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La vendita di biciclette sorpassa la vendita di auto in Italia

  1. #1
    Cuzco User tato
    33 anni
    Iscrizione: 27/11/2005
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    Condivido La vendita di biciclette sorpassa la vendita di auto in Italia

    Non l’avevano prevista nemmeno i Maya. Nel 2011 in Italia si sono vendute più biciclette che automobili. Un sorpasso storico che non accadeva dal Dopoguerra. Le auto immatricolate sono state 1.748.143, le bici vendute 1.750.000. Quasi duemila pezzi in più.UNO scarto minimo, se la si butta in matematica. In realtà simbolico di come le due ruote stiano marciando alla conquista del cuore degli italiani. Perché è vero, la crisi, e sì, c’è maggiore attenzione all’ambiente, ma quel dato racconta una rivoluzione degli stili di vita.


    Inizia così l’articolo apparso in prima pagina sulla Repubblica di oggi. Un segnale incoraggiante nella settimana che vedrà centinaia di persone incontrarsi a Reggio Emilia per gli Stati Generali della Bicicletta e della Mobilità Nuova organizzati da #salvaiciclisti, Legambiente, Anci e Fiab. Ecco cosa scrive Fabio Tonacci nel suo articolo: un’occasione per cambiare stili di vita.

    Ripeteva in continuazione lo scrittore inglese di fantascienza Herbert George Wells: “Ogni volta che vedo un adulto in bicicletta penso che per il genere umano ci sia ancora speranza”. La fantascienza è diventata realtà, la bicicletta oggi si vende più della macchina. E anche se dall’altro lato della medaglia si scorge la più grave crisi del settore automobilistico degli ultimi decenni (il mercato è ripiombato ai livelli del 1964, ad agosto si è avuta la nona contrazione consecutiva a due cifre, con un meno 20 per cento di vendita rispetto al 2011), qualcosa si muove in avanti.
    Anche perché alle biciclette vendute vanno aggiunti 200 mila restauri. Racconta Pietro Nigrelli, direttore del settore cicli di Confindustria Ancma: «Sempre più gente decide di recuperare vecchi modelli ritrovati in garage o in cantina. Con 100-150 euro i negozi specializzati, ce ne sono 2700 sparsi in Italia, ti propongono un restyling completo, seguendo le mode del momento: manubrio dritto, ruote colorate con lo scatto fisso, telaio riverniciato. Così si valorizzano bici vecchie ma che erano fatte su misura, con telai d’acciaio».
    Insomma, ci piacciono talmente tanto che andiamo a recuperarle tra i bauli e la polvere delle cantine. Ma perché? Cos’è cambiato? La crisi, il prezzo della benzina arrivato a 2 euro al litro e i 7 mila euro all’anno (calcolati da Federconsumatori) per mantenere l’auto ci hanno sicuramente convinto a pedalare di più. «Ma non è solo questo — sostiene Nigrelli — il segreto del successo sta nel fatto che la bici è easy, facile da usare, costa poco, è maneggevole, comoda, oggi anche hi-tech nelle versioni ibride ed elettriche. Su un tratto di 5 km batte qualsiasi altro mezzo». Sarà per questo che è l’unico mezzo di trasporto privato che non ha subito un crollo di vendita. I produttori ne fanno di pieghevoli, a tre ruote, rétro, anfibie, senza pedali, placcate d’oro e in pelle di struzzo per chi vuole sì pedalare, ma con glamour.
    Si usa per andare al lavoro, per spostarsi in città, per fare le gite. Eccolo, un altro motivo del successo: la vacanza a pedali. «La tendenza è quella di ricercare sempre di più il “turismo personalizzato” — dice Franco Isetti, presidente del Touring Club Italiano — le persone scelgono da sole mete e itinerari non omologati, che uniscono la visita ai beni culturali, il tour enogastronomico e il contatto con l’ambiente e i centri storici. La bicicletta è il mezzo ideale, il più semplice per coniugare tutto questo. Oltretutto, con i modelli ibridi la pedalata assistita e la possibilità di sfruttare anche il motore elettrico, si è aperto il mercato ai più anziani».
    Il sorpasso della bicicletta sull’automobile è avvenuto anche in Germania. C’era da aspettarselo, lì le città sono decisamente “bikefriendly”,
    grazie al record europeo: 40 mila km di piste ciclabili. In Italia l’ultimo finanziamento ad hoc risale a 13 anni fa. «Questo rinnovato amore — ragiona Antonio Della Venezia, presidente della Federazione italiana amici della bicicletta — aprirà la mentalità a chi ha sempre usato soltanto l’auto. Non credo che l’Italia tornerà ai livelli di vendita di auto precedenti al 2008. È l’occasione per cambiare stile di vita».

    fonte: Sorpasso bici, nelle vendite superano le auto



  2. #2
    Monkey slut! RedBullGaveMeWings
    Uomo 32 anni da Salerno
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    2000, eh?
    Massì, una pedalata nel tempo libero. Tanto a lavoro ci vado in macchina.

    Parecchi non possono permettersi di andare a lavorare in bici per via delle distanze o altro, e il trasporti pubblici non funzionano bene ovunque. Purtroppo.

  3. #3
    Cuzco User tato
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    le lunghe distanze sono copribili facendo uso dell'intermodalità, se poi si ha una bicicletta pieghevole le cose diventano ancora più semplici dal momento che diventa facile portarsi con se la bici in treno o negli autobus o nella metro. Sono realtà quotidiane nelle grandi città, purtroppo in Italia, che è il primo paese europeo per numero di autoveicoli per abitante, è difficile parlare di queste questioni. Si crede ancora nella proprietà dell'automobile, è che siamo rimasti troppo affascinati dal boom economico...ma qualcuno con spirito di rivoluzione urbana spezza le catene dello schiavismo automobilistico, della benzina e delle assicurazioni giungendo ad un nuovo tipo di mobilità, e come si può notare da questo articolo, anche in Italia le cose possono cambiare.

  4. #4
    Monkey slut! RedBullGaveMeWings
    Uomo 32 anni da Salerno
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    In Italia più che guidati da uno spirito di rivoluzione urbana, i neo-ciclisti sono guidati da uno spirito di risparmio...
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  5. #5
    Cuzco User tato
    33 anni
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    permettimi di smentirti , conosco tantissime persone il cui motivo principale del perchè scendono in strada ogni mattina con questo mezzo semplice ma sempre innovativo è il fatto di stare creando una società più equa per tutti, nella quale i nostri bambini non devono aver paura a camminare nella propria città o a respirare quantitativi di polveri sottili inimmaginabili, nella quale le cardiopatie sono solo un ricordo lontano, nella quale non prevale il mezzo più grosso e prepotente (vedesi suv), nella quale non muoiono ogni anno centinaia di persone nella sola italia senza nessun motivo, per una gestione scellerata della mobilità.

    Se poi i prezzi di aumento del carburante sono un incentivo a far si che alcune persone scelgano un nuovo tipo di mobilità è piuttosto comune, questo sta avvenendo con la crisi in generale, il cambio di abitudini porta l'uomo ad ingegnarsi sulle alternative. Si potrebbe dire che un uomo che compie una scelta perchè costretto e non consapevole sia un male poichè costui appena se ne riformerà l'occasione di ritornare al vecchio status lo farà, e questo è piuttosto condivisibile, ma sfortuna vuole questa volta che le risorse sono finite, il greggio è in diminuzione e le macchine elettriche non rappresentano l'alternativa del futuro per cui non ci rimane che adattarci al cambiamento, non ce ne pentiremo, garantisco

  6. #6
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
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    2000, eh?
    Massì, una pedalata nel tempo libero. Tanto a lavoro ci vado in macchina.

    Parecchi non possono permettersi di andare a lavorare in bici per via delle distanze o altro, e il trasporti pubblici non funzionano bene ovunque. Purtroppo.
    Ma tanto a lavoro ormai ci vanno talmente in pochi....



    Cmq spero che inizino a far funzionare meglio i trasporti.
    Io fino a 6 km andata e 6 al ritorno me li faccio tranquillamente, purché non si tratti di strade 'veloci'. Non mi fido.
    Spero si che i trasoporti inizino a funzionare meglio perché abito in collina e la bici mi farebbe fare due cosce così

  7. #7
    Monkey slut! RedBullGaveMeWings
    Uomo 32 anni da Salerno
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    Dai tonifica (si dice così)? Diventerai più bona! Talmente bona da far convertire i gay!

    Ok ora la smetto!

  8. #8
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 43 anni
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    Cmq in diverse città stanno organizzando le CRITICAL MASS.

    Una sorta di 'pedalata ecologica' , preferibilmente serale.
    Nel mio paese in un mese l'hanno fatta due volte, con scarsa partecipazione. Ammetto di non esserci andata nemmeno io...ma io la bici non ce l'ho. Sempre camminato a piedi ....

    - - - Aggiornamento - - -

    Quote Originariamente inviata da Doug Heffernan Visualizza il messaggio
    Dai tonifica (si dice così)? Diventerai più bona! Talmente bona da far convertire i gay!

    Ok ora la smetto!

    So' già bona. Tsè.



    Ok, la smetto
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  9. #9
    Cuzco User tato
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    anche io sto andando ad abitare in collina e non ho nessun problema per il dislivello presente, con le marce giuste fatico molto meno e quella fatica non è persa ma guadagnata (penso a chi paga per andare in palestra..). Integrare la bicicletta con i trasporti pubblici è la nuova frontiera della mobilità, questo è possibile con la bicicletta pieghevole che grazie alle sue ridotte dimensioni permette di essere portata sempre con se dovunque! Ah ps, consiglio di partecipare almeno una volta ad una Critical Mass per vedere il clima che si respira

  10. #10
    Pota da FdT **AnTy**
    Donna 32 anni da Brescia
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    Se uno ha la possibilità di usare la bicicletta al posto dell'auto, che lo faccia!!!

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