Bagasce ruggenti sui viali della decadenza
Proteiformi sanguisughe incollate ad un priapico
ammasso di carne che d’umano ha soltanto il nome
Energie succhiate catalizzate riciclate
Flussi di sperma cosmico ibernati senza storia
Siderurgie di anodini altiforni crematori
Ciclo continuo corsi e ricorsi sosta vietata
Lampi della notte clonati in gelide turbìne
Sospiri modulati da sordi echi a pile atomiche
Vuoti mentali cantati da cori digitali
Emozioni sentimenti riprodotti da presse
idrauliche azionate da liquido seminale
di efebici robot sincronizzati a passo d’oca
Pilastri in calcestruzzo come edicole votive
Morti viadotti sulla valle della morta Morte
Grigia ecatombe di grigi pachidermi diafani
Encefalogramma piatto su letto di foglie morte
Apoteosi di una paradisiaca nullità
Trionfo del regno apocalittico del Vuoto-A-Perdere.
E a capo