In Italia vi sono numerose leggende che parlano di ponti costruiti in una sola notte in cambio dell'anima di chi l'avesse per primo attraversato...
Un esempio :
Castel San Pietro Emilia (BO)
Procedendo da Castel San Pietro Terme verso Bologna, sulla Strada Statale Via Emilia, passata la frazione Magione e prima di Gallo Bolognese si incontra, subito dopo l’incrocio con Via Conventino e Via Ercolana, l’antico ponte romano Floriano detto "del Diavolo". La leggenda narra che un ragazzo di nome Giuliano, con la passione per la caccia, durante una battuta fece l’incontro con un cervo che aveva una croce tra le corna. Questo cervo gli fece una profezia: gli disse infatti che avrebbe ucciso i suoi genitori. Giuliano, incredulo e sconfortato, fuggì di casa per andare in pellegrinaggio fino a S. Giacomo di Campostella, nel nord-ovest della Spagna. Qua ottenne la mano della figlia del re, che lo stimava molto anche per le sue doti venatorie. Dopo molti anni, i genitori di Giuliano, desiderosi di rivederlo, andarono in Spagna alla corte dove si trovava e con stupore vennero a sapere che il loro figlio era diventato re. Furono accolti con commozione dalla regina, che li fece accomodare nel letto matrimoniale perchè si riposassero. Giuliano, assente perchè era a caccia, quando tornò e li vide nel suo letto, preso da un impeto di rabbia o forse gelosia li uccise. Quando si accorse dello scempio orribile che aveva commesso, decise di mettersi a fare del bene, insieme a sua moglie. Abbandonarono la reggia e giunti sulla riva di un grande fiume, costruirono un ponte per i viandanti e un albergo per soccorrerli e darvi rifugio. Ne costruirono altri ma il Demonio prese a distruggere di notte quello che Giuliano faceva di giorno ed ebbe addirittura il coraggio di offrirsi lui per l’edificazione, purchè la prima anima che avesse attraversato il ponte fosse stata quella di Giuliano. Egli accettò, ma finita la costruzione fece passare sul ponte una cagna e il Diavolo beffato lo lasciò in pace. Una notte si presentò poi al suo ospizio un viandante infreddolito e stanco e siccome la legna era finita, Giuliano decise di farlo riposare nel suo letto nuziale. Questo viandante si rivelò nella sua vera identità: questi infatti era Cristo, che lo rassicurò che la sua anima e quella di sua moglie sarebbero state introdotte in cielo. Secondo la storia, Giuliano l’Ospitaliere fu un ricco egiziano che condusse la propria vita con la sposa e con i poveri e i malati a cui dava ricovero. Morta la moglie fu martirizzato sotto Massimino II nel 313. Esistono altri ponti che, secondo leggenda, sono attribuiti a S. Giuliano, tra cui uno nel lucchese, in Val di Serchio.
Il Ponte è andato distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale ed è stato poi ricostruito.