E il pavimento svanisce,
un moto d'orrore sul viso.
Paura.
Di cadere?
La stanza si stringe,
opprimente,
la porta mi chiama,
distante.
D'un tratto son solo,
lo sento e lo vedo
negli occhi di lei.
Il suo gelido grido
disperde le ceneri
di quello che ero.