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Originariamente inviata da
Merlin
Mi è parso strano non trovare nessuna discussione a riguardo! :roll:
Voi che ne pensate? La Grecia è molto vicina al Default...lo raggiungerà?
La Grecia il default l'ha già fatto.
Gli investitori hanno perso immediatamente il 53% del loro investimento e ricevono in cambio dei loro vecchi titoli nuovi bond greci a scadenza prolungata e a più bassi interessi. Tra la perdita secca e gli interessi 'politici' se ne è andato il 75% di quanto avrebbero dovuto avere a scadenza. E questo nella migliore delle ipotesi, perché la Grecia è un abituèè dei default, c'è tutto il tempo per mandare a !u//ane anche il restante 25%.
Tutto questo è servito solo ha ribattezzare il default in una 'rinegoziazione' ed in questo modo coloro che avevano assicurato con i "default swap" (leggi: banche) non rimborseranno un bel niente.
€uloro||i e carcerati...
http://www.pic4ever.com/images/5020.gif
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E così pare che domani si andrà alle elezioni anche in Grecia. Mi interessa quasi più delle elezioni francesi, sono molto curioso di vedere se vincerà l'astensionismo oppure i partiti estremisti.
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Originariamente inviata da
Lucien
E così pare che domani si andrà alle elezioni anche in Grecia. Mi interessa quasi più delle elezioni francesi, sono molto curioso di vedere se vincerà l'astensionismo oppure i partiti estremisti.
Stando ai sondaggi sembra difficile che ND e Pasok riescano a formare un governo pur mettendosi insieme in una maxi coalizione. Se dovesse essere vero ci aspetta un altro bel periodo di spread sopra i 450 e di estrema instabilità.
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E' questo l'interesse: non sto seguendo la faccenda, ma da come la vedo i partiti moderati dovranno per forza perdere voti perché sono loro che li hanno portati a questo, ma d'altro canto i partiti estremisti non possono andare oltre una certa soglia data dal numero di esasperati... Potrebbe venirne fuori una maggioranza troppo debole rispetto a quella richiesta dalla situazione.
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Grecia, crollano i partiti pro-euro
Un terremoto scuote la Grecia. Quella che esce dalle urne è l'immagine di un Paese stanco e arrabbiato per le misure di austerità. Così alle urne sono stati puniti Nuova Democrazia (centro destra), il Pasok (socialisti) e tutti quei partiti che anche per un breve periodo hanno appoggiato il governo tecnico di Lucas Papademos. E se da una parte il 40 per cento dei greci ha deciso per l'astensione, il resto ha puntato su chi si oppone ai piani imposti dalla Troika. La grande rivelazione è Syriza che, secondo le proiezioni del ministero dell'Interno, diventa il secondo partito con il 16,09 per cento dei voti. Premiato anche Alba D'Oro, di ispirazione neofascista, che arriva quasi al 7 per cento e per la prima volta entra in Parlamento con 21 seggi. I RISULTATI E IL FUTURO - Il panorama politico è sconvolto, compromesso. Nuova Democrazia si attesta come primo partito con il 20 per cento dei voti. Il leader Samaras ha già escluso un ritorno alle elezioni e vorrebbe formare «un governo di salvezza nazionale».
LE REAZIONI- L'incertezza scatena diverse reazioni. La prima quella della Germania che guarda con grande apprensione al Paese. Rabbia e delusione sono evidenti sulla stampa tedesca. Bild titola che «La Grecia ha eletto il caos», aggiungendo che adesso «la paura in Europa è grande». «Per dirla chiara», commenta Bild, «adesso è del tutto incerto se il prossimo governo greco manterrà gli impegni con gli altri Paesi dell'euro». «I fascisti entrano in parlamento», titola la progressista Sueddeutsche Zeitung, mentre anche il quotidiano economico 'Handelsblatt' titola «Estremisti in parlamento ad Atene», con l'Hamburger Abendblatt che preconizza: «Adesso arriva la bancarotta di Stato?».
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Il partito di estrema destra è quello che vuole minare il confine con la turchia!? LOL!!
Sono curioso di vedere le borse stamattina...
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Da un'analisi del Wall Street Journal emergono tre possibili scenari sul futuro della Grecia (con pesanti condizionamenti per gli altri Paesi dell'Eurozona, Spagna e Portogallo in primis, costantemente a rischio contagio). di Vito Lops e all'interno Antonio Larizza
Scenario 1: ripudio del piano di salvataggio Se Syriza vince le elezioni e decide di non onorare il piano di salvataggio ma di mantenere l'euro, la reazione dell'Unione europea potrebbe essere durissima con una sospensione dei prestiti, pur accettando le gravissime ripercussioni che avrebbe su Spagna (alle prese con una profonda crisi immobiliare rimbalzata in modo vigoroso sul settore del credito) e Portogallo (Paese che, al pari di Irlanda e Grecia, ha fatto ricorso al piano di salvataggio forzoso europeo). È stimato che le casse di Atene, senza nuovi prestiti, sarebbero vuote già da luglio. A quel punto la Grecia non pagherebbe più i propri debiti ma allo stesso tempo non potrebbe più ricapitalizzare le banche secondo il piano concordato con l'Ue. In questa spirale, la Banca centrale europea impedirebbe alla Banca greca di stampare euro imponendole un forzoso ritorno alla dracma. I cittadini potrebbero però muoversi d'anticipo prelevando dai conti correnti euro (valuta che ovviamente varrebbe ben di più di un'eventuale seconda edizione della dracma). Fenomeno, quello del "bank run" che peraltro sarebbe già in atto, visto che secondo alcune fonti solo ieri sarebbero stati ritirati dai conti greci 700 milioni di euro. Per evitare ciò, il governo greco potrebbe imporre la chiusura delle banche reintroducendo di forza la dracma. Insomma, la terza via a cui punta il partito Syriza (euro sì ma senza salvataggio) pare quantomai impervia. Anche perché, per quanto difficilmente calcolabili, i costi sistemici di uscita della Grecia dall'euro potrebbero aggirarsi intorno ai mille miliardi di euro.
Scenario 2: rinegoziazione del piano di salvataggio A sorpresa i partiti pro-euro che propongono una rinegoziazione del piano di salvataggio trionfano con larga maggioranza alle elezioni, ribaltando i sondaggi. In questo caso va testato l'atteggiamento politico di Germania, Finlandia e Norvegia che da tempo spingono sulla linea del rigore, chiusi a ulteriori concessioni sui tempi di attuazione delle politiche di austerity concordate per far rientrare la Grecia nel lungo periodo dal debito.
Scenario 3: il piano di salvataggio viene rispettato È meno probabile ma è da annoverare anche lo scenario in base al quale, qualunque governo vada al potere, Atene accetti di proseguire a testa bassa sull'attuale linea del rigore, condizione per cui l'Unione europea elargisce finanziamenti alla Grecia. Una linea che contempla l'inasprimento delle misure di austerity su salari e pensioni con il gravissimo rischio che l'economia greca (in recessione da cinque anni, nel 2011 a -7,5%, nel primo trimestre 2012 a -6,2%) rimanga imballata ancora a lungo con cittadini strozzati da una qualità della vita sempre più precaria. Insomma, da qualunque angolo la si guardi, l'economia greca è intrappolata nel breve periodo. Con foschi spiragli di recupero nel medio-lungo e conseguenze sugli altri Paesi dell'area euro, Spagna e Portogallo in primis (a giudicare dall'andamento degli ultimi giorni degli spread obbligazionari).
La grande paura della Grecia in questi giorni è la corsa agli sportelli delle banche per ritirare i depositi, in vista di una possibile svalutazione della moneta. Comportamento contro il quale, il governo, in attesa della nomina dell'esecutivo ad interim, è corso ai ripari introducendo un tetto di 50 euro ai prelievi.
Secondo quanto ha rivelato il presidente della repubblica, Karolos Papoulias nel corso della trattativa con i leader politici, il Governatore della banca centrale, George Provopoulos ha comunicato che lunedì i greci hanno ritirato dalle banche circa 700 milioni di euro. "Provopoulos - ha detto il presidente della Repubblica - mi ha detto che non c'è ancora il panico, ma c'è una grande paura che potrebbe trasformarsi in panico".
La Bce ha annunciato che interrompera' le operazioni di politica monetaria ad alcune banche greche, visto che non sono stati attuati i piani di ricapitalizzazione previsti. Lo hanno riferito a Reuters fonti interne alla banca centrale.
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Mah... alla fine se uscisse veramente dall'euro, o fallisse potremmo solo che guadagnarci.
Se fossi un greco avrei preferito vedere il default mesi e mesi fa!
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Originariamente inviata da
lakeofire
Mah... alla fine se uscisse veramente dall'euro, o fallisse potremmo solo che guadagnarci.
Se fossi un greco avrei preferito vedere il default mesi e mesi fa!
Ho un amica brasiliana, che vive da tempo in Italia, sposata con un mio amico.
Lei lasciò il suo lavoro di professoressa in Brasile per fare prima le camere ad Ibiza, poi in Italia. E si considerava fortunata, perché in patria riceveva lo stipendio con 6 mesi di ritardo, in un Paese con un inflazione a 3 cifre. In poche parole si volatilizzava prima di arrivare in mano sua.
Penso questo sia il futuro prossimo dei Greci.
Non escludo neanche il ritorno dei colonnelli.
http://www.pic4ever.com/images/3ztzsjm.gif
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Il nostro, di futuro, potrebbe essere legato a quel famoso detto...
"Una fazza... una razza..."
http://www.youtube.com/watch?v=RCwMf8kPuNY