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Originariamente inviata da Saiph
E' uno dei motivi per i quali estenderei l'aborto al 90esimo anno di età. 8-)
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Originariamente inviata da Saiph
E' uno dei motivi per i quali estenderei l'aborto al 90esimo anno di età. 8-)
Quoto Godel, andras e Sally :nice:
ah quindi tu sei consapevole che quello ke aspetti non arriverà mai, ma ti costruisci comunque un filo di speranza.Quote:
Originariamente inviata da Abel Balbo
perchè?
Perché non sono costituito da solo intelletto.Quote:
Originariamente inviata da John Galliano
La causa è l'istintività che c'è in me.
Ha ragione Il lupo, diamogli un taglio.
Toglimi una curiosità, l'uovo che ci mangiamo di solito noi non è fecondato, un uovo fecondato quando lo apri per cucinarlo in cosa differisce dal solito uovo? c'è il feto dentro?Quote:
Originariamente inviata da Godel
Potremmo parlare per ore e ore, ma è inutile tentar di far cambiare idea su discorsi simili, poiché le idee sono legate alla nostra sensibilità, a sensibilità diverse corrispondono idee diverse...Quote:
Ma sai potremmo dire che anche un vegetale in un letto di ospedale non ha il senno, così come un portatore di un grave handicap, così come un malato grave, così come molti dei politici che ci governano.. Però non mi sembra che si compiano tutti questi 'aborti' nei loro confronti.
In oltre, se tu maltratti un'animale rischi il carcere; non vedo perchè uccidere un feto che sarà un futuro individuo sia ammissibile. Un animale anche appena nato gode di più capacità intellettuali di un feto?
E poi dove sono le prove scientifiche che un feto non ha processi cerebrali considerabili 'rilevanti'?
Io sono contrario all'aborto, anche nei casi di violenza e di malformazione.
Per il resto quoto quanto ha scritto Andras.
Da una parte non sono daccordo su ciò che hai detto, ma sotto un'altro punto di vista è pienamente accettabile.
Un vegetale, recluso ad un letto, o anche un portatore di un grave handicap, ai nostri occhi potrebbe avere una vita inutile, priva di valore per noi, e quindi da poter interrompere in un batter d'occhio, senza rimorsi...D'altra parte invece, per la persona interessata, quella vita è l'unica vita di cui dispone...e ha pur sempre un valore.
Idem per l'essere contrari all'aborto, a conti fatti una donna che abortisce, potrebbe benissimo partorire e poi abbandonare il figlio in un orfanotrofio...non sarebbe ne più doloroso ne più crudele no? Ma probabilmente non lo farebbe, poiché dopo averlo avuto 9 mesi in pancia, e una volta partoritolo, non riuscirebbe a sbarazzarsene dandolo in affidamento...Non so, penso che una donna che abortisce più che non voglia di avere quel figlio, abbia paura di non riuscire a liberarsene...E' la prima volta che ci ho pensato su e non so...Noi siamo in grado di uccidere un feto ma non di abbandonarlo in orfanotrofio...chissa x quale motivo...
favorevole e contraria, dipende dalla situazione.
Per rispondere allo zio.
l uovo fecondato dentro è diverso da quello non fecondato, non puoi mangiarlo. :shock: All interno del rosso c'è una goccia rossa,tipo un filamento rosso scuro, sembra sangue, se è all inizio.. se è più avanti trovi una specie di pulcino, io da piccola l avevo trovato e per anni non ho più aperto uova :? :? :?
Eccetto le tue considerazioni pessimistiche, è lo stesso pensiero che porta lo stato a legalizzare l'aborto.Quote:
Originariamente inviata da Abel Balbo
Un pensiero moeterialistico che incarna l'ideale di un certo comunismo; come la visione utilitaria degli individui all'interno dello stato stesso.
Probabilmente tra qualche decina di anni arriveremo all'aborto libero e anche alla morte pianificata per gli individui adulti.. Ma fa piacere vedere che le tue considerazioni sono mosse da quello che chiami 'pessimismo', il che in fondo non è altro che l'espressione di sentimenti tutt'altro che materialisti..
Si.. Dipende dall'età di sviluppo del feto del pulcino, ma ad esempio se acquisti uova da un contadino può capitare di trovare un uovo con all'interno un pulcino non ancora formato.Quote:
Originariamente inviata da Lo_Zio
Sicuramente le proprie scelte dipendono dalle convinzioni che si hanno, dalla propria sensibilità e quello che vuoi.. Purtroppo però l'aborto viene spesso visto come una semplice prassi ospedaliera, come avviene ad esemmpio in Cina e come avviene probabilmente anche da noi quando l'unico interesse è liberarsi del bambino che è stato concepito.Quote:
Originariamente inviata da Lo_Zio
Ho trovato interessante l'intervento di Saiph, ed anche il documento che ha postato (peccato che a quanto sembra non se lo caghi nessuno..).
Ma perchè un feto, un individuo magari malato o vecchio o improduttivo o che sia comunque un peso per la società; eccetto coloro che sono parenti amici o persone stimate per qualsiasi motivo, non dovrebbe essere considerato nient'altro che un animale della nostra specie con una vita priva di valore e meritevole della morte?
Se la domanda è qulla che ho capito io, dal mio punto di vista posso risponderti che è xkè ritengo che alla fine siamo egoisti, ci importa di noi, e ci importa dei nostri cari xkè se succede qualcosa a loro, noi soffriamo..Se invece un individuo che è un peso, non ha con noi legami, io per lo meno sono indifferente a ciò che gli accade...potrei star su a pensarci qualche minuto e provare pietà, ma sarebbe una cosa passeggera, non passerei le notti insonni a pensare al suo dolore. Quindi, non volendo addossarm il suo peso, non mi farei molti problemi ad accettare che venga ucciso, poiché la sua vita ai miei occhi, non vale niente...non mi cambia niente se lui c'è o non c'è.Quote:
Originariamente inviata da Godel
Questo è un discorso cinico...da gran bastardo egoista, ma alla fin dei conti penso che anche chi con belle parole dice il contrario, nei fatti si smentisce, e non me la sento di biasimare nessuno x questo, poiché ciò che deve contare davvero ai nostri occhi, è la nostra vita, non quella degli altri...non è una colpa non volere accettare un peso di un'altra persona, o non volerla aiutare...Ovviamente è un merito fare il contrario.
Tutto sommato mi sento di essere d'accordo con Lo_Zio, fermo restando che non mi metterei mai a costringere una donna ad abortire, e questo voglio che sia chiaro
Ho appena guardato il documento postato da saiph
Toccante, senza dubbio, e pensare a quel feto che è stato ucciso a causa dei genitori che non si sono voluti assumere le loro responsabilità, per pochi istanti mi ha spinto a essere contro l'aborto...Ma sarei un ipocrita a dire che non ricorrerei all'aborto o che biasimerei una ragazza che lo fa, poiché se dovesse capitarmi penso che vi ricorrerei...Sarò vile e meschino, ma se avessi un figlio a questa età la mia vita sarebbe rovinata, e di vita se ne ha solo una.
Certo, esiste l'adozione...e sarebbe mille volte meglio dell'aborto...però è molto meno gettonata, è considerata crudele...meglio raschiare via un bambino dall'utero forse, comporta meno tempo e rimorsi credo...E non si può più cambiare idea.
Mi dispiace per quel documento ma mi è caduto molto nella parte della povertà come causa, causa dovuta alla carenza di fede in Dio...xkè tirare fuori la religione...
Un buon metodo per non avere figli è non scopare, partiamo da lì. :)Quote:
Originariamente inviata da Lo_Zio
Chi si prende la responsabilità di compiere certi atti, si prenda la responsabilità di quello che può comportare, mi viene da dire.
I figli la vita la cambiano un sacco, ma non la rovinano.
Nella maniera più assoluta.
E non sono d'accordo sul fatto che l'aborto sia meglio dell'adozione.
Intanto invece di togliere la vita a priori, si da la possibilità di vivere.
Che poi lo decida chi vive, se ne varrà la pena oppure no.
A suicidarsi si fa sempre in tempo del resto.
Perchè siamo tutti bravi a dire che la vita fa schifo e che sarebbe meglio che crepiamo tutti.
Però intanto, invece di tirarci cappi al collo, siamo tutti qui a postare.
Piccolissimo O.T. :
'stasera ho passato un'ora a giocare con mio nipote nella sua casetta da giardino nuova, mentre mi preparava l'erba del prato nei pentolini, il somaro. E io più somaro mangiavo sorridendo.
E da papà di un figlio mai nato, mi sono trovato a pensare a questo topic. :)
Sarà che certa merda bisogna mangiarla, per sapere che sapore ha, o forse sono un sentimentalista del cazzo,
ma ho pensato che sarei più incline a far fuori tutti dai 15 anni in su.
Almeno mio nipote ha ancora il gusto delle cose e della sorpresa...
Fine O.T.
Per Lo Zio: lì non trova neanche me, non ho nessun riferimento religioso, ma lo trovavo pratico e pieno di riferimenti, nella bibliografia...
io credo che sia facile avere adesso un idea chiara, sia sul essere favorevoli all'aborto sia sul essere contrari..
personalmente non lo so, a freddo sono contraria...ma magari mi si presenta un occasione nel quale quella è l'unica via di uscita!
Sono d'accordo..Quote:
Originariamente inviata da andras
Sono praticamente in disaccordo con molto di ciò che hai affermato.Quote:
Originariamente inviata da andras
Chi si prende la responsabilità di scopare, decidendo l'aborto, si prende di fatto anche la responsabilità delle conseguenze della sua scopata.
Scegliere l'abbandono verso un'ipotetica adozione del frutto della propria scopata è un atto di non presa di responsabilità, altro che l'aborto! Pur di non prendermi la responsabilità di un'azione attiva, abbandono un essere a quel che sarà, condannandolo a vita.
Se mi dici che dando la possibilità di vivere a un essere gli dai anche l'opportunità di scegliere se vivere o morire dici la più grande cazzata che si possa affermare. Praticamente ti sei posto sul livello di John Galliano quando mi replica "allora perché non ti suicidi", con la differenza che lui lo afferma per giocare... Quella a vita è una condanna, la vita è una condanna, non è un dono: bel dono del cazzo (e della fregna)!
A parte il fatto che il comunismo con questo argomento non c'entra molto, io dico che le mie tesi sono solo apparentemente materialistiche e tu stesso verso la fine del tuo intervento in qualche modo lo sostieni.Quote:
Originariamente inviata da Godel
Che cos'è più materialistico: un ente o il nulla? Un feto che nasce e diventa un animale è un ente, un aborto è il nulla.
Credo, affidandomi alle mie origini contadine, che quel che affermi sia una boiata.Quote:
Originariamente inviata da Sally
Se in un pollaio è presente un gallo, allora stai pur certa che tutte le uova prodotte dalla pluralità delle galline presenti, è fecondata. L'uovo viene fecondato prima che fuoriesca dalla cloaca, e nessuna gallina si sottrae dal lavoro del solerte gallo.
L'esperienza negativa che ti occorse chiamasi "uovo andato a male", cioé un uovo che anziché venir raccolto in breve tempo è rimasto per più giorni nel pollaio o nel cesto delle uova di casa...
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Originariamente inviata da Abel Balbo
anche mia nonna ha le galline :shock: e ai tempi aveva un gallo, teneva alcune uova per far nascere i pulcini e altre per mangiarle, aveva una specie di separè per dividere quelle fecondate dalle galline per uova, solo ke quasi ogni giorno le liberava tutte.. quindi probabilmente il gallo si accoppiava anche con altre, ecco il perchè della mia "sorpresa" :?
ACCOPPIAMENTO INDIVIDUALE
Questo metodo può essere realizzato in due modi, entrambi rendono nota la paternità del pulcino.
Nel primo caso viene messo insieme un gallo con una gallina sola.
Nel secondo caso viene messo insieme un gallo con un gruppo di galline, il cui numero può variare da 2 fino ad un massimo di 10, c'è chi addirittura ne introduce 20.Non consiglio di introdurre più di 10 galline poichè si riduce la possibilità che queste vengano accoppiate tutte.Il numero di galline da introdurre insieme al gallo dipende dall'età e dalla fertilità del gallo, più il soggetto è giovane e fertile più galline si potranno introdurre.
Chi effettua questo tipo di accoppiamento generalmente è motivato dall'alto valore genetico del gallo.
Con questo metodo la fecondità delle uova non è così buona come quella che si potrebbe ottenere da un'accoppiamento di massa perchè spesso esistono incompatibilità della gallina ad accoppiarsi con quel gallo e incompatibilità del gallo ad accoppiarsi con quella gallina.
Questo l ho copiato da un sito, il gallo non se le fa tutte :D è un po' come quando fai accoppiare i pappagalli, può capitare che 2 non si "piacciano", o per altri motivi che non so quali siano, non concludano niente insomma.
Adesso ti metto pure la foto..
[img][images/thumbs/Sally_image006.jpg]http://www.novarbora.com/percorsi/uovo/image006.jpg[/img]
la prima è quella goccia rossa che dicevo, non è andato a male, è fecondato..
A me non lo puoi dire. Ho già citato il documento in questione in un intervento precedente al tuo, proprio per avvalorare la mia tesi, secondo la quale l'unico elemento che può distinguere una vita dal non vivere sia l'accumulo di esperienze.Quote:
Originariamente inviata da Godel
Se vogliamo andare più sullo specifico e parlare d'altro oltre che di quel nucleo e flusso esperenziale a cui si accenna per tentare di dare un valore superiore a quel che ha a un feto, osservo che anche da quello studio emerge che prima di 10-12 settimane il feto è praticamente equivalente a una milza e che quindi sia più che lecito poter per la donna disporre di esso nel senso di poter decidere se abortirlo o meno. Nelle settimane seguenti fino alla 25esima, si hanno comunque esperienze molto limitate: una reazione cutanea, per esempio, ce l'ha un feto allo stesso modo in cui ce l'ha un colon, come il mio di stamattina per il troppo fritto consumato ieri a cena...
...Qui vorrei fare allora un'altra considerazione. Chi ha avuto l'esperienza di vivere una genitorialità con la presenza di un feto che si appresta a diventare un umano... si sarà trovato a che fare con quei libriccioli che ti fanno seguire "il tuo bambino" dal concepimento fino alla nascita. Ogni domenica mattina, quando non c'è la fretta di scappare al lavoro, la coppia di coniugi si sofferma a letto a leggere quel libro-diario: oggi il tuo bambino ha tutti i ditini della manine e dei piedini formate: è con esse che ti accarezzerà quando sarà nato! Il neo papà e neo mamma costruiscono quindi nella loro mente il proprio figlio. Il miracolo sta nel fatto che quel bambino sarà si presente prima della nascita, ma per una costruzione mentale dei prorpi genitori; non che essa sia dovuta a quel libro-diario, al contrario è il libro che nasce e ha successo per il meccanismo mentale comunque presente.
Un medico professionalmetne corretto dovrebbe spegnere certi entusiasmi. Occorerebbe preservare maggiormente chi si troverà poi ad affrontare il dramma di una morte anzitempo del proprio figlio (o meglio idea di figlio) preesistente; piuttosto che fare la prosopopea a due futuri genitori che avranno comunque tutte le opportunità di gioire del bambino a venire quando questi realmente sarà presente.
Una donna e anche un uomo, che si trovino a dover affrontare un aborto, che sia esso spontaneo o terapeutico, magari al quinto mese, hanno più necessità e diritto di essere preservati che non altri casi.
Per concludere, quel documento è tutta una costruzione mentale, vorrei poter fare gli stessi studi per la relazione fra me e il mio colon, son sicuro che si otterrebbero dei risultati pressocché analoghi.
Si, va be', mio nonno teneva 5-6 galline e un gallo tutti insieme... probabilmente il puntino rosso c'è semrpe e io non l'ho mai notato, però finché l'uovo è fresco, chi se ne frega te lo mangi!Quote:
Originariamente inviata da Sally
Se l'hai visto che faceva schifo, si vede che stava già trapassando nella seocnda figuretta... in caso contrairo che sei troppo schizzinosa. :lol:
Io non sono favorevole all'aborto, in quanto il feto è una creatura vivente che ha diritto di vivere quanto ce l'abbiamo noi, e ci sono moltissime soluzioni alternative all'aborto se non si ha la possibilità di tenere un bambino.
Ci sono casi però in cui la nascita del bambino potrebbe mettere a rischio anche la vita della madre. Ad esempio il corpo di una ragazza di 13-14 non è pronto per avere un bambino, nonostante abbia già un ciclo di ovulazione; lo stesso vale per donne molto malate.In questi casi, se il bambino ha possibilità alte di non riuscire a sopravvivere al parto e potrebbe portare gravi problemi alla madre, tra cui anche la morte, sono d'accordo all'aborto. Avendo un padre ginecologo, che ne ha viste di "bambine" incinte, credo che non sarebbe giusto mettere a rischio la vita di due persone.
Mi permetto un angolo di OT su questa tua affermazione: ho avuto nella mia vita, amici che la vita se la sono tolta.Quote:
Originariamente inviata da Abel Balbo
Quattro chiacchiere al bar, poi quando sono andati a casa hanno preso una corda e si sono attaccati.
E ne ho avuti due, che sono davvero già troppo, credimi.
Dal mio punto di vista e dalla mia esperienza di una che attonita rimane a guardare, questo è un esempio fin troppo chiaro che chi la vita ce l'ha ha sempre e comunque in qualunque momento possibilità e diritto di togliersela.
Questo non c'entra nulla con il discorso dell'aborto piuttosto che dell'adozione, ci tenevo a precisare che chiunque vive i propri giorni che siano di merda o meno, lo fa perchè l'ha scelto e lo sceglie ogni singolo giorno, non ci si scappa. :)
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Originariamente inviata da andras
Le tue considerazioni mi appaiono di una superficialità unica.
Mi chiedo se sia solo casuale che tra i tuoi amici si verifichino così tanti suicidi.
L'aborto che altro è se non una forma di suicidio? Che altro è se non il negare l'opportunità di vivere?
Mi sembra inutile disquisirne oltremodo con l'approccio arido che hai offerto alla questione.
non è una forma di suicidio, mica lo decide il bambino di morire.Quote:
Originariamente inviata da Abel Balbo
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Originariamente inviata da Sally
Non è un bambino, è un'appendìce della madre.
Di fatto con l'aborto si nega di dare continuità a se stessi.
ti riporto un pezzo di un libro, probabilmente neanche ti toccherà, ma a me è piaciuto molto.
"La mia mamma, vedi, non mi voleva. Ero incominciata per sbaglio, in un attimo di altrui distrazione. E perchè non nascessi ogni sera scioglieva nell'acqua una medicina. Poi la beveva, piangendo. La bevve fino alla sera in cui mi mossi, dentro il suo ventre, e le tirai un calcio per dirle di non buttarmi via. Lei stava portando il bicchiere alle labbra. Subito lo allontanò e ne rovesciò il contenuto per terra. Qualche mese dopo mi rotolavo vittoriosa nel sole, e se ciò sia stato bene o male non so. Quando sono felice penso sia stato bene, quando sono infelice penso sia stato male. Però, anche quando sono infelice, penso che mi dispiacerebbe non essere nata perchè nulla è peggiore del nulla. Io, te lo ripeto, non temo il dolore. Esso nasce con noi, cresce con noi, ad esso ci si abitua come al fatto d'avere due braccia e due gambe. Io, in fondo, non temo neanche di morire: perchè se uno muore vuol dire che è nato, che è uscito dal niente. Io temo il niente, il non esserci, il dover dire di non esserci stato, sia pure per caso, sia pure per sbaglio, sia pure per l'altrui distrazione.Molte donne si chiedono: mettere al mondo un figlio, perchè? Perchè abbia fame, perchè abbia freddo, perchè venga tradito ed offeso, perchè muoia ammazzato alla guerra o da una malattia? E negano la speranza che la sua fame sia saziata, che il suo freddo sia scaldato, che la fedeltà e il rispetto gli siano amici, che viva a lungo per tentar di cancellare le malattie e la guerra. Forse hanno ragione. Ma il niente è da preferirsi al soffrire? Io perfino nelle pause in cui piango sui miei fallimenti, le mie delusioni, i miei strazi, concludo che soffrire sia da preferirsi al niente"
Colgo l'occasione per un appunto, che mi auguro venga letto da tutti.
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Questo tipo di considerazioni del tutto personali, oltre ad esulare dal topic, in termini di conoscenza dell' interlocutore non sono fattibili, poiché di conoscenza ce n'è poca.
Se devi attribuire un giudizio di superficialità verso chi ti scrive ovviamente lo poi fare; se devi estendere questa considerazione come concausa dei suicidi sopra menzionati,
rischi di ferire senza aver nessuna conoscenza in merito.
Per il resto si continui pure: ho messo questo richiamo poichè ti capita a volte di porre critiche esuli dalle dichiarazioni e portate su basi conoscitive di cui non disponi.
Stringendo: siete pregati di sparare quando conoscete il bersaglio.
Il resto è poco attinente e a volte fuori luogo.
Buona continuazione.
L'ho scritto per troppa sensibilità, immedesimandomi, come spesso mi occorre, nella parte più debole. In questo caso il suicida che, per altro, non ha alcuna possibilità di difendersi.Quote:
Originariamente inviata da Saiph
Sto a un passo dal suicidio, massimo della disperazione, non importano in questa sede i motivi. Intorno a me la voce amica che mi fa: "Bene, hai la possibilità e il diritto di suicidarti! Non prendertela quindi col fato, o con chi ti ha messo al mondo o con Dio o con chi sia, ma fai bene la tua soppesata, la partita doppia del mi conviene restare e mi conviene dipartirre e poi scegli."
Io, sulla soglia della disperazione, un "amico" che ragiona in siffatto modo non me lo auguro.
Chiaro che la mia è anche e probabilmente soprattutto una provocazione nei confronti di Andras, un volerla portare verso conclusioni che manifestino l'insostenibilità di quanto in precedenza affermato.
Sei una ragazza dolcissima, non è vero che non mi tocca, piuttosto che non voglio lasciarmi toccare. O forse ho già toccato e sono rimasto bruciato, chissà... A ogni modo, quel che descrivi sono costruzioni mentali di chi in quel momento esiste, cioé la madre, oppure tu che leggi e ti immedesimi. Costruzioni mentali che nascono da un punto di vista in quel momento positivo della vita. Il nostro approccio con essa cambia da momento a momento e con tale approccio quindi anche il valore del tuo racconto.Quote:
Originariamente inviata da Sally
Credo che invece in un tema come quello di questo thread sarebbe necessario attenersi a cose più oggettive.