprese e quindi l'economia.
perché mi attribuisci cose che non ho detto?
Sii più esplicativo e più corretto nei miei confronti con le tue affermazioni.
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Originariamente inviata da UriGeller
Ci sono persone che fano sorridere, perché non hanno idea della realtà. Non pretendo che una ragazza di 17 anni che ha come massimo ideale sociale un gruppo scout (:lol non ti prendere male) si renda conto della differenza enorme, abissale, incomparabile di condizioni di vita e di contesto storico tra l'italia di oggi e la Russia di inizio secolo o la Cina degli anni '40, i paesi dove ci sono state le vere rivoluzoni. Ci hanno guadagnato, perché ci voleva una spallata potente per uscire dal medioevo, ma come proporre lo stesso ideale a un paese che è già nell'età contemporanea?
Abel Balbo dovrebbe spiegare, dato che non va bene lavorare per dare la maggior parte del ricvato ad un imprenditore, chi cavolo dovrebbe secondo lui tenere in piedi le imprese e quindi l'economia.
Ovvio che ormail il proletario non esiste :evil: .. anche perché come hai detto tu viviamo in un contesto diverso..non sono nata ieri, so che è successo :smt069 . La mia era una provocazione: secondo me non si può continuare con una società così :( .
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Originariamente inviata da darkness_creature
Mi hai anticipato, UriGeller, avrei detto praticamente le stesse cose :D
(oh, ma ce l'hai proprio con twixina e gli scout :lol: :lol:)
No, in fondo le voglio bene. :kiss: Molto in fondo... :roll:
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Originariamente inviata da UriGeller
No, in fondo le voglio bene. :kiss: Molto in fondo... :roll:
se se... :evil: e non andare in off topic :evil:
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Diciamo che io sono convinto che il metodo delle spintarelle e conoscenze e quello della meritocrazia non sono molto dissimili fra loro, essendo impossibile ideare un sistema di misura certo e inequivocabile del merito di un lavoratore.
Invito te a fare quello che Obo o Darkness si rifiutano di fare, cioé di esprimermi in che modo si potrebbe misurare il merito di un operaio di una grande industria metalmeccanica, diciamo di oltre 1000 dipendenti.
Te lo anticipo io l'unico metodo: è quello del giudizio soggettivo di un caporeparto, cioé un metodo privo di ogni oggettività e quindi è assurdo parlare di meritocrazia e la meritocrazia è proprio una sorgente di quel sistema di spintarelle e conoscenze che tu intendi che ne siano ostacolo. Si creerebbe all'interno della suipotizzata azienda metalmeccanica, un piccolo modello di società basata sulle conoscenze e raccomandazioni. (Leccare il culo al caporeparto anziché lavorare, lasciare il compito del lavoro agli sfigati che non sanno tessere le pubbliche relazioni all'interno dell'azienda dove lavorano).
il metodo oggettivo esiste eccome:
basta guardare le ore di lavoro di ogni singolo dipendente....quanto produce in termini di efficienza ....quanto si assenta rispetto ai colleghi.....quanto è puntuale a lavoro......quante FINTE malattie si prende......non ti sembrano criteri oggettivi per dire che tizio MERITA piu' di caio??
se poi il caporeparto del momento non vede dove dovrebbe vedere, allora ci sarà la dirigenza che valuterà il comportamento di ogni singolo lavoratore.......la meritocrazia potrebbe benissimo esser attuata, basta volerlo.
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se il proletario avesse studiato adesso non sarebbe in quella realtà.