Monti: stop a spese di rappresentanza per Tesoro e Palazzo Chigi. «Restituire regali sopra i 150 euro»
Giro di vite da parte del presidente del Consiglio, Mario Monti, alle spese di Palazzo Chigi e del Dicastero di via Venti Settembre e di tutte le strutture ad essi collegate. Il premier- informa una nota di Palazzo Chigi - in considerazione della primaria esigenza di rispettare gli obiettivi di finanza pubblica, ha diramato istruzioni per assicurare l'economicità e l'efficienza nell'azione amministrativa a tutte le strutture che dipendono dal Ministero dell'Economia e delle Finanze e dalla Presidenza del Consiglio.Il fine - si legge nella nota - é di assicurare non solo la puntuale e sicura osservanza dei limiti di spesa fissati dalle norme, ma anche di evitare spese non indispensabili o non ricollegabili in modo diretto ed immediato ai fini pubblici assegnati alle singole strutture amministrative, astenendosi dall'effettuare spese di rappresentanza, ed evitando di organizzare convegni, o altri eventi non strettamente indispensabili.
Monti ha anche richiamato la norma che prevede il divieto di accettare regali e omaggi di qualsiasi natura di valore superiore a 150 euro per i dirigenti dell'amministrazione pubblica. I regali di valore superiore all'entità fissata devono essere restituiti o ceduti all'amministrazione di appartenenza.
Fonte: Il sole 24 ore
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