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Ecce H. (cronaca di formazione)

  1. #1
    Vincitore concorso poesia 2010
    Uomo 44 anni da Gorizia
    Iscrizione: 24/3/2007
    Messaggi: 1,334
    Piaciuto: 2 volte

    Predefinito Ecce H. (cronaca di formazione)

    E' un sabato notte, anzi una domenica mattina, da lupi. Sto giocando con la console alle quattro, alienato come pochi e deciso ad affogare delusioni e sconfitte nella virtualità più becera.
    Il gioco di ruolo consiste nel far convivere una tizia con la madre in un appartamento incasinatissimo, con questa che fa la scavezzacolli la notte, torna casa all' alba e gli orari non coincidono mai. A volte le concedo delle trasgressioni particolari, tipo feste a sorpresa e baci saffici con la vicina.
    Fatto sta che mi squilla il telefonino e la mia pax multimediale viene infranta da un' angoscia improvvisa. Guardo lo schermino e vedo che è H. Sicuramente starà in qualche guaio. A quest' ora non può essere altrimenti.
    H. ha sempre una voce squillante e cordiale, specie quando ha alzato un po' il gomito. Come ad esempio in montagna, presso le sue terre d' origine, dove beve e si crogiola nel grasso caldo delle baite,

    (a volte durante le settimane bianche là ci puoi trovare qualche volto noto in villeggiatura, come il mitico mister B., che con pipa e sagacia ti raccontava di un calcio che eravamo troppo piccoli per apprezzare e troppo grandi per ricordare, di un' Italia campione del mondo con le divise attillate e le gambe secche, il grande Bruno Conti che cavalca la fascia laterale e Paolino cannoniere).

    ma la voce che mi risponde non è quella. E' impastata, questo sì, ma senza niente di gioviale. Mi sembra, invece, assai preoccupata.




    -Ciao, devi farmi un favore.
    (Suono di motori e sirene in sottofondo)
    -Che succede?
    -Sono a P., puoi venirmi a prendere? Perché ho un problema con la macchina...
    -Ho capito, arrivo, a che altezza sei?
    -Mi vedi sulla strada, mi vedi.


    La sera sono tornato a casa presto, verso mezzanotte, prima ero fuori con lui e altri. Ma intuivo che si metteva male.
    Solite cose, si è preso una cotta immane per una tipa che invece è andata con uno della compagnia, e questo ha pensato bene di non dirgli nulla e di farglielo sapere per interposta persona.
    Apriti cielo. Ritorsioni, epurazioni, anatemi. Accuse plurime di tradimento.
    In queste circostanze preferisco starmene zitto, a ognuno la sua croce. Certo che però, al di là dell’ infamia subita, avrebbe potuto essere anche un po' più deciso con la ragazza invece che fare la vittima “a babbo morto”. Mica che le storie ti cascano dal cielo. Va bè, pensieri in libertà.
    In ogni caso prima di congedare il resto del gruppo avevo notato che era in palla e si dirigeva verso il pub in auto, con la disperazione nel sangue. Da solo.
    Pessime premesse.


    Fuori è un' alba fredda, di un inverno che resiste con le unghie. L' asfalto ghiacciato sotto le ruote sembra scintillare. Attraverso la provincia tra alberi, lucori artificiali e posti di blocco assonnati. Dopo qualche chilometro vedo la Polo di H. ferma nella piazzola di sosta della statale per P., affiancata da una volante dei carabinieri. Accosto ed esco.
    L' auto è preceduta da una scia di olio, o benzina, non capisco. Deve aver urtato lungo la strada qualcosa di nevralgico. Il carabiniere mi spiega sbrigativamente che è andato a sbattere contro un paletto, è sbandato ed è stato costretto a fermarsi, dopodiché il pazzo cercava di accendere la macchina nonostante perdesse liquido infiammabile. Loro sono arrivati in quanto chiamati da un abitante di lì, lo hanno bloccato a forza e ha avuto persino da ridire sui modi che utilizzavano per distoglierlo dalle sue sventate performance.
    H. sembra non essersi nemmeno accorto della mia presenza, mentre si parla di lui è sul sedile anteriore del passeggero, e traffica col cellulare.


    -Il suo amico è arrivato – Gli fa il carabiniere.
    -No, non è qui – Ribatte lui, a sguardo basso, con me davanti.


    Esala odore di birra e ormoni impazziti.

    Il carabiniere mi guarda, io lo guardo. Siamo entrambi piuttosto perplessi.


    - Signor H. Z., noi ora non abbiamo gli strumenti per farle l’ alcool test, ma riteniamo, dal suo contegno e dal suo alito, nonché dalla dinamica di quest' incidente, che lei abbia bevuto, e pertanto la sua patente è ritirata. Per eventuali...


    H., penso, ti è andata di culo. Non ti sei fatto male, e il pubblico ufficiale è fin troppo comprensivo. Puoi pure ricorrere. Perciò firma, raccogli te stesso, lascia il mezzo e vattene. Ti riaccompagno a casa.
    Il disgraziato si accorge della mia presenza, e ci scambiamo uno sguardo. Sto per afferrarlo e per portarmelo via. Ma lui all' improvviso sbotta:


    -Non potete trattarmi così! Non ho bevuto... Sono un elettrauto... Voglio fare l' alcool test!
    - Ma noi non ce l' abbiamo l' alcool test.
    - Pretendo di fare l' alcool test, è un mio diritto (hic)!
    - E' sicuro?
    - Sì sì!


    Impreco sottovoce, cerco di tirargli qualche calcio. Vorrei procurargli del dolore fisico per tacitarlo, e tuttavia non c’è verso.

    - In questo caso – Aggiunge il sergente con distacco, rivolgendosi a me – Dovremo accompagnarlo al comando della Polizia Stradale di G., e lei dovrebbe seguirci fino lì, con lui a bordo.

    Afferro H. per le spalle, sto per insultarlo, ma poi desisto.
    La sua espressione è disperata ed assente. Il suo corpo, robusto e forte, sembra indocilito dalla resa.
    Ad un tratto mi rendo conto.
    Sulle macerie del cuore di costui, e sopra le ceneri del suo cervello, regna una donna.
    Sia quel che sia, io non posso nulla.

    - Andiamo. - dico ai due carabinieri.

    (Ecce Homo.)


    Per strada, mentre guido seguendo la volante, il mio sciagurato passeggero si mette a masticare gomme americane, come se servisse.
    Lo sto odiando.

    -Ma poi che c' entra che sei elettrauto, deficiente.


    Semincapace d' intendere e volere, mi risponde farfugliando frasi con scarso senso logico.
    D’ altronde, credo che si sia reso conto del vicolo cieco in cui si è infilato, e lo lascia trasparire con qualche “sono nella merda”, mormorato tra i denti.
    Quanto a me è come muovermi in un incubo altrui, in cui però quello che dorme fa da regista, e io da controfigura.
    Ci fermiamo davanti al comando della Stradale, H. entra coi carabinieri, io aspetto fuori.
    L’ urlo di un gallo mi mette i brividi.

    Dopo mezz‘ ora, escono tutti e tre.


    - Due e qualcosa – Mi annuncia tetro.
    - All' anima del c....


    L' appuntato, che fino ad ora aveva taciuto, lo ammonisce:

    - Non provare mai più ad opporti se cerchiamo di salvarti.

    E se ne va.


    Al ritorno, H. tiene il verbale tra le mani, mentre lo riporto a casa. Adesso c' è tutto il capitolo pratiche-sanzione-sert-mesi a piedi. Per non parlare delle beffe da bar dell’ indomani, tra gli “amici”.
    Del resto, almeno in parte, ognuno è artefice del suo destino.


    - Adesso che faccio.
    - Adesso ti attacchi al tram. Hai voluto soffiare, e mo’ pedali.


    Mi rendo conto che le battute sui mezzi di trasporto in un simile contesto risultano deliziosamente crudeli.
    Lo lascio fuori casa, nel frattempo si è un po' ripreso, e procede abbacchiato e barcollante verso il
    portone. Lo saluto, mi risponde mugugnando.


    Torno alla mia abitazione, parcheggio fuori dal portone.
    Salgo le scale, entro, mi butto vestito sul letto.

    Non mi dispiacerebbe sognare acqua, zone pedonali e amori corrisposti.

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  3. #2
    Overdose da FdT Morgana
    Donna 35 anni da Catania
    Iscrizione: 24/1/2008
    Messaggi: 8,418
    Piaciuto: 1653 volte

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    a chi non dispiacerebbe sognare amori corrisposti?

    comunque,mi piace come scrivi.

  4. #3
    Temperance
    Donna
    Iscrizione: 15/1/2006
    Messaggi: 28,774
    Piaciuto: 9510 volte

    Predefinito

    Dico e ridico che leggerti è sempre piacevole.

  5. #4
    Overdose da FdT
    36 anni
    Iscrizione: 1/10/2004
    Messaggi: 5,020
    Piaciuto: 2 volte

    Predefinito

    ma che bello :O

  6. #5
    Vivo su FdT
    Uomo 35 anni da Milano
    Iscrizione: 15/9/2006
    Messaggi: 4,153
    Piaciuto: 3 volte

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    complimenti.

  7. #6
    Vincitore concorso poesia 2010
    Uomo 44 anni da Gorizia
    Iscrizione: 24/3/2007
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    Piaciuto: 2 volte

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    E' una cosa che mi è capitata qualche anno fa, e mi è venuta in mente in questi giorni, spero di averla resa bene.
    Grazie per i commenti

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