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Addio a Margaret ThatcherLa «Lady di ferro» morta a 87 anni

  1. #1
    Overdose da FdT
    Uomo
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    Predefinito Addio a Margaret ThatcherLa «Lady di ferro» morta a 87 anni

    L'ex premier britannica è deceduta a Londra, colpita da un ictus. Era malata da tempo



    Addio a Margaret ThatcherLa «Lady di ferro» morta a 87 anni L'ex premier britannica è deceduta a Londra, colpita da un ictus. Era malata da tempo

    Margareth Thatcher, la «Lady di ferro», è morta lunedì. Aveva 87 anni. L'annuncio è stato dato da un portavoce dei familiari. Margareth Thathcer è stata la prima e unica donna nel Regno Unito a ricoprire la carica di primo ministro dal 1979 al 1990. Dal 1975 al 1990 fu inoltre leader del partito conservatore inglese.

    LA MALATTIA - L'ex premier britannica è morta a Londra, colpita da un ictus, come ha riferito il suo portavoce, Lord Bell. La Thatcher era malata da tempo. «È con grande tristezza che Mark e Carol Thatcher annunciano che la madre è morta stamattina in seguito ad un ictus», è stato il primo comunicato dei familiari.

    Addio a Margaret ThatcherLa «Lady di ferro» morta a 87 anni - Corriere.it
    ------------------------------------------------
    Che dire? Non mi vengono molte idee...uhm forse una si che è o è stata un pezzo di storia del XX secolo che nel bene o nel male ha inciso nella nostra società ...

  2. #2
    Tyler Durden
    Uomo 36 anni
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    e che non ne sentiremo la mancanza

  3. #3
    Can che dorme Wolverine
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    Se la Gran Bretagna è quello che è oggi (crisi mondiale a parte) lo si deve per il 75% a lei, pur con decisioni difficili che ha dovuto prendere...se ne sentiva e se ne sentirà ECCOME la mancanza...

  4. #4
    Tyler Durden
    Uomo 36 anni
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    Ognuno sente la mancanza di ciò che vuole. Io, ad esempio, non sentirò la mancanza di chi distrusse i sindacati, devastò il ceto basso dell'epoca, impoverì il popolo britannico e chiamò terrorista Nelson Mandela.
    A P S Y C H O , Jo Constantine e Loller156 piace questo intervento

  5. #5
    Can che dorme Wolverine
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    Era un periodo particolare, di crisi NERA, che richiedeva un cambio di rotta assolutamente deciso, che non poteva arrestarsi a causa di visioni miopi. Ci sono stati anni difficili per la Gran Bretagna, ma a lungo andare il coraggio di andare fino in fondo ha pagato, lasciando in eredità un Paese rinato dal punto di vista sia economico sia di prestigio internazionale.

    Quindi decisamente una come lei mancherà...e aumenta il rimpianto per non averne mai avuta una in Italia. Sempre meglio di un Monti che ha pensato a ingrossare le banche...
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  6. #6
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
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    Anche io non credo che sentirò la sua mancanza.

    - - - Aggiornamento - - -

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    Sempre meglio di un Monti che ha pensato a ingrossare le banche...
    Che palle 'sta filosofia del "sempre meglio che"...
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  7. #7
    Can che dorme Wolverine
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    Se credete che si possa fare una frittata senza rompere uova, come si usa dire, mi spiace ma vivete nel mondo delle favole...accontentare tutti è IMPOSSIBILE, lo era, lo è e lo sarà sempre...e lo sapeva anche lei. La differenza è che sapeva che a medio e lungo termine quel tipo di impostazione avrebbe pagato, non si è fatta piegare e l'ha portata avanti. E i risultati sono sotto gli occhi di TUTTI, sostenitori e detrattori...
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  8. #8
    Scrivano Lucien
    Uomo 39 anni da Imperia
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    Margaret Thatcher: lady di ferro o lady di petrolio?

    Margaret Thatcher si è meritata il titolo di “Lady di Ferro” per via del suo stile come primo ministro del Regno Unito dal 1979 al 1990. Ma pochi hanno notato come la sua rapida ascesa abbia coinciso con l’altrettanto rapida ascesa della produzione petrolifera del Mare del Nord.

    A partire dalla metà degli anni 1970s, nel pieno della crisi petrolifera che era cominciata nel 1971, l’Inghilterra e altri paesi che avevano una sponda sul Mare del Nord davano inizio a un vero e proprio “boom” petrolifero che, insieme a quello dell’Arabia Saudita, avrebbe poi generato il crollo dei prezzi e la percezione generale che risorse petrolifere globali erano abbondanti e sarebbero durate ancora molto a lungo. (Salvo poi la doccia fredda del nuovo millennio, ma questa è un’altra storia).

    Il periodo di Margaret Thatcher ha coinciso con la fase in cui il suo paese si trovava in una condizione particolarmente favorevole: un paese industrializzato che, quasi all’improvviso, si trovava a non dover pagare più la bolletta petrolifera a fornitori esteri ma, al contrario, si trovava in attivo e non di poco. l’Inghilterra era diventata una specie di Arabia Saudita del Nord Europa e l’economia andava a gonfie vele.

    Così, Lady Thatcher ha vinto una battaglia dopo l’altra sfruttando il petrolio e la crescita economica che ne derivava. Per esempio, le è stato facile stroncare i sindacati dei minatori di carbone, già profondamente indeboliti dal declino delle produzione carbonifera e che si sono trovati completamente fuori mercato con l’arrivo del petrolio del Mare del Nord. A livello internazionale, la Thatcher si è potuta permettere una guerra vittoriosa contro l’Argentina senza mandare il paese in bancarotta. Gira anche la leggenda che sia stata lei, in combutta con i Sauditi, a dare il colpo decisivo alla già traballante Unione Sovietica facendo abbassare i prezzi del petrolio. Non sappiamo se sia vero, ma è certo che la produzione del Mare del Nord ha inondato il mercato mondiale con una gran quantità di greggio a basso prezzo e questo ha privato i sovietici della valuta forte che gli arrivava dalle loro esportazioni di petrolio.

    Di questi successi, l’interpretazione comune è stata che fossero dovuti tutti all’ideologia ultra-liberistica della ferrigna signora. E’ un eredità che dura ancora oggi; tanto e vero che qui in Italia stiamo disperatamente cercando di applicare la stessa ricetta per toglierci dai guai. Ma, per qualche ragione, non funziona: più cerchiamo di far crescere l’economia liberalizzandola, peggio le cose vanno. Per forza: noi non esportiamo petrolio; anzi, l’anno scorso abbiamo importato energia, in gran parte fossile, per un totale di 66 miliardi di euro. Con una palla al piede del genere, c’è poco da stupirsi se le cose vanno male e poco da ammirare le ricette della Thatcher che si applicavano a un paese la cui economia era resa florida dalle esportazioni petrolifere.

    Anche in Inghilterra, l’epoca delle vacche grasse è finita da un pezzo. Dopo il picco del 1999, la produzione petrolifera è in crollo verticale. Dal 2006, il Regno Unito è di nuovo un paese importatore di petrolio e non è che l’economia vada molto meglio che da noi. La signora di ferro, più che altro, era una signora di petrolio. Finché è durato.

    Margaret Thatcher: lady di ferro o lady di petrolio? - Ugo Bardi - Il Fatto Quotidiano

    Eh ma così son buoni tutti
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  9. #9
    Wowbagger Jo Constantine
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    Se credete che si possa fare una frittata senza rompere uova, come si usa dire, mi spiace ma vivete nel mondo delle favole...accontentare tutti è IMPOSSIBILE, lo era, lo è e lo sarà sempre...e lo sapeva anche lei. La differenza è che sapeva che a medio e lungo termine quel tipo di impostazione avrebbe pagato, non si è fatta piegare e l'ha portata avanti. E i risultati sono sotto gli occhi di TUTTI, sostenitori e detrattori...
    Direi che è abbastanza semplice interpretare il ruolo del leader di ferro, deciso, che non si fa mettere i piedi in testa fottendosene della classe di ceto rasoterrabassobassobasso.

  10. #10
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 38 anni
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    Quote Originariamente inviata da Jo Constantine Visualizza il messaggio
    Direi che è abbastanza semplice interpretare il ruolo del leader di ferro, deciso, che non si fa mettere i piedi in testa fottendosene della classe di ceto rasoterrabassobassobasso.
    Della ripresa hanno finito per beneficiarne un bel po' di persone, eh...è ovvio che (e la cosa non mi fa affatto piacere) i poveri ci saranno sempre, nessuno ha la bacchetta magica. Sta di fatto che l'Inghilterra di allora era con le pezze al culo, e dopo un po' di anni duri non lo è stata più, a parte la crisi degli ultimi anni...

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