Vagavo sperduto
sotto il sole,
per valli deserte;
non un rumore,
non una parola
risuonava,
in quel vuoto viscerale.
E non un attimo
di sollievo
da quell'arsura,
che grava come
un masso sul corpo
ormai stanco.
Un dolce inferno
senza via d'uscita,
che sì come ti prende,
non ti lascia andare.
E tutto ciò che resta,
è un soave abbandono.