Riassumo un po' di notizie sulle primarie del PD per leggere qualche vostra opinione u.u
Primarie PD risultati, ballottaggio tra Renzi e Bersani
I risultati del primo turno delle primarie PD hanno decretato il ballottaggio tra Pierluigi Bersani e Matteo Renzi. Continua quindi la sfida tra i due esponenti del Partito Democratico. Le primarie hanno avuto un grande successo, come ha dimostrato l’altissima affluenza alle urne che è andata oltre le più rosee aspettative. Ecco i risultati ufficiosi diffusi dal sito web del PD. Il totale dei voti validi è di 3,1 milioni. Alle prime posizioni Bersani con il 44,9% e Renzi con il 35,5%. In terza posizione c’è il Governatore della Regione Puglia e leader di Sinistra ecologia libertà Nichi Vendola con il 15,6%. Seguono la consigliera regionale democratica del Veneto Laura Puppato con il 2,6% e l’esponente di Alleanza per l’Italia Bruno Tabacci con l’1,4%.
L’affluenza alle urne per le primarie PD è stata piuttosto alta, suscitando commenti e reazioni positive dal mondo politico. Per scegliere il candidato presidente del Consiglio del centro-sinistra alle prossime elezioni politiche del 2013, gli elettori dovranno ripresentarsi alle urne per il ballottaggio delle primarie PD previsto per domenica 2 dicembre.
Pierluigi Bersani
Ecco il commento a caldo di Pierluigi Bersani. “Mi aspettavo questa alta partecipazione. C’è ancora tanto da fare contro l’anti-politica, perché c’è un disagio enorme, una disaffezione, che io mi propongo, se toccasse a me, di guardare in faccia. Ma oggi abbiamo rotto un po’ quel muro che c’è tra politica, istituzioni e cittadini“. Il segretario nazionale del PD ha poi proseguito: “E’ stata una giornata straordinaria, perché l’ho voluta io. Non me la si rubi. Sono state primarie aperte, bellissime con un risultato molto forte a cui guardo con fiducia. Tantissima gente e un’organizzazione perfetta, non c’è stato nessun problema. Posso dire che la sofferenza c’è in tutta Italia. Ma io giro spesso il Sud e là c’è una sofferenza particolare e io ho molto orecchio per i problemi quando sono acuti“.
Matteo Renzi
Anche il sindaco di Firenze, Renzi, ha commentato i risultati: “Due ore e mezza di coda è stata una straordinaria esperienza. Un applauso a Bersani per la sua affermazione. Molti pensavano che Bersani vincesse al primo turno. Il nostro risultato è straordinariamente bello e affascinante. Questa vulgata giornalistica che noi stiamo a destra e gli altri a sinistra, va prima o poi risolta. Abbiamo vinto nella stragrande maggioranza delle regioni rosse. Rischiamo di prendere il 40 per cento degli elettori del Centrosinistra, senza l’apporto delle strutture del partito. Ora abbiamo davanti una settimana di lavoro pieno, che deve avere lo stesso stile usato fino ad oggi. Ora si riparte da zero a zero“.
Nichi Vendola
Vendola ha fatto i complimenti a Bersani e Renzi per lo straordinario risultato che hanno ottenuto, ma ha sottolineato di aver avuto uno svantaggio in questa campagna elettorale. “I grandi gruppi editoriali hanno rappresentato queste primarie con una manipolazione – ha attaccato il Governatore pugliese -, come se fossero state un grande congresso del PD. Il mio risultato straordinario in Puglia dimostra il riconoscimento di otto anni di buon governo. Ma la mia grande soddisfazione – ha continuato – riguarda il fatto che il centrosinistra ha ritrovato il suo popolo e ora non deve perderlo“.
Laura Puppato
Molto diplomatica la consigliera regionale democratica del Veneto, Laura Puppato. L’unica donna candidata alle primarie PD ha commentato così i risultati: “La mia era una lotta titanica, contro avversari con mezzi economici e visibilità mediatica imparagonabili rispetto a me. Non so se avrò il 3, 4 o 5%. Ma che alcune decine di migliaia di persone mi abbiano dato fiducia è quasi un miracolo“.
Bruno Tabacci
L’altro candidato alle primarie Bruno Tabacci ha elogiato l’alta affluenza alle urne. Poi si è soffermato sui risultati: “Questa attenzione raccolta dalla coalizione che fino a un anno fa era all’opposizione del governo Berlusconi e che si candida a governare proponendo un’alternativa radicale al berlusconismo rappresenta soprattutto il segnale che gli italiani non hanno dimenticato chi sono i veri responsabili della situazione difficilissima in cui versa il Paese, e lo dimostrano oggi in massa, proprio mentre il Cavaliere accarezza l’idea di tornare a candidarsi“.
Fonte: Politica24Primarie PD, Renzi nella bufera per la pubblicità sui quotidiani
Non si fermano le polemiche in casa del cantrosinistra, nel Pd è guerra aperta per il ballottaggio delle primarie che si svolgerà il prossimo due dicembre. Dopo l’ultima iniziativa di Matteo Renzi, che ha pagato alcuni quotidiani per promuovere l’iscrizione al voto, i rappresentati di Pier Luigi Bersani, Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato hanno presentato un esposto al collegio dei garanti delle primarie.
Le pubblicità a pagamento in questione sono comparse giovedì su otto quotidiani, in cui i renziani – attraverso domenicavoto.it riconducibile alla fondazione Big Bang di Matteo Renzi – invitano i cittadini a registrarsi e a partecipare alle consultazioni di domenica.
Il sindaco di Firenze è accusato di avere “violato tutte le regole del codice di comportamento che aveva sottoscritto e che vieta la pubblicità sui giornali”. A spiegarlo ci pensa Paolo Fontanelli, rappresentate di Bersani, che continua: “C’è evidentemente uno sfondamento del tetto delle spese e una violazione delle regole di trasparenza“. Renzi ha risposto con un tweet: “Il sito Richiesta registrazione ballottaggio Primarie 2012 è perfettamente in linea con le regole delle primarie. Evitiamo il nervosismo e manteniamo il clima giusto, dai“.
Fonte: Attualità.tuttogratis.itEffetto primarie, il Pd ‘doppia’ il Pdl che crolla al 14%. 5Stelle sotto il 20%
E' quanto emerge da un sondaggio Swg. Un’ipotetica lista 'Forza Italia 2.0' potrebbe raggiungere il 9,3 e il Pdl scenderebbe al 4%. A due giorni dal ballottaggio delle primarie, Bersani è in vantaggio su Renzi con una forbice di voti tra il 53 e il 57 percento
L’effetto primarie travolge il centrodestra ‘doppiato’ dal Pd, mentre il Movimento 5 Stelle, per la prima volta da sei mesi, scende sotto il 20%. Il successo delle consultazioni che domenica vedranno il ballottaggio tra Pier Luigi Bersani e Matteo Renzi, secondo quanto registra un sondaggio Swg, fa oscillare le intenzioni di voto. Un’ipotetica lista ‘Forza Italia 2.0‘ potrebbe raggiungere il 9,3 percento. Voti che, spiega il presidente Roberto Weber “proverrebbero tutti dal Pdl, che quindi scenderebbe circa al 4 per cento”.
Tiene Casini che aumenta leggermente la sua percentuale, ora al 4,1% che supera di poco una lista Montezemolo, valutata al 3,8%. Il Pd balza al 30%, più del doppio rispetto al Pdl, che cade al 14,3 e che con il suo alleato Sel, superata dalla Lega Nord dello 0.1% nelle intenzioni di voto, raggiunge il 36%. Per la prima volta da mesi, inoltre, il movimento di Beppe Grillo scende sotto quota 20% perdendo oltre un punto e mezzo. Il partito del non voto, tra indecisi e chi non risponde, si assesta al 25% che insieme agli astenuti, secondo il campione considerato, arriva al 41% con un calo di due punti. Risultati che, complessivamente, si discostano di poco anche dalle percentuali fornite da Ipsos nella scorsa puntata di Ballarò.
Inoltre per l’istituto di Trieste, a due giorni dal ballottaggio delle primarie, Bersani è in vantaggio su Renzi con una forbice di voti tra il 53 e il 57 percento; la forbice del sindaco di Firenze si attesta invece tra il 43 e il 47 percento. Un quadro, questo, che però potrebbe essere suscettibile a variazioni significative, come spiega il presidente Roberto Weber: “Il dato tiene conto dei votanti al primo turno. Ma 100-200 mila elettori nuovi potranno fare la differenza”. Cosa faranno al ballottaggio gli elettori degli altri candidati alle primarie? Più della metà degli elettori di Nichi Vendola (57%) voterà Bersani, il 15 percento voterà per Renzi e il 28 percento non andrà a votare. Esprimerà la preferenza per il segretario del Pd anche il 47 percento dei sostenitori di Laura Puppato e il 25 percento di quelli di Bruno Tabacci. Oltre la metà dei sostenitori dell’assessore al Bilancio di Milano però non andrà a votare (61%). Al di là dell’esito del ballottaggio comunque, un ‘ticket’ tra i due contendenti piace a una quota significativa di italiani. L’ipotesi di Bersani premier con Renzi vice è gradita al 30 percento dell’elettorato, percentuale che comprende – a differenza delle intenzioni di voto dei singoli partiti – anche indecisi e astenuti (questo significa che, potenzialmente, vale più del 30 percento che la stessa Swg questa settimana attribuisce al Pd). Se invece si immagina Renzi premier e Bersani vice, il gradimento raggiunge il 33 percento. Diversa la quota di gradimento tra i soli elettori alle primarie.
In sostanza, il quadro che emerge dal sondaggio sulle intenzioni di voto realizzato da Swg in esclusiva per Agorà, su Rai Tre nei giorni 26-28 novembre è questo (tra parentesi lo scostamento percentuale rispetto alla rilevazione del 23 novembre scorso): Pd 30,0% (+3,3), Movimento 5 Stelle 19,5% (-1,6), Pdl 14,3% (-1,0), Lega Nord 6,1% (-0,1), Sel 6,0% (+0,7), lista Montezemolo 3,8% ( – ), Udc 4,1% (+0,4), Idv 2,4% (-0,3), Prc-Pdci 2,0%. Infine, Fli 1,6% (+0,1), La Destra 1,5% (-0,5), Lista Bonino 1,0% (-0,4), Verdi 0,6% ( = ) e Api 0,4% (+0,1).
Fonte:Il Fatto quotidiano