io ho 32 anni e lui ne ha 42. La ditta ha circa 50 dipendenti... tutti lo descrivono come il classico capo che non si fa problemi a riempire di lavoro i dipendenti e non è neanche grato di ciò che si fa.
Con me è diverso.
Sono stata inizialmente assunta come sostituta di una persona malata di Tumore che ai tempi non si sapeva se fosse mai rientrato.
Il mio Capo dopo 8 mesi mi ha fatto un contratto a tempo indeterminato e mi ha dato un aumento di stipendio (non richiesto da me).
Il collega malato è rientrato qualche giorno fa ed è stato spostato sia di ufficio che di mansione:io invece sono rimasta in quello che era il suo ufficio e sto continuando a fare quello che era il suo lavoro ovviamente per scelta della direzione (quindi anche del mio capo). Con me quest’ultimo è molto gentile e premuroso,si preoccupa di non sovraccaricarmi di lavoro,tiene in considerazione la mia opinione,dice agli altri colleghi di prendermi come modello.
Ovviamente c’è stima reciproca e mi fa piacere ma non so cosa pensare del fatto che mi tratta meglio degli altri e mi è riconoscente per il lavoro svolto più di quanto lo sia con chiunque altro (da quanto si dice).
È inutile dire che ormai ci sono voci su di noi... cioè i colleghi con cui ho una maggiore confidenza davanti a me scherzano chiamando il capo “il mio amico” e chiamando me “la sua dipendente preferita”... chissà cosa ci diranno alle spalle ma poco mi importa.
Vorrei solo che capire se da parte sua c’è solo stima o qualcos’altro (mi ha detto un paio di frasi ambigue:parlando di un fornitore che vuole eliminare dal business mi ha detto che quando lo sostituiremo mi inviterà a cena fuori per festeggiare e mi ha chiesto in un’altra occasione se ho idee per migliorare il nostro rapporto).