«No, no. Non escludo che senatrici o deputate siano state elette dopo essersi prostituite». A dirlo è stata la deputata Angela Napoli, del Fli, componente la commissione parlamentare antimafia, rispondendo alle domande di Klaus Davi. «Purtroppo - ha aggiunto - può essere vero e questo porta alla necessità di cambiare l'attuale legge elettorale. È chiaro che, essendo nominati, se non si punta sulla scelta meritocratica, la donna spesso è costretta, per avere una determinata posizione in lista, anche a prostituirsi o comunque ad assecondare quelle che sono le volontà del padrone di turno». La parlamentare, poi, è scritto in una nota, parlando del Ddl del ministro Mara Carfagna che prevede il carcere per i clienti delle prostitute, ha sostenuto che «se veramente quell'ipocrita Ddl sulla prostituzione diventasse legge, sarebbero non tanti, ma tantissimi i parlamentari che verrebbero arrestati». «Salvo che i parlamentari beccati con prostitute - ha precisato Angela Napoli - se la cavino con l'immunità, mentre un operaio o un camionista finirebbero per pagare nella solita logica di casta, come sempre avviene».
«Le liste lombarde del Pdl alle ultime elezioni non erano pulite. Stiamo valutando il tutto con la commissione antimafia. Pertanto la Moratti e Formigoni farebbero bene a dare messaggi chiarissimi, non solo con le parole, ma anche con le scelte dei candidati». Lo ha sostenuto, secondo quanto riferisce una nota, Angela Napoli, deputata del Fli e componente la Commissione parlamentare antimafia, intervistata da Klaus Davi per il suo programma televisivo «KlausCondicio», in onda su You Tube. «Dire a parole che non si vogliono i voti della 'ndrangheta - ha aggiunto - è molto facile per tutti. Quando poi, però, si fanno le liste elettorali e, all'interno delle stesse, si inseriscono candidati conosciuti per i loro rapporti con la criminalità organizzata, vuol dire che si punta ancora una volta solo al risultato elettorale numerico, ma non qualitativo. Questa è una delle mie battaglie principali che ho portato avanti anche in Calabria, anzi soprattutto lì, in occasione delle ultime regionali. Io non sono andata a votare perchè, dopo aver avuto la forza, e devo dire anche il coraggio, di fare i nomi, a livello nazionale, di determinati politici collusi con la mafia, me li sono ritrovati candidati nelle liste». La Napoli ha poi sostenuto che «i nuovi boss studiano alla Bocconi e ad Harvard, hanno anche due o tre lauree e vanno ai meeting dell'intellighenzia come per esempio quello di Cernobbio. Ha perfettamente ragione Nicola Gratteri», procuratore aggiunto di Reggio Calabria. La parlamentare ha anche sostenuto che «la Moratti non parla della 'ndrangheta a Milano perchè ha paura. Ha paura, così facendo, di criminalizzare l'intero territorio. Basti pensare al fatto che non è stato possibile nemmeno creare una commissione comunale antimafia. Questo è estremamente grave».
FINI: "SI SCUSI" «Ledere la dignità delle deputate con accuse generalizzate quanto teoriche, e quindi indimostrabili, non può essere consentito né per il rispetto che si deve al Parlamento né per la considerazione che si deve avere per tante donne che, al pari dei colleghi di genere maschile, fanno politica con passione e disinteresse. Mi auguro che l'on. Angela Napoli, proprio perché a pieno titolo rappresenta da anni questo di genere di impegno politico, ammetta la gravità delle sue parole e se ne scusi». È quanto dichiara il Presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini.
LE DONNE DEL PDL: ATTACCO SQUALLIDO «Da parte dell'on. Angela Napoli è arrivato un attacco squallido e infamante che nulla ha a che fare con la politica ma tutto con l'astioso e rancoroso modus operandi che hanno messo in scena i finiani negli ultimi mesi». Lo dichiara in una nota Beatrice Lorenzin, deputata del PdL, aggiungendo che «attaccare le donne, facendo leva su un facile pregiudizio maschilista e gossipparo, è la strada scelta da queste sedicenti paladine della causa femminile che hanno trovato l'ultimo ricovero in Fli e che nei fatti si sono dimostrate, per comportamenti politici, totalmente estranee alla promozione e alla tutela della causa femminile, fuori e dentro il partito». «Assoggettare così la questione ancora aperta delle pari opportunità delle donne in politica e della loro agibilità ad una mera e strumentale opposizione di parte, è questa si la fogna della politica. Non mi riconosco in questo livello del dibattito che trovo sinceramente avvilente per quante di noi, anche da diverse posizioni culturali e ideologiche, ritengono di dover servire la causa più nobile della cosa comune. Faccio un appello, questa volta sì, non solo alle donne del mondo politico, ma anche agli uomini, alle istituzioni e in particolare ai mass media - conclude Lorenzin - per riportare il dibattio in un ambito di civiltà che non svilisca cento anni di lotte e battaglie per il raggiungimento dei diritti civili e politici delle donne italiane».
«Mi vergogno terribilmente per le affermazioni di Angela Napoli sulla prostituzione delle parlamentari. Parole di una gravità inaudita, che squalificano pesantemente chi le ha pronunciate. È aberrante che lo scontro con i finiani stia portando, giorno dopo giorno, ad un fuoco di fila meschino e volgare contro le nostre donne, a nome delle quali esprimo il più profondo sdegno». È quanto afferma la deputata Barbara Saltamartini, responsabile delle Pari opportunità del PdL sottolineando come sia «tristemente ridicolo che la collega lanci accuse di questa risma solo per sponsorizzare la modifica della legge elettorale, un provvedimento, peraltro, da lei stessa votato tranquillamente durante lo scorso governo Berlusconi.
NAPOLI:*"QUALCHE ELETTA PROSTITUITA". IRA FINI -VIDEO*-*Leggo