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La lista della spesa di Silvio

  1. #1
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
    Messaggi: 16,203
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    Predefinito La lista della spesa di Silvio

    Dieci sicuri, forse quindici, al massimo una ventina. Il nuovo gruppo parlamentare che salverà il governo Berlusconi non è ancora definito neppure numericamente, ma già alcuni nomi sono certi. E mostrano che nel neonato raggruppamento c'è un po' di tutto: tanto meridione, qualche trasformista, alcuni inquisiti e persino l'assenteista da record Antonio Gaglione.

    Prima ancora di portarlo tra i suoi deputati, Berlusconi dovrebbe infatti convincere Gaglione ad andare ogni tanto almeno in Parlamento. L'onorevole pugliese, chirurgo di professione, si fregia infatti del titolo di assenteista numero uno della Camera italiana, con un tasso di assenze che secondo il monitoraggio di OpenPolis è del 91%: un numero che farebbe impallidire il più fannullone dei dipendenti pubblici di Brunetta.



    Proprio questo vizietto di restare a casa invece di andare in aula (lo hanno visto a Montecitorio solo in 600 votazioni su 6.700 e non ha mai partecipato a una missione durante l'attuale Legislatura) gli era già costato caro ai tempi della sua militanza nel Partito Democratico. Si, perché Gaglione in Parlamento ci è arrivato venendo eletto nelle file del Pd, tanto che nell'ultimo governo Prodi è stato anche sottosegretario alla Salute. L'avventura tra i democratici è finita solo nel 2009, quando una delle sue numerose assenze contribuì a far passare lo "scudo fiscale" per pochi voti. Le polemiche costrinsero Gaglione a dimettersi dal Pd, ma non gli impedirono di rimanere ben saldo in Parlamento, fino a passare nella neonata formazione "Noi Sud" nella quale milita, senza troppo scomodarsi, tutt'ora.

    E' proprio dal piccolo partito meridionalista che arrivano gran parte delle nuove reclute della maggioranza. La formazione, nata dai transfughi dell'Mpa di Raffaele Lombardo dopo che questi ha realizzato un governo di coalizione con parte del centrosinistra in Sicilia, può contare anche su Arturo Iannacone, Elio Belcastro, Antonio Milo, Luciano Sardelli (ex Forza Italia).

    Gli altri movimenti arrivati in soccorso di Berlusconi sono l'Alleanza di Centro di Francesco Pionati e il Partito Repubblicano di Francesco Nucara, che è riuscito nella difficile opera di spaccarsi a metà anche avendo solo due deputati. Della formazione repubblicana fa parte anche Giorgio La Malfa, il quale però ha già dichiarato la sua intenzione di non aderire al nuovo gruppo parlamentare, preferendo soluzioni centriste.

    L'altro partito di sostegno che si prepara a donare i suoi voti a Berlusconi è quello dei Liberal Democratici di Daniela Melchiorre: una formazione politica che può vantarsi di aver cambiato schieramento almeno sei volte negli ultimi tre anni. Prima nell'Unione che porta Prodi al Governo, poi tra coloro che ne causano la caduta nel gennaio 2008, approdano nelle liste del Pdl a febbraio 2008, si costituiscono come gruppo separato nel giugno dello stesso anno, passano all'opposizione a ottobre, vanno da soli alle Europee del 2009 (ultimo partito italiano con un misero 0,2% di voti), finiscono nell'Udc per le Regionali del 2010, tornano con Berlusconi in questi giorni.

    La confusione di tutti questi passaggi da un fronte all'altro genera siparietti che, se non si trattasse di argomenti delicati come il governo di un Paese, farebbero sorridere. Uno dei deputati liberali, Italo Tanoni, eletto nelle liste del Pdl, è stato convocato ad agosto proprio da Berlusconi a cui comunicò il suo appoggio, salvo poi rimangiarsi tutto una volta scoperto che il numero dei dissidenti finiani era più alto del previsto.

    Ma Italo Tanoni non è la figura più controversa del partito LibDem: il premio spetta infatti a Maurizio Grassano, onorevole "ripudiato" dalla Lega Nord. Dopo l'elezione di Roberto Cota a governatore del Piemonte, Grassano gli è infatti subentrato in parlamento. Il suo stesso partito però rifiutò l'iscrizione al gruppo parlamentare perché, nel frattempo, Grassano era finito invischiato in un'indagine per truffa aggravata ai danni del Comune di Alessandria. Secondo l'accusa Grassano avrebbe ottenuto quasi 800 mila euro di rimborsi illegali attraverso uno stratagemma messo in piedi con un socio. Nel settembre del 2009 Grassano è finito anche agli arresti domiciliari per aver tentato di inquinare le prove dell'indagine.
    La lista della spesa di Silvio - L'espresso
    ecco chi salverà il culo a Berlusconi che avrà chiaramente messo mano al portafoglio

  2. #2
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
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    ma non si chiama "corruzione"?

  3. #3
    Can che dorme Wolverine
    Uomo 39 anni
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    Considerando che molta di questa gente aveva GIA' cambiato numerosi schieramenti prima, perchè accusare di eventuale corruzione solo Berlusca e solo adesso?...

  4. #4
    Se muoio rinasco P S Y C H O
    da Estero
    Iscrizione: 6/12/2005
    Messaggi: 17,140
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    Non so se è una mia responsabilità o se è cosa comune, ma io di certa gentaglia in parlamento non avevo mai sentito parlare prima; o meglio, in termini generali si dice sempre che ci sono un sacco di paraculi in parlamento, però dei nomi e dei fatti di cui si sono resi protagonisti, salvo rari casi, son sempre stato inconsapevole.

    MI chiedo: quando qualcuno di questi esseri che si spacciano per onorevoli si macchia di simili colpe, perché la controparte politica non li sputtàna pubblicizzando le loro malefatte? Vale il detto "fra cani non ci si morde", oppure son solo io che non leggo i giornali e/o ascolto i notiziari?

    A parer mio ci vorrebbero regole moooolto restrittive per poter stare in parlamento. Altro che "i pregiudicati non dovrebbero essere eletti" che assurdamente è già un miraggio. Regole strette e ferreee, del tipo se superi il 5% di assenze, vieni licenziato dall'incarico.

  5. #5
    ... SteekHutzee
    Uomo 36 anni
    Iscrizione: 19/7/2008
    Messaggi: 16,203
    Piaciuto: 100 volte

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    Un’Italia trasformata in “bordello state”, in cui non solo “alcune donne arrivano in Parlamento attraverso una camera da letto”, ma soprattutto “donne e uomini, giornalisti e professionisti, hanno dato via le loro menti ei loro principi, anziché i loro corpi”. Non è Repubblica o il Fatto quotidiano che lo scrive. E’ “Foreign policy”, la rivista americana letta in tutto il mondo dal gotha della Finanza, della diplomazia, dell’economia, insomma la bibbia delle istituzioni internazionali, che descrive l’Italia ai tempi di Berlusconi. L’articolo si apre con una citazione di Dante dal canto VI del Purgatorio e l’analogia con l’Italia di oggi non è lusinghiera :”Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta, non donna di province, ma bordello!”. Ieri come oggi. L’editorialista Waltston passa poi ad analizzare le ultime vicende politiche, sottolineando come “ci sia stata una mancanza di leadership dalla fine di luglio, ma nelle ultime due settimane la mancanza di una direzione è arrivata al parossismo”. Non è finita. Sempre nell’articolo viene citata l’opinione di un altro illustre scrittore, il professor Maurizio Viroli di Princeton, “La libertà dei servi”. L’Italia è riuscita nell’esperimento politico di “trasformare, senza violenza, una repubblica democratica in una corte che al suo centro ha un signore feudale circondato da una pletora di cortigiani ammirati e invidiati da una moltitudine con spirito servile”.

    Parole graffianti che descrivono però un’imbarazzante verità. La compravendita di deputati in atto in questi giorni da parte del presidente del Consiglio è solo l’ultimo imbarazzante episodio di questa saga berlusconiana che sta trasformando l’Italia in un bordello ma che soprattutto sta distruggendo la nostra immagine all’estero. Non parlo di notizie astratte o di sussurri di corridoio. Se qualcuno avesse ancora qualche dubbio su, ascoltate l’intervista del collega Antonio Razzi. In cambio di un passaggio dalla loro parte, gli hanno offerto un posto in lista blindato nelle prossime politiche, una poltrona da sottosegretario o viceministro oppure, in alternativa, il pagamento del mutuo residuo della sua casa. Intanto, scrive sempre il Foreign policy, l’Italia “è in un grande difficoltà”: è infatti l’unica economia del G7 con crescita negativa secondo le previsioni dell’Ocse (-0,3%) e al 48esimo posto per competitività secondo il World Economic Forum, appena dopo la Lituania e appena prima del Montenegro. Un quadro aggravato dalla mancanza di un ministro dello Sviluppo economico, che dura ormai da mesi. Grazie Berlusconi!
    YouTube - BERLUSCONI CORRUTTORE ECCO LE PROVE. 16 09 2010

    Berlusconi corruttore: ecco le prove | Il Fatto Quotidiano
    ma con queste "prove" non ci sono gli estremi per una inchiesta ?

  6. #6
    obo
    .
    35 anni
    Iscrizione: 23/9/2005
    Messaggi: 35,505
    Piaciuto: 122 volte

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    Quote Originariamente inviata da AbraXas Visualizza il messaggio
    ma con queste "prove" non ci sono gli estremi per una inchiesta ?
    secondo me si, ma io sarei una toga rossa

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