Vv1 ..e gelidofuoco raffreddò gli animi.
Cos'è questa consacrata eresia figlia di un tempo che non c'è? Tutto s'è fermato.
E noi,anime complementari,fuggitive,orfane di un amore che vola via,
Vv. 5 mascheriamo la cristallina rugiada con un forzato sorriso. Semi,poi petali,poi terra : luce e tenebre. L'oscurità è nascosta nei nostri occhi,banditi del loro bagliore,come oceano senza orizzonti.
La cecità non ha mai visto tanto quanto oggi nei miei occhi : fiamme sovrastano le mute nuvole,
che con innocente sguardo si lasciano trafiggere da una spada di tenebre. Vittoria.
Ho messo la spiegazione ''nascosta'' nel caso in cui non si capisce..essendo una poesia..come dire..''ermetica'',magari agevola.. spero di essere ad un buon punto,quest'estate mi piacerebbe provare a scrivere un libro!
Quanto adoro scrivere e leggere..
La poesia presenta l’anima tormentata di una persona,caratterizzata da un continuo alternarsi di luce e tenebre,bene e male,felicità e tristezza.
La presenza di forti ossimori presentano chiaramente lo stato d’animo del protagonista,che non può far altro che sentir gelare l’anima(Vv.2),fino a fermarsi(Vv.3)e veder volare via tutte le certezze(Vv.4)ricoprendogli il viso di un ‘’bagnato’’ sorriso(Vv.5)
Il VV.6 rappresenta nello stesso tempo la vita di un comune essere vivente(tramite l’alternarsi di Nascita(semi),petali(crescita),terra(morte),ma soprattutto la nascita ‘’spirituale’’ (luce) che finisce inesorabilmente per morire in una triste oscurità(tenebre).
Il VV.7 dichiara concluso il conflitto interiore : la Vittoria delle tenebre,della tristezza,della morte dell’anima… gli occhi sono privati della loro luce,della loro speranza,così come l’oceano è privato dei suoi orizzonti,della sua meta,senza la quale ogni suo viaggio è vano.
Il VV.8 è sicuramente il verso più complicato e profondo dell’intero componimento : per ‘’cecità’’,si intende l’impossibilità di vedere luce(e quindi felicità)per dar spazio al buio totale che ha ormai preso il sopravvento,situazione talmente cruda che anche una parola come ‘’cecità’’ in tal ambito viene contrastata e nello stesso tempo marcata da un’antitesi(il verbo ‘’vedere’’)che rende ancora più chiara la vittoria delle tenebre.
Proseguendo dalla metà del VV.8 comincia una breve,ma significativa descrizione metaforica del cuore,o forse dell’anima,del protagonista : fiamme(metonimia dell’inferno/male) vincono le nuvole(metonimia del paradiso/bene)..che inermi si lasciano vincere definitivamente riponendo un ultimo sguardo(Vv.9) verso una futura speranza.
Affatto Yasha,non era il mio intento(mi riferisco all'auto-celebrativa).. mi era stata chiesta da mio zio e,già avendola,l'ho allegata appunto come ''spoiler'' nel caso in cui fosse necessario..per chi non ha molta dimistichezza con la poesia potrebbe risultare difficile capitare il significato..è molto preciso e indirizzato... non per altro!
Affatto Yasha,non era il mio intento(mi riferisco all'auto-celebrativa).. mi era stata chiesta da mio zio e,già avendola,l'ho allegata appunto come ''spoiler'' nel caso in cui fosse necessario..per chi non ha molta dimistichezza con la poesia potrebbe risultare difficile capitare il significato..è molto preciso e indirizzato... non per altro!
che la parafrasi sia stata fatta per tuo zio o per noi, non fa differenza...non credo che un "Poeta" faccia parafrasi diverse a seconda di chi deve leggere la sua poesia...e se cosi fosse non sarebbe un poeta, ma uno scribacchino che cerca di vendersi a seconda del pubblico che lo sta leggendo
e poi un conto è essere precisi (ben venga) un conto è usare espressioni come "forti ossimori" "verso complicato e profondo" "significativa descrizione metaforica del cuore"....che sono indubbiamente di carattere auto-elogiativo