Ecco…ho pensato tanto nel bagno…è la seconda volta di quest’anno che mi ritrovo nel giro di pochi mesi a pensare una cosa del genere…ieri è successo un’altra volta…una mia amica ha perso il padre…e questo mi ha fatto riflettere parecchio.
Scrivo una lettera, perché credo che a voce non riuscirei a dirvelo, e la cosa mi fa vergognare un pochino, perché sarebbe infinitamente più bello sentirselo dire invece che leggere…però credo che scrivendo riuscirei a dire tutto in un fiato quello che ho pensato finora, senza balbettare o fare discorsi troppo contorti..
Ho provato e riprovato a pensare a come ci si sente a perdere un genitore, però ho capito che, per quanto mi sforzassi, quello che provavo io non sarebbe stato paragonabile neanche a un decimo a quello che si sente in realtà.
E penso a come mi sentirei io…ho avuto la pelle d’oca per mezz’ora, credo, da quando me l’hanno detto..non credo che per il momento riuscirei ad accettare l’idea..no, perché mi sono accorta di quanto io nell’ultimo periodo, spinta dall’ambizione e dal mio sogno, abbia trascurato una parte della mia vita che solo quando viene a mancare risulta esserne essenziale.
Siete stati i primi che mi hanno insegnato a sorridere e i primi che mi hanno insegnato a correre, quelli che asciugavano le lacrime quando mi vedevano piangere..quelli che mi hanno sempre accontentata e viziata, non per compensare qualcosa che mancava, ma per farmi avere il meglio della vita, quel meglio che a voi è mancato ma che vi siete conquistati lavorando come matti..anche per permettere a me di ballare. Non sono in molti i genitori disposti a fare tutto questo per i propri figli, ma io per fortuna sono nelle poche fortunate.
Mi avete sempre incoraggiato, anche quando le cose sembravano essere messe veramente male..è solo grazie a voi se sto ancora sognando, se adesso sono sulla strada giusta per raggiungere il mio obiettivo..perché tutto quello che avete fatto per me mi ha dimostrato che nella vita è difficile ottenere qualcosa, ma se non si molla tutto è sempre possibile; mi avete insegnato a combattere per quello che voglio veramente, invece di aspettare che piova dal cielo.
Avete fatto anche molte altre cose importanti per me, ma sarebbero troppe per elencarle al completo, e comunque non riuscirei a trovare le parole giuste per descriverle. Lo avete fatto di vostra spontanea volontà..e in cambio molte volte, troppe, avete ricevuto schiaffi. Ma non per questo avete smesso di aiutarmi. E mi vergogno moltissimo del mio gesto. So che quello che dico non potrà rimediare gli errori fatti nel passato, ma spero almeno che serva per farvi sapere che anche se a volte non sembra, io vi sono grata di tutto quello che mi avete dato, perché finora per me è stato sempre tutto rose e fiori..proprio come nelle favole.
Un bacione grandissimo…
Marika
questa è una lettera che ho deciso di scrivere ai miei genitori...e un piccolo pensiero che vorrei condividere con voi...
Un bacio anche al papà di Eleonora...