Originariamente inviata da
http://www.paninicomics.it/web/guest/marvelitalia/news
Era un po' che non postavo, soprattutto un bel po' che non parlavo del mio lavoro, che è, per chi non lo sapesse, direttore publishing del gruppo Panini, e tra le altre cose dei vari marchi Marvel che in Italia, Francia, Germania etc distribuiscono Spider-Man e soci nei diversi paesi europei e non solo. Ma la notizia uscita oggi, 31 agosto 2009 (una "giornata 23", per chi si interessa di numerologia) è di quelle che deve far uscire dal guscio anche il più refrattario degli operatori.
Disney compra Marvel, per la modica somma di 4 miliardi di dollari. Il Papero e il Topo comprano Spider-Man e gli X-Men, i fumetti e i cartoni dell'infanzia si sposano con i fumetti e i film dell'adolescenza e dell'età adulta.
Si vede da lontano che è un "
match made in Heaven": Disney è un colosso produttivo, un gigante con un'organizzazione senza pari nel campo dell'entertainment, con un catalogo enorme di proprietà intellettuali, tutte spinte verso un pubblico infantile, che in poche occasioni supera l'adolescenza. La Marvel inizia a colpire forte la fantasia dell'adolescenza in su. Sono due universi dell'immaginario assolutamente complementari.
Inoltre Marvel ha un impero editoriale in USA (mentre Disney negli Stati Uniti ha un'attività di publishing marginale), mentre Disney ha enormi risorse nell'audio-video, nel licensing, nella distribuzione internazionale, nei negozi "a tema" tipo Disney Store, nei parchi giochi. Le possibili interazioni sono sterminate. Con il passaggio della Marvel alla Disney, si celebra l'assorbimento in una major forse dell'ultimo gruppo editoriale/mediatico "indipendente" in America. Non temo che lo spirito Disney possa "frenare" la creatività della Marvel e il suo
animus: Disney in USA gestisce un canale TV come la ABC con contenuti assolutamente per adulti, così come svariate etichette hollywoodiane destinate a un pubblico di tutte le età. Viceversa Disney può dare a Marvel accesso a canali TV presenti in tutto il mondo come il Disney Channel, a un produzione di cartoni animati non più episodica ma regolare e con un accesso alla trasmissione già assicurato, con una ricaduta sul mondo dell'editoria e del licensing immediata. Insomma, un'alleanza con un potenziale enorme, sulla quale però in rete si leggono commenti tra il ridicolo e il prevenuto, come se il Topo e il Papero potessero riuscire a zittire e forse soverchiare, imborghesire, lo spirito iconoclasta di Spider-Man o l'animo controcorrente di Wolverine e degli X-Men. Credo invece una volta tanto che possa succedere il contrario, che lo spirito avveniristico di Iron Man o quello epico di Thor, uniti alla magia Disney, possano travalicare ogni limite generazionale, e aprire l'universo della Casa delle Idee ancora a tanti, tantissimi lettori e spettatori, più che prima, più che mai.
E magari la saga di LOST della ABC continuerà a fumetti, o Paperinik incontrerà Spider-Man, e ci sarà un cartone animato di Baby Iron Man su Playhouse Disney. Eccetera. Eccetera.