Io credo che si dovrebbe riformare il sistema carcerario affinché questi diventi in grado di autofinanziarsi.
D'altra parte se partiamo dal presupposto (che condivido appieno) che il periodo detentivo deve essere un periodo di rieducazione, quale via è migliore del lavoro per educare al vivere in una collettività?
Io quindi ridurrei il carcerato a un automa-ingranaggio di un sistema produttivo utile alla società, restituendogli invece - rispetto a ora - un altro tipo di dignità, quella della tutela nei confronti degli altri carcerati.
Che pedalino 10 ore al giorno per muovere una turbina che produca energia elettrica, almeno quel tanto per pagarsi ciò che mangiano.