È il primo airbag centrale al mondo per la fila posteriore di sedili:
entra in funzione come una barriera dalla parte alta del padiglione
Toyota stupisce ancora
ecco l'airbag posteriore
di MAURIZIO CALDERA
Lo installeranno su un nuovo modello Toyota previsto a breve in Giappone. È il primo airbag centrale al mondo per la fila posteriore di sedili, in grado di ridurre le eventuali lesioni per i passeggeri in caso di collisione laterale, quando entra in funzione come una barriera dalla parte alta della console, in modo tale da diminuire gli infortuni dovuti agli urti dei passeggeri nell'abitacolo o tra loro stessi. Di strada se ne è percorsa molta, insomma, dalla comparsa dei primi "cuscini" per auto. Erano i primi mesi del 1951, quando il tedesco German Walter Linderer, in contemporanea all'americano John Hedrik, chiesero i primi brevetti per un airbag.
E, quasi 60 anni dopo, Toyota raggiunge un traguardo in più. Chiamarlo semplicemente airbag però è riduttivo, gli SRS (Supplementary Restraint System, o Sistema di Ritenuta Supplementare) costituiscono, infatti, un sistema che si affianca alle cinture di sicurezza, migliorandone l'efficacia. Nati per gonfiarsi in caso di urto frontale, i primi air bag erano gonfiati dall'aria compressa, ma non riuscivano a riempirsi nei pochi decimillesimi di secondo giudicati un tempo ideale per contenere il corpo di pilota e passeggero, non facendoli scivolare in avanti sul sedile. Oggi l'airbag si gonfia, anzi esplode, ad una velocità di 320 chilometri orari in caso di urto.
Un sensore segnala l'evento ad una centralina elettronica e questa ad un detonatore che innesca la sostanza contenuta in una capsula esplosiva. Di solito il comburente è l'azoturo di sodio, che sviluppa una grande quantità di azoto.
Appannaggio all'inizio delle sole auto di lusso, oggi gli airbag sono diventati popolari e sono applicati anche alle vetture dei segmenti più bassi, ma si sono anche "specializzati", in modo da essere montati di lato o a tendina per proteggere i fianchi o la testa.
Una ricerca condotta sul parco circolante negli Stati Uniti ha rilevato che, dal 1999, il governo federale ha chiesto ai costruttori di installare gli airbag frontali in tutte le auto, anche se erano gli stessi clienti a richiederli già dai primi anni '90. Non resi obbligatori dalla legge, invece, gli airbag laterali, offerti di serie oppure optional, sul 95% delle auto, sul 100% dei SUV e 66% dei pick up - sempre protagonisti del mercato USA - valori riferiti alla produzione di quest'anno.
Già dal settembre 2007 però l'ente preposto alla sicurezza stradale USA, il National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), ha introdotto nuove prove per i crash test relativi agli urti laterali, che prevedono una maggiore protezione per testa e torace per i passeggeri anteriori e posteriori.
La recente commercializzazione degli airbag a tendina e di quelli per le ginocchia però ha elevato il livello di risposta per una più ampia gamma di incidenti. Toyota Motor Corporation quindi, come parte dei suoi sforzi per realizzare una mobilità sostenibile, persegue l'obiettivo di potenziare le proprie iniziative per la sicurezza del traffico attraverso lo sviluppo di veicoli e di tecnologie sempre più sicure, basati sul Concetto di Gestione Integrata della Sicurezza di TMC, la partecipazione alla creazione di un ambiente di traffico sicuro, e l'attuazione di attività studiate per educare il guidatore sulla sicurezza in auto, con l'obiettivo di raggiungere un tasso di mortalità zero per cause di traffico.
(22 marzo 2009)
questo è per quelli che dicevano che la fiat è avanti