cioè devo pensarci, prima di capirlaOriginariamente inviata da darkness_creature
e poi essere stramba è una enorme qualità
cioè devo pensarci, prima di capirlaOriginariamente inviata da darkness_creature
e poi essere stramba è una enorme qualità
L'osso giacente sul tappeto volante rappresenta la fugacità del tempo che nasconde il passato.Originariamente inviata da BRutto_Gay
:smt053
Alì Babà è passato e non sarà di certo contento perchè non vuol essere dimenticato.
:smt053
Basta
che spiegazione esauriente... ..dai, questa poesia è pietosa.. ..non dice niente però è talmente corta e incomprensibile che chiunque ci potrebbe vedere dentro qualunque concetto..Originariamente inviata da Yvette
..beh, non ci vedo nulla di male..o almeno la critica mi loda proprio per questoOriginariamente inviata da Carlooo
Originariamente inviata da yvette
ma chi è costui? non è futuristaOriginariamente inviata da Coso
E tu che ne sai? E' un post-futurista.Originariamente inviata da BRutto_Gay
O forse sono io il futurista che cerco di salvare la faccia dopo un imperdonabile errore su Marinetti (?), nonostante la mia faccia sia bellissima e ben protetta.
In ogni caso siamo tutta bella gente.
io più di te ...e comunque futurista dei miei stivali vai sul mio blogOriginariamente inviata da Coso
chissà chi è quell'individuo che hai pescatoOriginariamente inviata da Coso
Mario Martinelli è nato a Treviso. Studia all'Università di Padova dove si laurea in Lettere e consegue il dottorato di ricerca in Storia dell'Arte Contemporanea con Umbro Apollonio di cui poi diventa assistente. Contemporaneamente frequenta i corsi del prof. Tito all'Accademia di Belle Arti di Venezia. Ha insegnato a lungo Storia dell'Arte.Originariamente inviata da grimmy
L'attività critica e didattica segue costantemente la ricerca artistica che si sviluppa lungo un filo personalissimo di autoriflessione a partire dalla prima tela stessuta apparsa nel '69.
Lo scacco alla superficie, intesa come una pura convenzione, è il filo che unisce per cicli tutto il suo lavoro, dagli 'stessuti' degli anni '70 e '80 alle seguenti 'traspareti', teatri di luce e d'ombra sulla tela e sui muri degli edifici.
Dai primi anni '90 le traspareti prendono la forma dalle ombre che le abitano diventando dei pirati metafisici, realtà che godono dell' ambiguo statuto di oggetti e, insieme, di gemelle dell'anima.
Nel 1992 viene invitato alla Biennale di Losanna e nel 1995, nell'ambito delle mostre promosse dalla XLVI Biennale di Venezia, è invitato alla rassegna 'Memorie e attese 1895-1995'.
Da allora gira il mondo con un flash che 'soffia' sugli edifici delle città le ombre dei passanti fermandole, emancipate dal corpo, come monumento effimero al miracolo passeggero dell’esistenza.
Spesso, rivestite di una maglia di rete che le rende visibili, queste ombre affiorano dai muri delle città, che Martinelli si ostina a voler marcare di umano.
E' senza dubbio un personaggio interessante. Un vero futurista XD
è stupenda