ciao a tutti
Tratto da nostro articolo in pubblicazione.
La corsa all'energia nucleare è già cominciata, ma l'Italia ne rimane fuori, anche dalle <<minicentrali>>.
"In tutto il mondo si fanno scelte diverse, circa 100 reattori nucleari sono in progetto da qui al 2020.
E'la seconda ondata di centrali atomiche, dopo quelle che hanno rivoluzionato il sistema energetico occidentale negli anni Sessanta e che oggi stanno entrando nella fase del declino.
"Peccato che l'Italia resterà tagliata fuori, commenta Beccalli, Presidente e AD (Amministratore Delegato) di GE International, così come ormai è praticamente assente da tutti i grandi settori industriali: avevamo l'alta tecnologia, la meccanica, la chimica, la farmaceutica e oggi non le abbiamo più, restano solo piccole sacche di forniture di elementi, che non riescono a innescare la vera innovazione. Lo stesso discorso vale per il nucleare".
General Electric non ha preferenze in materia di energia: praticamente si occupa di tutto, dal carbone alle fonti rinnovabili, dal teleriscaldamento di Pragelato alla diga cinese delle Tre Gole. Realizza sistemi di estrazione e raffinazione del petrolio, turbine a gas, ha tagliato il traguardo di 5.000 pale eoliche installate, si occupa di solare, di idrogeno e di biomasse. Il nuovo reattore di terza generazione che gli americani stanno mettendo a punto nel loro centro di ricerca sulle rive del Mohawk River nello Stato di New York: un <<mini>> da 4-500 megawatt, che punta molto sulla sicurezza passiva, ottenuta innescando un rallentamento automatico della reazione nucleare in alcuni casi di emergenza e quindi sul contenimento estremo dei costi. Mentre i francesi lavorano a Flamanville per mettere a punto un bestione da 1.600 Megawatt, l'European Pressurized Water Rector (Epr) di terza generazione, quello americano, l'Esbwr, più semplice e flessibile, potrebbe diventare così il nuovo standart americano, con un occhio al mercato cinese, dove è già pianificata la costruzione di 27 centrali nucleari.
Per quanto riguarda la termovalorizzazione, in Italia, permane la contrarietà di movimenti ecologisti e dei Verdi. Nel contempo prospera lo smantellimento illegale di rifiuti tossici.
Lo chiamano <<triangolo>>. Nel territorio campano compreso fra Nola, Acerra e Marigliano, l'indice di mortalità per tumore al fegato ogni 100.000 abitanti sfiora il 36%, contro una media nazionale del 14. Migliaia di persone sono esposte a sostanze altamente tossiche da decenni. La criminalità organizzata ha fatto dello smantellimento illegale dei rifiuti un vero business, attraverso il controllo di 5.000 discariche illegali, dove le immondizie vengono regolarmente bruciate a cielo aperto. Tutto è contaminato: gli agenti inquinanti, come la diossina, sono ben al di sopra dei livelli consentiti nell'aria, nell'acqua e nei prodotti della terra. Ma Acerra scende in piazza e si ribella a un solo mostro: il termovalorizzatore. Per dare agli operai accesso al sito dove deve essere costruito, ci sono voluti 4 anni di battaglie e la mobilitazione di migliaia di poliziotti. E intanto la camorra fa i suoi affari.
Valanga di voti per le personalità che si sono opposte alla costruzione del termovalorizzatore alle ultime elezioni politiche. Ma i rifiuti non si dissolvono nell'aria, non possono essere mai riciclati completamente, soprattutto quelli industriali altamente tossici. Anche nei sistemi più avanzati, almeno la metà va smaltita in qualche altro modo: bisogna scegliere fra il termovalorizzatore e la discarica. i partners europei hanno scelto i termovalorizzatori, al momento attuale in Europa se ne stanno costruendo circa 50 e le discariche ormai non ci sono e non se ne fanno più.
Intanto l'Italia dipende per quasi 80 % dai combustibili fossili e dall'estero e la politica...tace!!
ciao,
http://www.alagoas.it