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Originariamente inviata da DKNY
Adesso vi spiego qual'è la situazione dato che studio a 5 min a piedi dalla scuola citata nell'articolo.
E lo farò con 3 esempi:
Questo lunedì passando davanti alla scuola citata nel giro di 50 metri mi sono stati offerti da 2 personaggi diversi ovuili di cocaina e fumo.
A ottobre salendo sul tram a 2 passi dall'uscita della scuola è salito un ragazzino con i compagni di scuola ed è sceso in stazione con noi. Indovinate dove l'ho visto un minuto dopo? A cercare di aprire lo zaino ad uno studente.
L'anno scorso a giugno esattamente di fronte alla scuola hanno dato fuoco con una molotov a 3 macchine e un cassonetto della spazzatura. Il proprietario del bar di fronte mi disse che quella notte alcuni extracomunitari si erano sparati addosso x un regolamento di conti.
Indipendentemente dal discorso immigrati o tutti italiani. Voi ci mandereste i vostri figli in una scuola del genere? Io personalmente no.
Non mi ricordo chi l'ha chiesto,ma, si, il cottolengo esiste ancora.
Visto l'argomento del post, ti chiedo:
Ma il quadro che hai descritto dipende dall'elevato numero di stranieri nella scuola? Cioé: se non ci fossero stranieri certe cose non succederebbero lo stesso? In altre parole: quali sono le cause per cui in una scuola accade tutto ciò?
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Originariamente inviata da darkness_creature
guarda che sei tu che hai parlato di otto classi, ora che vuoi da me? :roll:
Io sto solo dicendo che dovrebbe essere fatta una suddivisione fra gente normale e ragazzi minorati mentali. Aiuterebbe anche loro, perchè mischiarli rallenterebbe il tutto, fino a penalizzare sia i normali sia i minorati stessi, che hanno indubbiamente ritmi diversi da quelli di ragazzi più fortunati.
Se tu vuoi capire le cose a modo tuo, fallo pure, ma non incolpare me....io non ho mai detto di isolarli, anzi, io ritengo questo che ho detto un metodo un po' più efficiente per aiutarli, che oltre a questo non fa rallentare il lavoro di chi invece per fortuna può procedere a ritmi normali.
Se non ho male interpretato hai proposto la composizione di classi con criteri meritocratici... io l'ho interpretata così: tutti i minorati mentali in una classe, tutti quelli che non parlano bene l'italiano in un'altra, una classe con tutti quelli che hanno un Q.I. più elevato della norma, un'altra con quelli che ce l'hanno bassino pur non potendoli deifinire minorati... forse ho inteso male, in tal caso spiegami questi stranieri come li collocheresti nella scuola.
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Se non ho male interpretato hai proposto la composizione di classi con criteri meritocratici... io l'ho interpretata così: tutti i minorati mentali in una classe, tutti quelli che non parlano bene l'italiano in un'altra, una classe con tutti quelli che hanno un Q.I. più elevato della norma, un'altra con quelli che ce l'hanno bassino pur non potendoli deifinire minorati... forse ho inteso male, in tal caso spiegami questi stranieri come li collocheresti nella scuola.
Prima di tutto ti ricordo che chi ha un Q.I. molto elevato, viene GIA' separato dagli altri, cosa anche giusta altrimenti gli verrebbero tarpate le ali.....
Per il resto, ho già risposto. Chi riesce ad essere considerato comunque "normale" viene messo da una parte, e chi invece ha delle menomazioni certificate da medici, viene messo dall'altra.
Gli stranieri.....bè, se imparano l'italiano in modo sufficiente, allora possono essere messi insieme agli italiani, altrimenti è meglio che vengano separati, altrimenti non capirebbero nulla di ciò che gli viene insegnato. Non mi sembra un discorso razzista o altro.....ne guadagnerebbero anche loro, perchè comprenderebbero meglio i concetti che gli si vuole far imparare
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Originariamente inviata da darkness_creature
Prima di tutto ti ricordo che chi ha un Q.I. molto elevato, viene GIA' separato dagli altri, cosa anche giusta altrimenti gli verrebbero tarpate le ali.....
Per il resto, ho già risposto. Chi riesce ad essere considerato comunque "normale" viene messo da una parte, e chi invece ha delle menomazioni certificate da medici, viene messo dall'altra.
Gli stranieri.....bè, se imparano l'italiano in modo sufficiente, allora possono essere messi insieme agli italiani, altrimenti è meglio che vengano separati, altrimenti non capirebbero nulla di ciò che gli viene insegnato. Non mi sembra un discorso razzista o altro.....ne guadagnerebbero anche loro, perchè comprenderebbero meglio i concetti che gli si vuole far imparare
Confermi che sei per una divisione emarginizzante in classi: deficienti mentali da una parte, stranieri da un'altra, ipodotati mentali da un'altra e superintelligenti da un'altra ancora...
Poi se mi spieghi chi sarebbero questi altri che già ora dividerebbero quelli con un Q.I. superiore alla media... :roll:
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Confermi che sei per una divisione emarginizzante in classi: deficienti mentali da una parte, stranieri da un'altra, ipodotati mentali da un'altra e superintelligenti da un'altra ancora...
Poi se mi spieghi chi sarebbero questi altri che già ora dividerebbero quelli con un Q.I. superiore alla media... :roll:
Che razza di domanda è? Lo sai benissimo che i "geni" vanno in scuole e strutture separate da chi ha un Q.I attorno alla normalità.
Per quanto riguarda il resto, non puoi mettere assieme nella stessa classe uno straniero che non capisce un'acca di italiano con un italiano che invece potrebbe più facilmente comprendere quei concetti. Non mi sembra tanto difficile. Lo capisci che ci perderebbero tutti e due perchè il ritmo delle lezioni e dell'insegnamento calerebbe paurosamente?
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Originariamente inviata da Abel Balbo
Visto l'argomento del post, ti chiedo:
Ma il quadro che hai descritto dipende dall'elevato numero di stranieri nella scuola? Cioé: se non ci fossero stranieri certe cose non succederebbero lo stesso? In altre parole: quali sono le cause per cui in una scuola accade tutto ciò?
La scuola di un quartiere è un pò la cartina al tornasole di ciò che avviene all'interno dell'area, il motivo mi sembra abbastanza ovvio. La zona in cui si trova questa scuola è un pò la kabala di torino, tantissimi immigrati concentrati in una porzione molto piccola di territorio, una città a parte in cui vigono regole speciali, dettate dal vivi e lascia vivere e da una sorta di omertà. Il problema che oggi creano gli immigrati, una volta era creato dai meridionali, finchè non si chiarirà il fatto che bisogna rispettare e adeguarsi alla società in cui ci si trova il problema continuerà a porsi.
Inutile dire stranieri di qua, italiani di là, ... o si trova il modo di fare capire a questa gente che se vogliono vivere in italia devono comportarsi da italiani oppure si rimandano tutti a casa, ghettizzare è il modo migliore x peggiorare le cose.
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Originariamente inviata da DKNY
La scuola di un quartiere è un pò la cartina al tornasole di ciò che avviene all'interno dell'area, il motivo mi sembra abbastanza ovvio. La zona in cui si trova questa scuola è un pò la kabala di torino, tantissimi immigrati concentrati in una porzione molto piccola di territorio, una città a parte in cui vigono regole speciali, dettate dal vivi e lascia vivere e da una sorta di omertà. Il problema che oggi creano gli immigrati, una volta era creato dai meridionali, finchè non si chiarirà il fatto che bisogna rispettare e adeguarsi alla società in cui ci si trova il problema continuerà a porsi.
Inutile dire stranieri di qua, italiani di là, ... o si trova il modo di fare capire a questa gente che se vogliono vivere in italia devono comportarsi da italiani oppure si rimandano tutti a casa, ghettizzare è il modo migliore x peggiorare le cose.
Sono d'accordo sull'ultima affermazione: ghettizzare non porta che a peggiorare le cose, vaglielo a far capire a Darkness...
Riguardo al resto del tuo intervento, ti rispondo con un detto: "non si fanno le frittate senza rompere le uova": come dire che se vuoi ottenere qualcosa devi assumerti anche l'onere degli inconvenienti che questo comporta. Vogliamo rimandarli a casa? Prova a immaginare che da domattina non esistessero più immigrati. Come andrebbero a lavorare la metà degli italiani senza la tata che accompagna i figli a scuola o guarda i più piccoli, senza la badante che intanto resta a casa a pulire il culo ai prorpi genitori anziani, senza nessuno che si mette alla pecorina tutto il giorno a raccogliere pomodori o fragole?
Beninteso si può vivere anche senza nessuno che compia questi servizi, c'è tanta disoccupazione e potremmo organizzarci in una società più autarchica da un punto di vista delle risorse umane e pulirlo noi il culo a vecchi e neonati, o a raccogliere le zucchine e poi caricarne le cassette ai mercati generali... Però dobbiamo deciderci... Una scelta è stata fatta, che certi lavori li facciano altri... quindi questi altri, che ci piaccia o no, vivono in Italia e sono a tutti gli effetti italiani... e adeguarci a come vivono gli italiani significa anche adeguarci noi a loro, nella speranza che in breve tempo si raggiunga un'omogeneizzazione verso l'alto, cioè verso le nostre abitudini; ma questo lo si ottiene proprio a partire dalla scuola e non certo pensando di organizzare le aule in funzione del paese di origine...
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Originariamente inviata da darkness_creature
Che razza di domanda è? Lo sai benissimo che i "geni" vanno in scuole e strutture separate da chi ha un Q.I attorno alla normalità.
Per quanto riguarda il resto, non puoi mettere assieme nella stessa classe uno straniero che non capisce un'acca di italiano con un italiano che invece potrebbe più facilmente comprendere quei concetti. Non mi sembra tanto difficile. Lo capisci che ci perderebbero tutti e due perchè il ritmo delle lezioni e dell'insegnamento calerebbe paurosamente?
A me non risulta che esistano scuole apposta per i geni. Semmai posso credere alla eventualità che il genio scavalchi le posizioni, nel senso che frequenti corsi per ragazzi di età superiore; non in Italia comunque, dove credo che per fare ciò servano permessi più che speciali.
Quello che perdi di vista secondo me è che la scuola non deve servire solamente a immettere nel cervello dei suoi frequentatori informazioni di tipo nozionistico o comunque a imparare chissà quali teoremi o dimostrazioni... la scuola ha una funzione sociale ben più importante, che è proprio quella di integrazione dell'individuo nella collettività. Il bambino di 3 anni che entra nella scuola dell'infanzia è un bambino abituato a giocare da solo o tutt'al più col suo fratellino. Nella scuola impara a vivere con gli altri. E questa lezione di vita in comune segue durante l'intero corso di studi, fino alla maturità.
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Abel Balbo, tu forse non riesci ad immaginare che ENORME problema sia per una persona, trovarsi in mezzo a tutte persone che non parlano e non capiscono la sua lingua. Ecco perchè dico che agli stranieri occorre insegnare la nostra lingua BENE, prima di farli inserire nel nostro sistema scolastico. Finchè non ci si riesce, bisogna tenerli separati, altrimenti loro non capirebbero nulla, e inoltre farebbero rallentare tutto il sistema, e quindi anche gli italiani finirebbero per non capire nulla nè di nozionistico nè di "umanistico".
Se io fossi in una scuola straniera, non pretenderei che la scuola si adattasse e si rivoluzionasse solo per me, ho il buonsenso di capire che sono in uno Stato straniero, e spetta A ME riuscire ad adattarmi alla loro lingua (faccio l'esempio della lingua perchè è molto penalizzante, eventualmente)
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Gli extracomunitari hanno minor senso di legalità e disciplina. Per questo accadono queste cose.. Io fare delle suole apposta per loro. Ma Soprattutto bisogna fare una politica d'incentivi per le famiglie italiane che fanno tanti figli..in futuro ce ne sarà bisogno se non vogliamo che l'Italia vada a rotoli.
p.s. il mito della società multietnica globale mi sa tanto di cazzata.