Il mercato dei carburanti

[Tyler Durden]

volevo che qualcuno che mastica economia mi spiegasse un concetto semplice perchè sinceramente non trovo risposta.

in libia si ammazzano a vicenda -> in libia c'è il petrolio
la situazione petrolio si complica -> il prezzo del petrolio sale
la benzina si produce dal petrolio -> il prezzo della benzina sale

non fa una piega.
La benzina oggi costa 1.56 SE TI VA BENE.
questo vuol dire che c'è stato un rialzo SPAVENTOSO in una settimana praticamente.
eh beh.. l'effetto della guerra in libia.

ok



la guerra finisce, tutto torna alla normalità:

la guerra in un posto finisce -> in quel posto c'è il petrolio
la situazione del petrolio si stabilizza -> il prezzo del petrolio scende
la benzina si produce col petrolio -> la benzina non scende manco per il *****.. o se lo fa lo fa di un centesimo in dieci giorni..

a uno normalmente girano i coglioni e chiede il perchè di questo fenomeno..
e la risposta è SEMPLICISSIMA! ti dicono che quella che stai comprando ovviamente non è la benzina prodotta col petrolio comprato a caro prezzo ma è stata prodotta tempo fa! ecco perchè non scende!!


















..ma allora perchè sale?

[Wittmann]

poca economia, sono dei cani...

[Slint]

...

a uno normalmente girano i coglioni e chiede il perchè di questo fenomeno..
e la risposta è SEMPLICISSIMA! ti dicono che quella che stai comprando ovviamente non è la benzina prodotta col petrolio comprato a caro prezzo ma è stata prodotta tempo fa! ecco perchè non scende!!

..ma allora perchè sale?

Ho nozioni di economia solo molto basilari ma provo a rispondere in attesa di qualcuno che ne sa di più. Il fenomeno dovrebbe essere in un certo senso legato alla curva di elasticità della domanda di benzina. In parole povere ormai la benzina è da considerarsi un bene primario e una variazione nel costo implica una variazione alquanto limitata della quantità acquistata. Il prezzo non scende più perchè sei disposto a pagare lo stesso quel prezzo.

Speriamo che qualcuno che ne sappia di più si faccia sentire!

[Tyler Durden]

ma allora che c'entra la guerra?

poca economia, sono dei cani...

ne ho il FORTISSIMO sospetto ma volevo l'ufficialità della cosa

[Slint]

ma allora che c'entra la guerra?



ne ho il FORTISSIMO sospetto ma volevo l'ufficialità della cosa

Il fatto che siano dei cani rimane comunque una realtà indubbia.
La guerra aumenta il prezzo con i meccanismi che hai descritto tu prima, è una cosa abbastanza naturale. La cosa "innaturale" è che poi i prezzi non tornano normali quando la situzione finisce, e questo dovrebbe essere spiegato invece dai quei meccanismi che ti ho spiegato prima. Se la pasta aumentasse molto la maggior parte delle famiglie continuerebbe a comprarne esattamente la stessa quantità (con un guadagno netto delle aziende ovviamente).
In teoria la soluzione c'è, rendere la domanda elastica scegliendo prodotti sostitutivi. In teoria dovremmo diminuire il consumo dei carburanti, ma la cosa è evidentemente molto difficile. Se ciò accadesso anche i prezzi diventerebbero più elastici e tornerebbero quasi al loro posto.
Utopia, nel frattempo le industrie guadagnano più soldi, la moneta perde valore e noi cavalchiamo l'inflazione. Che bello!

[Lucien]

Io ingenuamente mi chiedo perché gli Stati, che in fondo con l'inflazione ci rimettono, non si decidono a calmierare i prezzi. Ad imporre che un'impresa che produce beni di prima necessità non possa andare oltre una certa percentuale di guadagno sul prezzo della materia prima.
Evidentemente gli Stati non sono dove sono che per servire il potere economico (che non è la stessa cosa dell'economia) e la libertà d'azione dei ladri in grande stile.

[Wittmann]

ma allora che c'entra la guerra?



ne ho il FORTISSIMO sospetto ma volevo l'ufficialità della cosa

Hi hi confermo, è ufficiale.

E' verissimo anche quello che ha detto Slint, che è poi anche uno dei motivi grazie al quale le amate compagnie petrolifere possono in sostanza fare ciò che vogliono.
Se poi ci si aggiunge che SICURAMENTE fanno cartello sui prezzi e SICURAMENTE concordano aumenti e ribassi, eludono anche le poche regole di mercato e della concorrenza che potrebbero in teoria limitare questi scandalosi comportamenti.
Si approfittano della minima instabilità o voce o rischio per far schizzare vsubito erso l'alto prezzi e valori dei future del petrolio (che come dice la parola stessa sono "contratti" di acquisto e vendita "futuri") adeguanto però in tempo reale anche i listini di vendita dei carburanti (assurdo, perchè i carburanti già raffinati e già in rete sono stati prodotti con i costi "vecchi"); quando invece il pericolo passa o la tensione si allenta, e i prezzi del petrolio tornano a diminuire (stranamente ben più lentamente di quanto sono aumentati), i prezzi alla pompa si adeguano in ritardo e oltretutto solo in parte.
Ogni tanto intervistano qualche petroliere o operatore del settore e infatti alla domandina facile facile "ma perchè se il petrolio aumenta di 10$ al barile la benzina aumetna subito di 10 cent al litro, ma se il petrolio diminuisce di 10$ la benzina cala dopo 2 settimane di 4cent!?" nessuno risponde mai..."eh è la rete distributiva, eh sono le imposte e le accise, eh non è colpa nostra, eh le ass. dei consumatori forniscono dati falsi, ecc".
Pessimi.

[Rocknrolf]

il problema è, come hanno già spiegato Wittman, che sono dei cani. Gli stati membri dell'OPEC gestiscono l'80% delle riserve di petrolio e il 50-60 % delle riserve di gas, questo monopolio permette agli stati OPEC di fare il bello e il cattivo tempo e approfittare di qualsiasi situazione per alzare i prezzi, contando sul fatto che ormai il petrolio è un bene necessario. Una delle possibili soluzioni sarebbe quella di trovare dei beni sostitutivi, come ha detto benissimo Slint, ma non vedo nessun progetto a breve termine per raggiungere questo scopo.

ps, volutamente ironico: è tutta colpa di Moratti che sicuramente deve comprare dei giocatori d'estate e fa salire il prezzo della benzina.

[thorpe]

Ci sono diversi fattori da tenere in considerazione:

1- assetto oligopolistico del mercato degli idrocarburi, con pochi attori dotati di grande "scarcity power" e inclini a pratiche di cartello. come già detto da altri, si tratta di prodotti di cui la maggior parte dell'attuale tessuto produttivo nonché della cittadinanza non può fare a meno, per cui le compagnie sono libere di dettare le condizioni che preferiscono.

2- il mercato azionario. parte della responsabilità dei rialzi dei prezzi è dovuta agli indici azionari (tipicamente il Brent e ) che trattano il prezzo dei futures del petrolio. la speculazione altera quindi l'economia reale facendo salire i prezzi.

3- in Italia, abbiamo alcune anomalie tutte nostre. del resto, non vorremo mica smentirci. oltre alla ben nota lista di accise sulla benzina e tasse del paleolitico che però incidono per un 55,1% del costo totale (media europea è 58,3%), abbiamo dei costi distributivi molto alti e sicuramente qualche meccanismo di speculazione con cui fare i conti. c'è anche un'altra cosetta molto simpatica che ho scoperto poco tempo fa: l'IVA drag (drenaggio fiscale) che interviene anche sui carburanti. in pratica si tratta di un aumento automatico del prelievo fiscale in questo caso sulla benzina che si attiva in occasioni di forte pressione sul prezzo dei carburanti. quindi parte del rialzo dei prezzi è rintracciabile anche in una maggiore pressione fiscale che si attiva proprio quando ci sarebbe bisogno di un'azione calmierante da parte del governo.

[Pitbull_88]

so solo che i 5 euri che mettevo il sabato notte per girare per la città non mi basta più perchè ormai è a 1,60 la benzina....bastardissimi membri dell'OPEC...loro e tutti quelli che stanno contribuendo a questi prezzi esagerati devono farsi addosso la sciolta di cacca esattamente 5minuti dopo essere usciti di casa, in mezzo a un ingorgo spaventoso.