ah... il caro buon vecchio Bonvi (al secolo Franco Bonvicini)... geniale, pazzoide, un grande del fumetto made in Italia...
parlando di lui come non citare quello che è il suo più apprezzato fumetto...
è una raffigurazione satirica della Seconda guerra mondiale vista dagli occhi delle "micidiali" truppe d'assalto tedesche; tuttavia non si tratta semplicemente di comoda e gratuita satira contro la stupidità della guerra, perché i soldatini di Bonvi, in realtà, sono solo un pretesto con cui egli, anarchico convinto, sbeffeggia spietatamente su quell'obbedienza "cieka, pronta, assoluten", in quanto leggendo il fumetto bisogna ricordare che il sadico sergente e/o gli invasati "uffizialen" potrebbero essere senza problemi dei presidi o dei capuffici...
utilizzando un italiano "tedeschizzato", con cadenze e terminazioni pseudogermaneggianti che ben si adattano allo spirito umoristico della serie, Bonvi le raffigura come una massa di uomini ingenui e incapaci alle prese con le difficoltà della guerra, la severità (o pazzia) dei generali, la mancanza di tutti quei piaceri che permettono all'uomo di vivere e non di sopravvivere: sesso, viveri, pace...
dall'amara ironia dei personaggi bonviani risuona come un grido il bisogno di pace e la rassegnazione verso tutto ciò che è irrisolvibile, ovvero, per Bonvi, la totalità delle cose...
nelle strisce si succedono situazioni grottesche e irrealistiche, come un medico di campo ossessionato dai vampiri, ad un "rancio Frankenstein" che prende vita dagli esperimenti del cuoco, fino ad invasioni molto più realistiche di topi o cimici nelle trincee...
la striscia delle Sturmtruppen non ha mai avuto dei veri e propri protagonisti... le vicende si svolgono intorno ai vari soggetti che compongono il grottesco esercito di Bonvi, che si possono distinguere tra di loro... oltre ai soldati semplici, che vengono chiamati con i più comuni nomi tedeschi (Otto, Fritz, Franz, ecc.), eccone alcuni:
- Capitanen. Il comandante della compagnia, ufficiale più alto in comando. Nelle prime strisce in cui è apparso era perennemente ubriaco, e per questo sprezzante del pericolo, affrontava i cecchini nemici ondeggiando con un Martini con tanto di oliva in mano. La sua vittima preferita è il "Sergenten", dal quale pretende sempre che siano eseguiti i suoi ordini, anche quelli impossibili. Il suo unico obiettivo è la vittoria sul nemico, da raggiungersi anche con i mezzi più strampalati. Anch'egli a volte rimane vittima dell'incompetenza dei suoi subalterni, compreso il "Medico militaren", peraltro suo collega "Uffizialen", ed "Il Fiero alleaten Galeazzo Musolesi".
- Sergenten. Un sadico, crudele veterano senza scrupoli, assorbito completamente dal sistema e ossessionato in "ordine" e "disciplina". Abusa spesso della vita dei soldati, reclutandoli, a volte anche con l'inganno, in missioni orribili e talvolta suicide.
- Medico militaren. Membro dei corpi medici che in realtà ha studiato come veterinario. Col passare del tempo il dottore è protagonista di varie vicende, come la caccia al vampiro o la creazione di una pozione che rende invisibili (in una serie di strisce, dopo aver bevuto un intero alambicco di grappa ritenendolo la sua pozione, il "doktoren" inizia a girovagare completamente nudo per le trincee, causando non poca perplessità tra i rassegnati soldati. Nemmeno il Kapitanen riesce a fermarlo, in quanto lo stato maggiore riferisce che, poiché il dottore è maggiore del corpo medico, quindi di grado superiore al capitano ha tutto il diritto di considerarsi invisibile; "e adessen cosa faccio?" è la rassegnata affermazione del capitano mentre il dottore lo importuna facendo ondeggiare una sigaretta e dicendo: "guardi: eine sigaretten accesen che volteggia da sola nell'arien!").
- Sottotenenten di Komplementen. Un giovane ufficiale, arruolato per nepotismo, assolutamente imbranato. Ogni volta che si offre a comando di una missione, questa si conclude inevitabilmente con un fallimento.
- Il Fiero alleaten Galeazzo Musolesi. L'alleato italiano, con un nome che chiaramente è tratto da quelli di Benito Mussolini e Galeazzo Ciano (ma Musolesi è anche una via di Bologna, famosa per una nota osteria). È un uomo fifone ed egoista, che prova sempre a truffare e rubare ai suoi "alleati". Musolesi ha tutta l'aria di una parodia degli stereotipi sul comportamento dell' esercito italiano durante la Seconda guerra mondiale. In una striscia Musolesi afferma di essere il federale di San Giovanni in Persiceto, cittadina dell'hinterland bolognese. In alcune strisce è solito mettersi in posa plastica su un cumulo di terra, dicendo di farlo per intimorire il nemico (quando il nemico è alle spalle). È perennemente in conflitto con l'altro alleato dell'esercito, il giapponese. Nella maggior parte delle strisce Galeazzo ha delle assurde fissazioni, come l'orticello di guerra, la letterina alla mamma e assumere una posa "plastiken" mostrando il petto al nemico.
- Cuoken Militaren. Cuoco della cucina del campo, sempre criticato per la qualità del rancio, soprattutto dal Sergenten. In effetti non ha tutti i torti... le brodaglie servite dal cuoco sono sempre composte dalle più assurde schifezze: olio per motori, pneumatici, persino pezzi di cadavere. Da ricordare l'episodio Il rancio malefiken, dove il cuoco, durante i suoi esperimenti di gastronomia, fa prendere vita con un fulmine al suo rancio, il quale inizia a cibarsi dei malcapitati soldati.
- Il Nobile Alleaten del Sol Levante. Parodia del soldato giapponese, basata su stereotipi come l'attitudine all'auto-sacrificio, il senso d'onore ecc. Non appena integrato nelle truppe, diventa bersaglio delle angherie di Galeazzo Musolesi, che dapprima schernisce la sua bassa statura, poi ruba le sue bacchette per mangiare credendole spaghetti, fino a quando, bardato come un samurai, si ritrova al punto di voler compiere l'harakiri ma convinto dal Capitano a non togliersi la propria vita, rivolge la spada nei confronti del Fiero Alleato.
- Eroiken Portaferiten. Sono i soldati che si occupano del recupero dei feriti sul campo di battaglia mediante una barella. Anche se bisogna dire che non svolgono il loro lavoro alla perfezione, e spesso peggiorano solo la situazione dei poveri feriti.
Personaggi minori:
- Soldato Humbert, recluta di sentinella alla postazione N°8, dimenticata per cinque anni e poi ritrovata da una pattuglia. Humbert, in quel lasso di tempo, ha perso ogni caratteristica umana, apparendo come una specie di yeti vorace dal volto coperto da una fitta peluria e dotato di forza e resistenza sovrumane, basti pensare che in una striscia una nube radioattiva, che aveva scarnificato vivo un soldato e fatto cadere i denti al capitano, passa su di lui lasciandolo del tutto immutato ma, anzi, con la permanente (nello stupore generale un soldato afferma: "che vi avevo detten? non è umano!"). Impiegato più in la come corriere postale (provvisto oltretutto di moto), conosce un soldato degli Afrika Korps dalle tendenze "gaie", del quale s'innamora, con evidente indignazione dello stesso che spiega dapprima "Ma lo fuoi capire che siamo zwei uomini?" e poi "devo chiedere il permesso alla mamma". Sparirà dalla circolazione quando i commilitoni tenteranno di tosarlo scoprendo che si tratta di un essere formato di solo pelo!
- Sergente Olga, caporale Helga, soldato semplice Tilda. Unici soldati femminili che hanno fatto comparsa nella striscia. Olga si innamora del Sergenten, Helga del Sottotententen Di Komplementen e Tilda (rispetto alle due più alta e attraente) del soldato "Poeten", tutte e tre con risultati molto scarsi.
- Soldato Sigfrid Von Nibelunghen. Coraggioso, ma anche stupido, biondo liceale diciottenne che riesce a reclutarsi falsificando i documenti. Perde arti, lingua, occhi e orecchie saltando su una mina del campo steso da lui stesso pochi minuti prima, durante un attacco in un campo di grano all'alba e con il sole in fronte, inneggiando agli "Immortali valori che rendono degna la vita di un uomo". Solo alla fine, ridotto ad un tronco umano in ospedale, "incapace anche di chiamare l'infermieren kuando me la faccio addossen", comincerà a dubitare degli "immortali valori" sbandieratigli dal suo professore di liceo.
- Plotonen d'esecuzionen, incaricato all'esecuzione di un ebreo. L'idiozia del capo-plotone, dei tiratori e persino dell'ebreo stesso rende difficile persino questo compito. Dapprima, infatti, si perde il plotone, poi si perde l'ebreo, poi si perde il muro e, quando tutto è pronto, il plotonen d'esecuzionen si rende conto di essersi affezionato all'ebreo e di non poterlo uccidere.
- Piccola fedetta Prussiana. Triste soldato incastrato su un albero che due commilitoni faranno scendere grazie al dolce aiuto di una pallottola, dopo aver tentato tante altre strade.
- Heinz il galvanizzatoren, un soldato che si autoproclama galvanizzatore del reggimento; cerca di impedire il rilassamento morale delle truppe con metodi sadici e brutali. Alla fine finisce "auto-galvanizzato" dalla sua sveglia esplosiva.
- La mignotten pubblichen, altro personaggio femminile, è la prostituta del reggimento, che esercita nelle retrovie. Il soldato Otto si innamora perdutamente di lei, che è interessata solo al denaro, e si indebita in continuazione pur di passare un po' di tempo in romantica e platonica intimità con la sua "fidanzaten".
- Rincalzi del 63° battaglione corazzato (di disciplinen). Due criminali coscritti nell'esercito, e inviati al battaglione delle sturmtruppen come parte della pena da scontare. Truci e indifferenti ai disagi della vita militare, sono gli unici due soldati temuti dal sergente, che non riesce a imporre la sua autorità su di loro. Nonostante la loro fama di duri, aiuteranno il soldato Otto nelle sue pene d'amore. Probabilmente lo spunto per la numerazione del reparto e per il nome dello stesso è tratto dai best-seller di Sven Hassel, ex-combattente della Wermacht di origine danese, che nel dopoguerra narrò in forma romanzata le sue avventure al fronte, dove in seguito a diserzione fu inquadrato appunto in un reggimento di disciplina corazzato tedesco.
- "Azzarden" Franz, soldato patito del gioco d'azzardo e delle scommesse. Abilissimo giocatore di poker, è noto per spennare i suoi colleghi più incauti, e per le sue quotazioni sulla riuscita delle missioni in corso. Verrà spennato a sua volta sia dal Sergenten (che fa valere i suoi gradi in quanto uno dei soldati gli fa sapere che doveva scrivere una lista dei soldati da mandare in prima linea) e da Galeazzo Musolesi (che, tentato dallo stesso Fritz, organizza una partita, piazzandogli alle spalle il nerboruto e silenzioso "Gorilla" Franz, che rivela puntualmente ogni sua singola mano) che addirittura lo indebita al punto di travestirlo e costringerlo a fare il "prostituto" per riguadagnare i soldi persi, ovviamente con catastrofici risultati.
- Capocarren e pilota. Inconcludente equipaggio di un carro armato, in continua polemica interna; spesso a farne le spese è proprio il carro armato stesso.
- "Giona" Franz, soldato che ha la terribile abilità di portare iella. Solo il fiero alleaten Galeazzo Musolesi riuscirà a ricavare qualcosa dalla presenza di questo individuo, stipulando polizze anti-sfortuna agli altri soldati.
- Il Poeten, soldato che critica il sistema dell'esercito attraverso poesie satiriche, e per questo è spedito nel battaglione di disciplina, dove ogni giorno gli vengono sistematicamente rotti l'indice e il pollice.
- Fritz,soldato con continue crisi mistiche, durante una di queste crede addirittura di essere Gesù e parla al "Padre" alzando la testa al cielo.
- La spia, è la spia dell'esercito di strumtruppen; è la più vecchia spia del reich, perché quando viene scoperto non ingoia una capsula di cianuro (come le altre spie) ma bensì una mentina.
- Il capitano ubriacone, tenente di un reparto, si alimenta solo con cocktail Martini, che gli conferiscono un coraggio sovrumano. È da citare, per esempio, la strip nella quale si espone al fuoco nemico urlando "vi schiaccerò tutte, maledette mosche" rivolto ai proiettili, oppure quella nella quale fa saltare un carro armato nemico utilizzando il suo cocktail come una Molotov. Colpito da una scheggia di Sharpnel muore, ma in diverse occasione aiuta i suoi soldati in vari modi (suggerisce, fa i gavettoni al "tenente spaccaballen" che lo ha sostituito) sottoforma di spettro. Infine sulla sua tomba vi è una medaglia datogli dalla Martini&Rossi
- La sussistenzen, è il soldato addetto ai rifornimenti di vettovagliamenti e munizioni che ha confuso il campo di battaglia con una fiera: fa vendite promozionali di munizioni (es. "chi prende 2 cartucce per mitragliatrice avrà una cartuccia per fucile in regalo!") oppure copie omaggio (1 mini cartuccia) a fini promozionali.
Il grande successo portò il fumetto di Bonvi al cinema. Il primo film, del 1976, omonimo, fu diretto da Salvatore Samperi e scritto con lo stesso Bonvicini. Il sequel del 1986 vide lo stesso regista alla direzione e Renato Pozzetto, Massimo Boldi e Teo Teocoli nel cast. In questo film l'autore della striscia ebbe una piccola parte nel ruolo del prigioniero da fucilare.