UN UOMO...
Un fanciullo si spinge sull'altalena
costruita da un padre fuggito
per la propria carriera.
Il bimbo cadendo, grida aiuto al padre
il quale mai lo sentirà.
Un uomo si guarda davanti a uno specchio
pian piano il vetro si appannerà
e ora l'uomo cosa vedrà?
L'imagine smarrita non è più la stessa
viaggia in stretti cunicoli sotterranei
sfuocata ora trema come una foglia persa
in mondi diversi e come sempre estranei.
Pria si cantava il sacro avvenire
ora parole inghiottite dal mare
perdono effetto affogando perenni
nel pantano dei nostri luoghi comuni.
Il vetro inclinato cambia quel volto
di un uomo inghiottito e sputato
da un basso gioco cinico nel suo sorriso
e vile nelle sue regole spietate.
Ora quel bimbo si guarda allo specchio
e vede quel padre nel suo occhio
distorto da morali banali
e straziato da voci che descrivono
il mondo, colorandolo solo di paranoie.
Adesso sfuma il vero colore
che con il suo zelo
è destinato solamente a sparire.
Nell'incoscienza umana
il bambino ha peccato
perché ha abbandonato il suo cuore.
Un uomo si spinge sull'altalena
donata ad un figlio abbandonato
per la propria carriera.
L'uomo piangendo, grida perdono al figlio
il quale mai lo udirà.
Un fanciullo si guarda davanti a uno specchio
pian pian l'imagine svanirà
e il bimbo mai più si vedrà…