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Memorie di un demone stanco e bugiardo

  1. #1
    Dovahkiin
    Utente cancellato

    Predefinito Memorie di un demone stanco e bugiardo

    Il fumo della sigaretta si staglia contro il cielo vuoto che c'è dietro il filtro.
    Si alza lentamente, staccandosi dal fuoco che dà respiro al tabacco e ne toglie a me; balla piano, per alcuni secondi, mentre si alza morso dalle folate di vento.
    Mi guardo le dita, memore del famoso stolto che le osservava quando gli venne indicata la Luna; bastano pochi secondi per volgere di nuovo lo sguardo al cielo.
    L'alone grigio del fumo è sparito, inglobato dall'aria circostante e dal vento che finalmente lo ha inghiottito.
    Lo segue presto un fratello.
    I miei occhi ne cercano ancora la danza, attentamente, seppur storditi dal sonno appena andato e da quello che si preannuncia arrivare da lì a poco; non riesco più a distinguerlo.
    Nubi grigie, di un grigio d'asfalto, rompono l'armonia del mio lento suicidio.
    Verrà a piovere. Probabilmente verrà a piovere.
    Voci mi colpiscono da tutte le direzioni, non porgo l'altra guancia.
    E guardando questo cielo vacuo, rido delle nuvole che corrono a bagnarmi il viso.
    Le bacio con gli occhi, respirando il loro cieco mugolare... Venitemi incontro, senza bisogno di farmi correre, e vi ricorderò...
    Ho corso troppo, da un po' di tempo a questa parte, accorgendomi al tragurdo di esser partito senza staffetta.
    E decido. Decido da solo, decido con la forza della mia debolezza.
    Decido che è inutile continuare a costuire sogni su fragili fondamenta di cartone solo per vederle disciolte dalla pioggia che l'aria non riesce a rallentare.
    E che da adesso in poi sarai tu a dovermi cercare, a dover incrociare il mio sguardo facendolo sembrare un caso, a dover provare a donarmi un sorriso ogni qualvolta me ne manchi uno.
    Rientro al coperto, finita la sigaretta, terminato il fumo. L'ultimo flutto di nicotina aeriforme, complice una folata di vento ritardataria, mi entra negli occhi facendomeli bruciare un po'.
    Mi sfrego gli occhi, con le mani sporche.
    Il bruciore è perfettamente percettibile, ma sopportabilissimo.
    Aperti gli occhi, osservo di nuovo il cielo spezzato tra nubi e sereno; il contrasto mi appare molto più netto, tra le lacrime.
    Rientro al coperto, aspettando il momento in cui mi toccherà correr sotto la pioggia scrosciante.
    Il pensiero mi mette di buon umore.

    E' una cosuccia che ho scritto oggi mentre aspettavo di cominciare il corso di recupero di matematica...
    Se vi va, ditemi pure cosa ne pensate...
    Sto cercando di migliorare il mio stile, e mi serve qualche punto di riferimento...


  2. #2
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

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    Solo in alcuni punti mi sembra che una frase non leghi troppo bene con quella precedente. Però alla fine è scritto bene, e anche l'immagine che evoca mi piace.
    E' affascinante.

  3. #3
    Dovahkiin
    Utente cancellato

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    Quote Originariamente inviata da acalypha Visualizza il messaggio
    Solo in alcuni punti mi sembra che una frase non leghi troppo bene con quella precedente.
    Saresti così gentile da indicarmi dove hai avuto questa impressione?

  4. #4
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

    Predefinito

    Il fumo della sigaretta si staglia contro il cielo vuoto che c'è dietro il filtro.
    Si alza lentamente, staccandosi dal fuoco che dà respiro al tabacco e ne toglie a me; balla piano, per alcuni secondi, mentre si alza morso dalle folate di vento.
    Mi guardo le dita, memore del famoso stolto che le osservava quando gli venne indicata la Luna; bastano pochi secondi per volgere di nuovo lo sguardo al cielo.
    L'alone grigio del fumo è sparito, inglobato dall'aria circostante e dal vento che finalmente lo ha inghiottito.
    Lo segue presto un fratello.
    I miei occhi ne cercano ancora la danza, attentamente, seppur storditi dal sonno appena andato e da quello che si preannuncia arrivare da lì a poco; non riesco più a distinguerlo.
    Nubi grigie, di un grigio d'asfalto, rompono l'armonia del mio lento suicidio.
    Verrà a piovere. Probabilmente verrà a piovere.
    Voci mi colpiscono da tutte le direzioni, non porgo l'altra guancia. ___
    __ E guardando questo cielo vacuo, rido delle nuvole che corrono a bagnarmi il viso.
    Le bacio con gli occhi, respirando il loro cieco mugolare... Venitemi incontro, senza bisogno di farmi correre, e vi ricorderò...
    Ho corso troppo, da un po' di tempo a questa parte, accorgendomi al tragurdo di esser partito senza staffetta.
    E decido. Decido da solo, decido con la forza della mia debolezza.
    Decido che è inutile continuare a costuire sogni su fragili fondamenta di cartone solo per vederle disciolte dalla pioggia che l'aria non riesce a rallentare.
    [E che] Da adesso in poi sarai tu a dovermi cercare, a dover incrociare il mio sguardo facendolo sembrare un caso, [a dover provare] provando a donarmi un sorriso ogni qualvolta me ne manchi uno.
    __[Rigo di spazio]
    Rientro al coperto, finita la sigaretta, terminato il fumo. L'ultimo flutto di nicotina aeriforme, complice una folata di vento ritardataria, mi entra negli occhi facendomeli bruciare [un po'].
    Mi sfrego gli occhi, con le mani sporche.
    Il bruciore è perfettamente percettibile, ma sopportabilissimo.
    Aperti gli occhi, osservo di nuovo il cielo spezzato tra nubi e sereno; il contrasto mi appare molto più netto, tra le lacrime.
    Rientro al coperto, aspettando il momento in cui mi toccherà correr sotto la pioggia scrosciante.
    Il pensiero mi mette di buon umore.
    I primi trattini sono perchè, appunto, non mi piace molto come suonano di seguito queste due frasi.Non so.
    Quelle correzioni successive sono puramente dettate dal mio gusto personale, ma andava benissimo lo stesso come scritto da te.
    E al terzo "punto" avrei lasciato un rigo libero, perchè il protagonista sembra staccarsi dalle sue fantasie e tornare bruscamente alla realtà.
    E l'ultimo "rientro al coperto" l'avrei sostituito con un'altra immagine, perchè l'hai da poco usato sopra, ad inizio frase.Serve forse per dar più enfasi all'azione, ma non so, anche qui non lo trovo perfettamente intregrato nel testo.Magari mettendo "rientro". Ma non sono sicurissima neanche della mia scelta. xD
    Però nel complesso, come ho già detto, fa la sua bella figura.

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