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Originariamente inviata da
alex_91
non ci vedo nulla di drammatico/brutto/sbagliato nell'avere. vivere x avere. detto cosi sembrerà anche brutto, ma io vivo x avere qualcosa. scusa ma vivere senza obiettivi da raggiungere ke vita è?
fondamentalmente la domanda è giusta.è necessario avere degli obiettivi,ma sempre improntati all'avere?...cioè, ogni tuo obiettivo è improntato all'avere?...
sinceramente non so fare un esempio di obiettivo improntato all'essere.e qst mi sta disturbando:roll:
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e cmq, è una bella cosa essere senza pensare al DOVER AVERE.a me riesce solo d'estate al mare.qnd la vita è rallentata al massimo di giorno.
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Originariamente inviata da
LuC4_81
L’uomo esiste … è … e non ha bisogno di altro.
no.
proprio perche' siamo nulla riempiamo di "avere" le nostre giornate.
Dobbiamo fare, agire per dar prova a noi stessi di "esserci".
Si apre un baratro non appena ci allontaniamo dall'avere e ci affacciamo sull'essere, perche' fondamentalmente non siamo.
Il darsi e' parte dell'avere, l' "essere" e' precluso.
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Essere me stesso, brutto col pisello piccolo e senza una lira, oppure avercelo come Siffredi, avere un mucchio di soldi ed un fisico da modello? :roll:
Mah, scusa tanto se mi attira di più l'avere :lolll:
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Originariamente inviata da
drkheart
Purtroppo è uno dei problemi della società creare costrinzioni per l'animo umano:roll:
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Originariamente inviata da
Nelly93
cavolo ma quante seghe mentali ti fai tu???
TROPPE !!!
su dai prendi la vita come capita,vedrai che è + bello :)
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Originariamente inviata da
alex_91
non ci vedo nulla di drammatico/brutto/sbagliato nell'avere. vivere x avere. detto cosi sembrerà anche brutto, ma io vivo x avere qualcosa. scusa ma vivere senza obiettivi da raggiungere ke vita è?
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Originariamente inviata da
Cutty Sark
no.
proprio perche' siamo nulla riempiamo di "avere" le nostre giornate.
Dobbiamo fare, agire per dar prova a noi stessi di "esserci".
Si apre un baratro non appena ci allontaniamo dall'avere e ci affacciamo sull'essere, perche' fondamentalmente non siamo.
Il darsi e' parte dell'avere, l' "essere" e' precluso.
Un albero rimane sempre un albero: sia esso alto o basso...un uomo rimane sempre un uomo, servo o padrone che sia.
Si nasce in "essere" solo dopo ci si trasforma in "avere".
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Originariamente inviata da
Godel
Essere me stesso, brutto col pisello piccolo e senza una lira, oppure avercelo come Siffredi, avere un mucchio di soldi ed un fisico da modello? :roll:
Mah, scusa tanto se mi attira di più l'avere :lolll:
Non puoi colorare il tuo corpo, quando dentro sei grigio.
Da ciò che dite,colgo solo, un lume di ignoranza(con rispetto parlando) nel distinguere "l'essere" dall'"avere" cio dimostra che non sappiamo "vivere"
Vivere bene significa conoscere se stessi, sviluppare la propria creatività, il proprio pensiero cooperativo, la capacità di vivere nella coralità. Gli stessi eroi della mitologia e delle religioni sono individui che abbandonano i loro possessi, che si distaccano dalla vita materiale, per conquistare beni spirituali da condividere nella collettività.
Se la nostra società ha smesso di domandarsi cosa è bene per l’uomo, per orientarsi piuttosto a domandarsi cosa è bene per il profitto e per lo sviluppo del sistema economico, è importante invece che torniamo a domandarci cosa ci serve veramente per vivere bene.
Nella maggioranza dei casi, ho potuto osservare che le persone sono felici quando rinunciano alle illusioni e agli idoli per fare della crescita di sé e degli altri lo scopo supremo dell’esistenza, quando rinunciano al perfezionismo e agiscono come artisti della vita, usando l’arte di superare le difficoltà della vita.
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naaaah. Io preferisco sapere di non potere avere che pensare di esserci senza avere uno scopo per ottenere 'l'avere'.. non so se mi spiego xD
io vado avanti per avere. Senza l'avere come si può essere e basta?
Essere.. bene, e dopo che ci sei? Non hai niente. Ci sei senza niente.:roll:
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Originariamente inviata da
LuC4_81
Da ciò che dite,colgo solo, un lume di ignoranza(con rispetto parlando) nel distinguere "l'essere" dall'"avere" cio dimostra che non sappiamo "vivere"
Vivere bene significa conoscere se stessi, sviluppare la propria creatività, il proprio pensiero cooperativo, la capacità di vivere nella coralità. Gli stessi eroi della mitologia e delle religioni sono individui che abbandonano i loro possessi, che si distaccano dalla vita materiale, per conquistare beni spirituali da condividere nella collettività.
Se la nostra società ha smesso di domandarsi cosa è bene per l’uomo, per orientarsi piuttosto a domandarsi cosa è bene per il profitto e per lo sviluppo del sistema economico, è importante invece che torniamo a domandarci cosa ci serve veramente per vivere bene.
Nella maggioranza dei casi, ho potuto osservare che le persone sono felici quando rinunciano alle illusioni e agli idoli per fare della crescita di sé e degli altri lo scopo supremo dell’esistenza, quando rinunciano al perfezionismo e agiscono come artisti della vita, usando l’arte di superare le difficoltà della vita.
*io sono ignorante e lo so bene :)
cmq non capisco questa tua voglia di cercare una risposta a tutto,la vita bisogna godersela non cercare una risposta a tutto...
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Originariamente inviata da Luc4_81
Non puoi colorare il tuo corpo, quando dentro sei grigio.
Bella e vera questa frase.
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Originariamente inviata da
LuC4_81
Da ciò che dite,colgo solo, un lume di ignoranza(con rispetto parlando) nel distinguere "l'essere" dall'"avere" cio dimostra che non sappiamo "vivere"
Vivere bene significa conoscere se stessi, sviluppare la propria creatività, il proprio pensiero cooperativo, la capacità di vivere nella coralità. Gli stessi eroi della mitologia e delle religioni sono individui che abbandonano i loro possessi, che si distaccano dalla vita materiale, per conquistare beni spirituali da condividere nella collettività.
Se la nostra società ha smesso di domandarsi cosa è bene per l’uomo, per orientarsi piuttosto a domandarsi cosa è bene per il profitto e per lo sviluppo del sistema economico, è importante invece che torniamo a domandarci cosa ci serve veramente per vivere bene.
Nella maggioranza dei casi, ho potuto osservare che le persone sono felici quando rinunciano alle illusioni e agli idoli per fare della crescita di sé e degli altri lo scopo supremo dell’esistenza, quando rinunciano al perfezionismo e agiscono come artisti della vita, usando l’arte di superare le difficoltà della vita.
cosa significhi "vivere" credo sia abbastanza soggettivo. xke gli obiettivi e gli interessi ke ognuno ha sono solo e soltanto i propri.
non mi sembra il caso di mettersi a fare i maestri di vita :roll:
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Originariamente inviata da
Tallulah
vado avanti per avere. Senza l'avere come si può essere e basta?
Essere.. bene, e dopo che ci sei? Non hai niente. Ci sei senza niente.:roll:
esatto. senza obiettivi/sogni/desideri/cose da raggiungere.. boh, non vedo ke vita possa essere.
e non ho neanche ben capito questo discorso di vivere x "essere"
:roll:
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Originariamente inviata da
Fire_girl
Beato te che ci riesci..
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Originariamente inviata da
thorpe
Hai nella misura in cui sei.
volutamente ermetico eh.
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Originariamente inviata da
alex_91
cosa significhi "vivere" credo sia abbastanza soggettivo. xke gli obiettivi e gli interessi ke ognuno ha sono solo e soltanto i propri.
non mi sembra il caso di mettersi a fare i maestri di vita :roll:
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Originariamente inviata da
alex_91
esatto. senza obiettivi/sogni/desideri/cose da raggiungere.. boh, non vedo ke vita possa essere.
e non ho neanche ben capito questo discorso di vivere x "essere"
:roll:
Ti volgio raccontare una storia,vera, di un uomo di 36 anni, a cui la vita aveva dato tutto cio che c'è di piu materiale. Laureato a 25 anni a pieni voti e dopo il master in Francia trovò subito un lavoro,che gli porto, una casa, un ufficio,una macchina,una vita sociale, un libro, un foglio, una penna....qualsiasi cosa avrebbe voluto o desiderato sarebbe stata sua...ma..gli anni, i mesi, i giorni, non passano più,sono tutti uguali soffocato ormai dal bisogno di "avere"....si rende conto che quell'immagine allo specchio mostra uno sconosciuto rappresentato dal materialismo....poi un giorno..uno dei tanti.....decide di "essere", nel peggiore dei modi, e tenta il suicidio.
Il caso, la sorte, decide che non è il suo momento....si salva.
Tre mesi dopo,per la prima ed ultima volta come paziente, conosco questa persona, gli domando espressamente,dopo aver ascoltato la sua storia,perchè lo hai fatto?...lui mi dirà senza batter ciglio: <<Visto che tanto di qualche cosa devo crepare perchè prolungare l’agonia ancora per chissà quanto tempo>>
GLi dissi:
Solitudine interiore!! Perchè lei, molto probabilmente non si ama, non si accetta, alimentando la sua autostima con oggetti/servizi/andamenti materiali. Quest’ultima in un circolo vizioso la porta, inconsapevolemte o meno, a tenersi lontano dal suo "essere", a temerlo o a non cercarlo veramente. Solo quando "ritroverà" sè stesso, "troverà" quell'immagine riflessa, ormai persa.
Oggi:
Oggi quell'uomo,( mio caro amico), non ha piu niente, apparte il suo vero "essere" che mostra ogni giorno,aiutando i bambini del terzo mondo, che essendo tali possono solo "avere" senza poter scegliere di "essere"...chiaramente l'uomo ha avuto la fortuna di poter scegliere.
Conclusione:
Questo è solo un caso esasperato di un singolare conflitto interno, ma tu credi di essere diversa da lui...la singolarita è la base della generalizzazione, a livelli più o meno evidenti.
P.S. se trovate errori vi prego di perdonarmi ma ho un gran sonno:oops: