Finalmente ho recuperato Cristina D'Avena e i tuoi amici in TV 6 e la mia collezione è terminata, la qualità sonora è stupenda, alla fine degli anni '80 i nastri furono migliorati e quindi il rumore di fondo calò drasticamente, tanto che non esistono più grandi differenze tra i nastri originali e quelli vergini al cromo o al metal, che non erano compatibili con tutti gli stereo.
Sarà che uso uno stereo con le casse integrate ad un volume non molto alto perché per abitudine non ascolto la musica a tutto rimbombo, ma a me sembra che tutte le storie sulla qualità sonora degli audiofili siano grosse esagerazioni.
E mi viene da ridere con la storia del CD "metallico" il CD semplicemente ha memorizzato un file WAV digitale che è ad altissima fedeltà senza perdite... Il cosiddetto "suono metallico" dipende dal fonico, che se è pessimo fa un pessimo lavoro, soprattutto a causa della "LOUDNESS WAR" il suono viene pompato fino all'inverosimile perché suoni ad un volume altissimo e così viene rovinato. Ma questo non significa che sia colpa del supporto CD, che semmai ha il difetto di essere soggetto a danni causati da graffi e scollatura dello strato metallico dove i dati vengono scritti ed i lettori facilmente soggetti ad usura, ma è un altro discorso... Il CD è un formato fedelissimo, col vinile la loudness war è impossibile, perché ha un limite di volume disponibile e quindi i fonici dovevano ai tempi stare molto attenti al volume della registrazione (anche gli artisti dovevano rispettare il limite di rumorosità per questo) ma questo non significa che fosse un formato superiore al CD, è una cretinata la storia della musica che deve suonare da supporti analogici, non ha fondamento...
Il vinile è davvero superiore alla musicassetta per quanto riguarda il rumore di fondo, ma se devo considerare quanto è palloso ed ingombrante il vinile e quanto ingombra un giradischi, che necessita di continue attenzioni, mi chiedo, ma chi me lo fa fare quando c'è il CD?
La musicassetta è un discorso a parte, è più piccola di un CD, può durare anche 2 ore (alcuni nastri vergini ci arrivano, ne vendettero anche alcuni da 3 ore) contro la massima durata di 1 ora del vinile, inoltre si possono sistemare su uno scaffale come libricini, sono davvero fantastiche e portatili.
Capisco che sia tecnologia rètro, ma almeno io sono rimasto fedele alla musicassetta che fu commercializzata fino al 2004, il ritorno al vinile (che secondo me non ha affatto senso specifico) si ri fa ad una tecnologia che era stata dismessa quando, nel 1993? Per me tra l'altro i 45 giri sono buoni solo per giocarci a frisbee.
Comunque, se dovevamo fare una cosa senza senso come ritornare al vinile (che fu soppiantato dal CD che era un supporto superiore, non come l'mp3 che era solo un formato di compressione per avere spazio nei lettori digitali portatili e sciupava davvero la musica) giustamente sta tornando anche lei, la gloriosa musicassetta.
Quello straordinario gioiellino della Philips, che ti sta in una mano e può immagazzinare parecchi minuti di musica.
Fu inventata per registrare convegni e interviste ed invece alla fine fu migliorata per diffondere con dimensioni contenute la musica degli artisti...
Che pezzo di storia.
Fu intenzionalmente tolta di mezzo nel 2004, perché era ancora molto popolare e la sua domanda non aveva subito drastici cali. Alcuni artisti oggi sono tornati a distribuire la loro musica in questo formato, affermando che furono costretti a smettere di farlo, quando fu intenzionalmente dismessa.
Ma oggi sta tornando grazie ad alcune fabbriche europee ed americane e quindi torna anche la commercializzazione degli album originali in questo formato.
In fondo se è dovuto tornare quell'enorme ventaglio che dura al massimo un'ora, perché non doveva tornare la cassetta?