Van Silvietto (1) e la Brambilla
a ciulare in camporella:
lei è giovane pulzella,
lui la fava ha ancora arzilla.
Mentre stan facendo cose
un tantino da mariuoli
sopraggiunge Calderoli
che va tosto in overdose.
“Vecchio porco, c’hai tradito,
stai facendo cosa indegna:
la Brambilla tu vuoi pregna
perché poi ti dia un Partito!
Quando avrà gonfia la panza
griderai che fu un incanto (2),
perché fu Spirito Santo
a far gravida la manza.
E per far rabbia alla Lega
a ‘sto figlio del Pennuto (3)
darai un nome da cornuto:
Salvatore de La Vega.
Quando un giorno sarà grande
tu farai da putativo:
dei mass-media sarà un divo
dalle Alpi sino alle Ande.
Fonderà una grande chiesa
detta della Libertà.
Il pontefice farà,
chierichetti Fini e Cesa.
Sia i venuti che i partiti
confluiran nelle sue armate:
“Anche i piccoli lasciate
che a me vengano, graditi”.
Tu vuoi fottere l’Umberto
perché pensi che sia rinco
ma la Lega ce l’ha stinco
e non perirà di certo”.
“Mi consenta, giovanotto:
io non c’ho secondi fini,
non mi piacciono i casini
e nei prati spesso fotto.
Io non c’ho mire nefande:
se m’ingroppo la Brambilla
è perché c’ho una scintilla
che m’infiamma le mutande”.
Questo dialogo fra arcadi (4)
avveniva all’imbrunire,
con i grilli giù a frinire
per la gioia di everybody.
Mentre fanno ‘sto troiaio,
il Berlusca non si accorge
che ha piazzato le sue orge
proprio sopra un formicaio.
Era rossa la Brambilla,
era rossa la formica
ed in men che non si dica
s’arrossò anche la scintilla.
NOTE
1. Van Silvietto non è un cognome belga
2. nel senso di incantesimo
3. lo Spirito Santo
4. per dire bucolico, tenero, languido, svenevole