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Firme per abrogazione parziale indennità parlamentare entro 26 luglio

  1. #31
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
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    Stando a quanto si dice in rete, è una bufalata.

    Non ci sarebbero i requisiti per indire un referendum.









    CIRCOLA IN RETE UNA BUFALA DI REFERENDUM
    SIMILE AD ALTRE , MA QUESTA MERITA APPROFONDIMENTO.


    Negli ultimi giorni su Facebook sta "girando" moltissimo un manifesto per invitare i cittadini a recarsi presso i Comuni di residenza o presso i banchetti (dove ne sono stati fatti) per firmare un referendum contro "gli stipendi d'oro dei parlamentari". La proposta referendaria prevede sic et simpliciter l'abolizione dell’art. 2 della legge 31 Ottobre 1965, n. 1261 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale 20 Novembre 1965, n.290, che stabilisce il diritto alla DIARIA dei parlamentari (cioè il "rimborso spese" per il soggiorno a Roma, corrisposto anche a chi a Roma ci abita).

    L'iniziativa referendaria è promossa da un piccolo partito politico denominato UNIONE POPOLARE (anche se in molti post sui social network il manifesto pubblicato stranamente omette l'indicazione del simbolo).





    Al di là del merito del quesito referendario (condivisibile, almeno per chi scrive o quantomeno che solleva il problema della formulazione di un diverso tipo di rimborso per chi, eletto in Parlamento, deve affrontare spese di viaggio e permanenza nella Capitale), l'iniziativa "puzza" di strumentalizzazione demagogica e di facile tentativo di "acchiappare" consenso in maniera un po' subdola.



    Detto da un attivista del Movimento 5 Stelle questo potrebbe suonare apparentemente strano, ma val la pena approfondire un po' e capire COSA si vuole ottenere e CHI è che patrocina l'iniziativa:

    a) Innanzitutto va rilevato che ai sensi dell’art. 31 della L. 352-1970 non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime; inoltre, ai sensi dell’art. 32 della medesima legge, le richieste di referendum devono essere depositate dal 1 gennaio al 30 settembre di ciascun anno.

    Essendo ormai decorso il termine del 30 settembre del 2011, ed essendo il 2012 l’anno che precede la scadenza della Legislatura in corso, ne consegue che (salvo il caso di elezioni anticipate nel corso del 2012) la proposizione (o meglio, il deposito delle firme raccolte) di uno o più referendum sarà possibile solo a partire dal 2014.

    Ecco quindi il primo elemento di dubbio: perchè Unione Popolare sta spingendo tanto sulla Rete per terminare la raccolta di firme (il termine scade in questo mese, luglio 2012), senza dire che le firme non potrebbero essere depositate prima del 2014 ?*

    b) Più interessante è capire CHI SONO i promotori e quindi CHI E' questa misconosciuta Unione Popolare....La coordinatrice nazionale è la sig.ra Maria Di Prato, già democristiana e poi UDC che nel 2010, "insieme ad altri colleghi e parlamentari, fuoriesce dall'UDC, per creare Unione Popolare fermamente convinta della necessità di un partito di centro che guardi con interesse al centro-destra."

    (così su http://www.unionepopolare.eu/compone...-di-prato.html).



    Le altre "persone di Unione Popolare" sono visibili qui ed invito gli interessati ad una ricerca per capire da "dove vengono": http://www.unionepopolare.eu/partecipa/persone.html



    Non abbiamo bisogno di vecchi politici dei partiti che vogliono ricrearsi una verginità utilizzando l'insofferenza popolare per avere visibilità e risonanza mediatica all'approssimarsi delle elezioni....C'è già chi combatte con coerenza e determinazione i privilegi della politica attuale, utilizzando in maniera trasparente gli istituti di partecipazione democratica popolare da diversi anni (V-Day) e non ha "uffici politici" a Roma a cui chiedere una tessera...i politici della vecchia scuola, per cortesia, rimangano (o vadano) a casa...



    Maurizio Buccarella

    Attivista del Movimento 5 Stelle



    *PS: Sarebbe inoltre interessante sapere dai promotori, in caso di raggiungimento del quorum, cosa farebbero dei rimborsi referendari (€ 0,52 per votante con un massimo di circa 2,5 milioni di Euro)...


    https://www.facebook.com/photo.php?f...type=1&theater

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  3. #32
    Sower Eurasia
    Donna
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    Stando a quanto si dice in rete, è una bufalata.

    Non ci sarebbero i requisiti per indire un referendum.
    Cerco una cosa che lo spieghi in maniera più dettagliata e posto.


    CIRCOLA IN RETE UNA BUFALA DI REFERENDUM
    SIMILE AD ALTRE , MA QUESTA MERITA APPROFONDIMENTO.


    Negli ultimi giorni su Facebook sta "girando" moltissimo un manifesto per invitare i cittadini a recarsi presso i Comuni di residenza o presso i banchetti (dove ne sono stati fatti) per firmare un referendum contro "gli stipendi d'oro dei parlamentari". La proposta referendaria prevede sic et simpliciter l'abolizione dell’art. 2 della legge 31 Ottobre 1965, n. 1261 pubblicata sulla Gazzetta ufficiale 20 Novembre 1965, n.290, che stabilisce il diritto alla DIARIA dei parlamentari (cioè il "rimborso spese" per il soggiorno a Roma, corrisposto anche a chi a Roma ci abita).

    L'iniziativa referendaria è promossa da un piccolo partito politico denominato UNIONE POPOLARE (anche se in molti post sui social network il manifesto pubblicato stranamente omette l'indicazione del simbolo).



    Al di là del merito del quesito referendario (condivisibile, almeno per chi scrive o quantomeno che solleva il problema della formulazione di un diverso tipo di rimborso per chi, eletto in Parlamento, deve affrontare spese di viaggio e permanenza nella Capitale), l'iniziativa "puzza" di strumentalizzazione demagogica e di facile tentativo di "acchiappare" consenso in maniera un po' subdola.



    Detto da un attivista del Movimento 5 Stelle questo potrebbe suonare apparentemente strano, ma val la pena approfondire un po' e capire COSA si vuole ottenere e CHI è che patrocina l'iniziativa:

    a) Innanzitutto va rilevato che ai sensi dell’art. 31 della L. 352-1970 non può essere depositata richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere e nei sei mesi successivi alla data di convocazione dei comizi elettorali per l’elezione di una delle Camere medesime; inoltre, ai sensi dell’art. 32 della medesima legge, le richieste di referendum devono essere depositate dal 1 gennaio al 30 settembre di ciascun anno.

    Essendo ormai decorso il termine del 30 settembre del 2011, ed essendo il 2012 l’anno che precede la scadenza della Legislatura in corso, ne consegue che (salvo il caso di elezioni anticipate nel corso del 2012) la proposizione (o meglio, il deposito delle firme raccolte) di uno o più referendum sarà possibile solo a partire dal 2014.

    Ecco quindi il primo elemento di dubbio: perchè Unione Popolare sta spingendo tanto sulla Rete per terminare la raccolta di firme (il termine scade in questo mese, luglio 2012), senza dire che le firme non potrebbero essere depositate prima del 2014 ?*

    b) Più interessante è capire CHI SONO i promotori e quindi CHI E' questa misconosciuta Unione Popolare....La coordinatrice nazionale è la sig.ra Maria Di Prato, già democristiana e poi UDC che nel 2010, "insieme ad altri colleghi e parlamentari, fuoriesce dall'UDC, per creare Unione Popolare fermamente convinta della necessità di un partito di centro che guardi con interesse al centro-destra."

    (così su Maria di prato: CV).



    Le altre "persone di Unione Popolare" sono visibili qui ed invito gli interessati ad una ricerca per capire da "dove vengono": Le persone di Unione Popolare



    Non abbiamo bisogno di vecchi politici dei partiti che vogliono ricrearsi una verginità utilizzando l'insofferenza popolare per avere visibilità e risonanza mediatica all'approssimarsi delle elezioni....C'è già chi combatte con coerenza e determinazione i privilegi della politica attuale, utilizzando in maniera trasparente gli istituti di partecipazione democratica popolare da diversi anni (V-Day) e non ha "uffici politici" a Roma a cui chiedere una tessera...i politici della vecchia scuola, per cortesia, rimangano (o vadano) a casa...



    Maurizio Buccarella

    Attivista del Movimento 5 Stelle



    *PS: Sarebbe inoltre interessante sapere dai promotori, in caso di raggiungimento del quorum, cosa farebbero dei rimborsi referendari (€ 0,52 per votante con un massimo di circa 2,5 milioni di Euro)...


    https://www.facebook.com/photo.php?f...type=1&theater

    Partito politico o meno, credo che sia una iniziativa di mobilitazione interessante. D'altronde una organizzazione alla base deve esserci necessariamente. Nei comuni della mia provincia la raccolta firme sta dando dei buoni risultati e, siccome in questo caso nessuno guadagnerà 5euro sulla mia partecipazione, andrò più che volentieri.
    A Oregon piace questo intervento

  4. #33
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 34 anni da Roma
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    È abbastanza fastidioso questo articolo. Perchè si va a screditare una cosa per poi promuovere le proprie...cioè sta frase "C'è già chi combatte con coerenza e determinazione i privilegi della politica attuale, utilizzando in maniera trasparente gli istituti di partecipazione democratica popolare da diversi anni (V-Day)" a me ha fatto scompisciare...

    "Ecco quindi il primo elemento di dubbio: perchè Unione Popolare sta spingendo tanto sulla Rete per terminare la raccolta di firme (il termine scade in questo mese, luglio 2012), senza dire che le firme non potrebbero essere depositate prima del 2014 ?"

    Non capisco perchè dovrebbe essere un elemento di dubbio...Cioè, non è che firmando dai un affiliazione al partito, o ti ci registri, o ti fai la tessera di partito...Che dubbio può sollevare??!
    A Randagio piace questo intervento

  5. #34
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
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    M5S ha già assessori che prendono uno stipendio normale.

    Io preferirei, piuttosto che veder nascere nuovi altri partiti (perché st'unione popolare non l'ho mai sentita???) che le persone si interessassero di più a quei partiti già esistenti e che abbiano nel loro programma politico punti interessanti che vengono ripetuti anche negli altri partiti nuovi.



    Nel mio paese quest'anno s'è votato il sindaco.
    5 candidati a sindaco per un paese di 20mila abitanti.
    sinistra
    sinistra
    destra
    lista civica destra
    lista civica

    Questa lista civica, che poi è quella che ho votato per programmi, idee e candidati, ha floppato.
    O meglio, è andata benissimo perché erano tutte new entry ed ha avuto buoni risultati, tutto sommato.

    Ma io sono sicura che se invece di chiamarsi come si sono chiamati, avessero aderito al m5s, avrebbero preso molti più voti e si sarebbero assicurati anche qualche consigliere in giunta.




    Il discorso per quanto mi riguarda è lo stesso.
    Secondo me sono energie disperse.
    Forse mi sbaglio. Forse è meglio così perché tra quelli che non sopportano Beppe Grillo ci saranno persone che decideranno di firmare perché unione popolare sta facendo una raccolta firme... Non so.


    E poi tutta 'sta fretta di chiudere se prima di 2 anni non si potrà fare alcun referendum?

  6. #35
    Randagio
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    E poi tutta 'sta fretta di chiudere se prima di 2 anni non si potrà fare alcun referendum?
    non credo dipenda da loro, non avrebbe senso..

  7. #36
    Wowbagger Jo Constantine
    Uomo 34 anni da Roma
    Iscrizione: 29/1/2009
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    Quote Originariamente inviata da RudeMood Visualizza il messaggio
    M5S ha già assessori che prendono uno stipendio normale.

    Io preferirei, piuttosto che veder nascere nuovi altri partiti (perché st'unione popolare non l'ho mai sentita???) che le persone si interessassero di più a quei partiti già esistenti e che abbiano nel loro programma politico punti interessanti che vengono ripetuti anche negli altri partiti nuovi.



    Nel mio paese quest'anno s'è votato il sindaco.
    5 candidati a sindaco per un paese di 20mila abitanti.
    sinistra
    sinistra
    destra
    lista civica destra
    lista civica

    Questa lista civica, che poi è quella che ho votato per programmi, idee e candidati, ha floppato.
    O meglio, è andata benissimo perché erano tutte new entry ed ha avuto buoni risultati, tutto sommato.

    Ma io sono sicura che se invece di chiamarsi come si sono chiamati, avessero aderito al m5s, avrebbero preso molti più voti e si sarebbero assicurati anche qualche consigliere in giunta.




    Il discorso per quanto mi riguarda è lo stesso.
    Secondo me sono energie disperse.
    Forse mi sbaglio. Forse è meglio così perché tra quelli che non sopportano Beppe Grillo ci saranno persone che decideranno di firmare perché unione popolare sta facendo una raccolta firme... Non so.


    E poi tutta 'sta fretta di chiudere se prima di 2 anni non si potrà fare alcun referendum?
    Prima di 2 anni non si potrà fare alcun referendum se non si va a elezioni anticipate.
    Ormai sono mesi che un giorno sì e uno no, se ne escono con ste elezioni anticipate, l'eventualità ci sta.
    Quindi la fretta potrebbe essere giustificata appunto da un "raggiungiamo il numero ottimale il prima possibile, metti caso che ci stanno elezioni anticipate.".

  8. #37
    Mai più senza FdT RudeMood
    Donna 42 anni
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    Messaggi: 10,246
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    Ma non so. Si diceva di andare a elezioni anticipate pure prima del governo tecnico, no?

    Quindi ormai penso proprio che facciano passare sti 8-9 mesi..

  9. #38
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    Referendum anticasta, una valanga di firme. Ma il voto è lontano

    L'Unione popolare ha raccolto 200mila sottoscrizioni per togliere le diaria e le spese di soggiorno dall'indennità parlamentare. Su Facebook un milione di "mi piace" all'abolizione di tutti i privilegi. Ma la legge vieta di procedere nell'anno precedente le elezioni politiche



    Deputati e senatori non si riducono lo stipendio? Ci pensano i cittadini. O almeno, tra mille difficoltà procedurali, ci provano con un referendum. Da abrogare è l’articolo 2 della legge 1261 del 1965 che disciplina le indennità spettanti ai membri del Parlamento. Nel caso specifico, i compensi relativi alla diaria ed alle spese di soggiorno a Roma, che ammontano a 3.503,11 euro lordi.

    La raccolta di firme era partita bene, con oltre 200mila adesioni in due mesi, e altrettante da collezionare entro la fine di luglio. Ma gli organizzatori, decisi a sollevare il dibattito, non avevano fatto i conti con le regole della consultazione: non può essere depositata nessuna richiesta di referendum nell’anno anteriore alla scadenza di una delle due Camere. Quindi le firme potranno essere consegnate solo a gennaio 2013 e in quel caso la prima data utile per la raccolta (90 giorni prima) è il 6 ottobre. E di voto non se ne parla fino al 2014.

    Quindi tutto il lavoro fatto fino a oggi è inutile? Gli organizzatori sono fiduciosi: “La legge del ‘70 è lacunosa – spiega Maria Di Prato, promotrice dell’iniziativa con l’Unione Popolare – faremo ricorso e anche questa raccolta sarà valida. In ogni caso, se necessario, a ottobre ricominceremo da capo. Noi non siamo professionisti e la nostra intenzione era quella di sollevare un serio dibattito”.
    Lo scorso anno le 500 mila firme contro la legge elettorale Porcellum arrivarono in tempo, anche grazie alla mobilitazione politica di alcuni partiti. Ma questa volta è difficile ipotizzare che un aiuto arrivi da dentro i palazzi nonostante gli onorevoli italiani possano continuare a dormire sonni tranquilli: i loro compensi resterebbero sopra i diecimila euro. La sola indennità mensile, prevista dalla Costituzione, è pari a 11.283 mila euro lordi per i deputati e 11.555 per i senatori. Quattromila euro più dei loro colleghi francesi e 3.500 più dei tedeschi. A questi soldi va aggiunta la diaria, calcolata secondo le presenze effettive, che può raggiungere i 42 mila euro l’anno a testa e complessivamente – sommando 635 deputati e 315 senatori – i 39 milioni di euro.

    “L’Italia dei valori sposa in pieno questa battaglia – spiega Antonio Di Pietro – ma temiamo che le procedure siano sbagliate. Noi dal 6 ottobre non solo promuoveremo un referendum per ridurre gli stipendi dei parlamentari, ma anche un altro grappolo di quesiti, tra cui l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti”. L’iniziativa dell’Unione popolare è nata su Facebook. E ora il popolo della Rete è in rivolta e accusa la Di Prato di volersi fare pubblicità : “Ma come, signora Maria, ci vuole dire se abbiamo buttato via il nostro tempo?” chiede ad esempio Sara. “La cosa bella della rete è che le balle come le vostre durano poco”, sbotta Stefano. “Servirà non servirà, io andrò lo stesso a firmare perché mi sento meglio solo all’idea di far qualcosa contro gli occupanti in Parlamento”, ribatte Rosy.
    Pronta la risposta dell’organizzatrice, che con un video rassicura: “Il quesito è stato depositato il 19 aprile, ammesso e pubblicato in Gazzetta. Esiste solo un problema relativo a quando potremo depositare le firme che sono tantissime”.

    Così i referendum anticasta potrebbe andare a singhiozzo: non c’è solo questa iniziativa in campo, ma almeno quattro. Il Comitato del Sole, che su Facebook ha raccolto circa un milione di “mi piace”, chiede l’abolizione di tutti i privilegi parlamentari. Ma non c’è due senza tre. Ed ecco che l’Associazione Amici dell’Istituto Luigi Sturzo promuove la raccolta firme per la “proposta di legge di iniziativa popolare sul finanziamento della politica”. Mentre il comitato “Quorum Zero più democrazia” che ha come obiettivo di modificare alcuni articoli della costituzione italiana e introdurne nuovi, per migliorare gli strumenti di democrazia diretta. Insomma, si moltiplicano iniziative più o meno temerarie, sprovvedute o disperate di referendum anticasta. In attesa che i parlamentari diano il buon esempio e ci pensino da soli.
    di Thomas Mackinson e Caterina Perniconi


    da Il Fatto Quotidiano del 13 luglio 2012
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  10. #39
    Too Many Humans Oregon
    Uomo 33 anni da Venezia
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    Io sono andato questa mattina. Ma quello che mi fa rabbia è che in tv nessuno ne parla, a parte alcuni canali come La 7. Invece di dare notizie inutili come le vacanze hot di Belen o Balottelli, dovrebbero informare i cittadini su questo referendum. Io l'ho saputo 2 giorni fa cavoli!

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