COSTI DELLA POLITICA
Taglio di 1300 euro lordi
sullo stipendio dei deputati
Il via libera dall'ufficio di presidenza della Camera che ha anche deciso l'obbligo di documentare il 50 per cento della spese per i collaboratori. Ufficiale il passaggio al contributivo. Buttiglione: "Sacrifici per essere credibili"
(ansa)
ROMA - Dopo mesi di polemiche e dopo il lavoro della commissione Giovannini 1, la Camera ha deciso. L'Ufficio di presidenza ha stabilito che il taglio allo stipendio degli onorevoli sarà di 1.300 euro lordi (circa 700
euro netti), a cui si dovrà aggiungere un ulteriore taglio del 10% per quei deputati che svolgono un ruolo ulteriore, come i presidenti di commissione. "Si tratta di decisioni definitive e ad effetto immediato" spiega il vicepresidente Rocco Buttiglione al termine della riunione.
Per quanto riguarda le spese per i collaboratori parlamentari il rimborso sarà al 50% forfettario (ora lo è al 100%) e al 50% dovrà essere documentato, o con l'assunzione del collaboratore o con la documentazione delle spese sostenute. L'obiettivo, ha precisato Buttiglione, resta comunque quello di regolamentare la materia per legge.
Si è stabilito che per quanto riguarda i vitalizi dei deputati si passa al sistema contributivo. Così come anche per i dipendenti della Camera.
Buttiglione: "Sacrifici per essere credibili". Il vicepresidente della Camera Rocco Buttiglione, commenta a caldo le decisioni di Palazzo Chigi: "C'è il disegno di dire che nel momento in cui si chiedono sacrifici al Paese, chi ha posizioni apicali, se vuole essere credibile, deve essere il primo a farli"
Fonte: La repubblica