Con quel bel viso,
Pulito e deluso,
Mormori: "Insomma..."
"...Quattro anni insieme..."
"...E non mi hai mai..."
"...Dedicato niente..."
E intanto un caffè
Ti alita caldo
Tutto l' aroma
Sugli occhi nocciola.
Vuoi veramente
Che io ti macchi
Di inchiostro bluastro
Su fogli bianchi?
Allora, ti vedo
In un filmato
Tridimensionale,
Venirmi incontro
All' appuntamento,
Sopra un viale
Reso molle
Da un manto dorato
Di foglie gialle.
Era l' autunno.
Vendemmie e braci.
Tramonti bruni.
Intimità rapaci.
Sguardi virili,
Forse rivali,
Febbricitanti
Sui tuoi fianchi felini
E gli ariosi
Capelli castani.
Stringevi, ridente,
Dentro il cappotto,
Tutto il freddo
Che tenevi dentro,
Stirando la schiena
Davanti a una vetrina.
Era il tuo modo
Di scrollarti di dosso
La tenue apatia
Di giorni corti
E alberi spogli
Lungo la via.
Fuori dal cinema
C' era la nebbia.
Camminavamo
Senza vederci,
Legati soltanto
Dal filo sottile
Dei nostri commenti.
In fondo oggi
E' così diverso?
Un numero impresso
Sul cellulare
Vale a comporre
Ciò che è trascorso?
Basta,
Mi fermo.
Ci sono domande
Che non hanno responsi.
E se ce li hanno
Stanno nascosti,
Come in questo istante,
Tra i tavolini
Di un bar del centro,
Menati dalle note
Di un musico mediocre.
Oppure rimangono
Piantati in gola,
E non c' è verso
Di farne parola.
Prima del conto
Mi accendo l' ultima sigaretta.
Hai sempre insistito
Perché smettessi,
E non ti ho mai dato retta.
Però ci ho provato.
Per un periodo
C' ero riuscito,
Parlo seriamente.
"...Insomma..."
"...Quattro anni insieme..."
"...E non hai proprio..."
"...Imparato niente..."