La
seduta spiritica è una delle tecniche più famose adoperate nello
spiritismo.
Finalizzata al contatto e al colloquio con gli spiriti grazie all'intervento di un
medium (letteralmente "tramite"), la seduta spiritica solitamente si svolge al chiuso.
I partecipanti riuniti attorno ad un tavolo si pongono in silenzio e concentrazione, tentando di stabilire uno stato di tensione mentale ed emotiva che permetta al medium di utilizzare l'energia del gruppo per poter richiamare a sé le forze necessarie ad un "contatto" con l'
aldilà.
Raggiunto il grado desiderato di concentrazione, il medium afferma di "dare voce" a defunti o altre entità spirituali che lanciano messaggi di vario genere.
Un tipico sistema di interrogazione è quello della planchette: i partecipanti pongono il dito indice su un piattino o una tazzina rovesciata e intorno all'oggetto vengono poste le lettere dell'alfabeto, a quel punto la tazzina sembra muoversi autonomamente da una lettera all'altra formando frasi di senso compiuto. In realtà il fenomeno è dovuto ai movimenti ideomotori dei presenti che non sono in grado di mantenere il dito perfettamente fermo, le frasi composte sono il frutto delle aspettative inconsce di chi la muove: è sufficiente capovolgere le lettere e mischiarle perché la planchette inizi a comporre frasi completamente prive di senso.
Le sedute spiritiche non hanno nessun tipo di riconoscimento scientifico, e così anche i presunti fenomeni spesso a loro legati, come la
levitazione di oggetti, rumori e voci non ben identificabili, improvvise folate di vento.
La comunità scientifica ritiene che tutti questi fenomeni abbiano spiegazioni naturali, come l'"autosuggestione" o la pura e semplice frode, che è stata talvolta dimostrata anche da parte di medium famosi.